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Dalla redazione
mercoledì 18 novembre 2015

Un pomeriggio con l’azienda Valent Vittorino

AIS Venezia alla scoperta del territorio

Pietro Polato


Altra uscita, altro appuntamento della delegazione di Venezia alla ricerca e scoperta del territorio. I sommelier veneziani, capitanati dal delegato Giampaolo Breda, il 10 di novembre sono stati ospiti della cantina Valent Vittorino, nella rinomata DOCG Lison, in località Belfiore.

Grande accoglienza, gentilezza e simpatia da parte del Signor Vittorino Valent nel farci da guida e nell’illustrarci la sua azienda, con un primo passaggio in vigna. 
L'azienda si estende su una superficie vitata di 12 ettari circa, non in corpo unico, che permette di avere vigneti con differenti tipologie di terreni che vanno dal calcareo-limoso-argilloso al caranto, substrato formato da creta bianca che dona al vino grande mineralità.
Il metodo di allevamento della vite è prevalentemente a Sylvoz, con l'età delle piante variabile da 20 fino ad un vecchio vigneto di Merlot di 100 anni.

Facciamo tappa in cantina, dove si notano vasi vinari di diverse tipologie e capienze; si va dall'acciaio, al cemento, dal legno alla vetroresina, identificativi della produzione di varie tipologie di vino. Dalla cantina, passiamo successivamente alla fase di degustazione dei vini, in una taverna calda ed accogliente.

Come da regola partiamo dai bianchi. Ad aprire il percorso sensoriale è il Lison classico DOCG Selvaggio della Boa, prodotto in zona BOA in terreni ricchi di caranto da antico vitigno Sauvignonasse, oggi Tai. Vendemmia tardiva e manuale, che gli permette di raggiungere grande complessità aromatiche; vinificazione con macerazione preventiva di 48 ore. Vino con molteplici caratteristiche olfattive: frutta bianca, mandorla, mallo di noce. In bocca regala freschezza e mineralità, accompagnate da una gran lunghezza e piacere di beva.

Per secondo, un Pinot Grigio IGT 2014; la vinificazione in bianco conferisce una sensazione piacevolmente fruttata che, con il passare del tempo, assume un bouquet caratteristico di fieno e mandorla tostata. Prodotto gioviale, che si presta al fuoripasto con abbinamenti stagionali legati all'uso in cucina di erbette fresche o piatti a base di uova o pesce della tradizione marinara delle zone confinanti la DOCG.

La rassegna dei rossi invece, viene aperta da un Merlot 2014 DOC VENEZIA, di un bel colore rubino che con l'evoluzione tende al granato; intensamente fruttato ed erbaceo. Vino di qualità prodotto abbassando le rese in vigna e dando vita ad elevate ricchezze aromatiche. Questo metodo è una delle priorità del Signor Valent, al fine di passare, come dice lui stesso, dal merlottino al Merlot di qualità; esso, per la sua concretezza aromatica trova abbinamento ideale con carni rosse e bianche, in particolar modo coniglio e pollo.

Si è passati poi ai Cabernet: primo, un Franc 2014, contraddistinto da note di vendemmia tardiva, la cui frutta rossa bilancia l'erbaceo, morbido in bocca, nonostante le caratteristiche varietali e la gioventù. Il Cabernet Sauvignon 2012 successivo, esprime già all'esame visivo sfumature dal rubino al granato; al naso dà note di terziari, con leggeri sentori tostati di caffè e cacao. Grande morbidezza al palato e lunghezza finale, che parla del buon lavoro in vigna, in cantina e della vocazione territoriale. Affinamento in legno su vasi vinari, oltre al terzo passaggio; quindi botti e barrique definite tecnicamente esaurite. Questa è una scelta enologica del produttore affinché il legno non prevalga sul varietale e sul territorio.

Come quarto rosso, un Refosco 2012 IGT VENETO, contraddistinto da un profumo vinoso e tipicamente inconfondibile che, evolvendosi con il tempo, dà un bouquet ampio e piacevole; varietale tendenzialmente rustico, ma addomesticato dalla bassa resa, dal vinificatore e dal tempo. Prodotto anche questo, che ha beneficiato dell'abbassamento delle rese in vigna.

Quinto, l'Hombra Sporca 2012, un Merlot in purezza ottenuto da vendemmia manuale, ma soprattutto da una maniacale attenzione e selezione della materia prima; ottenuto senza filtraggio. La maturazione avviene in botti di legno grandi e piccole esaurite per circa 18/20 mesi, donando sentori di ciliegia, marasca matura, more, ribes, con delicate note di spezie dolci: l'apoteosi della qualità Merlot!

Non poteva mancare un taglio bordolese, ecco allora Scenario IGT VENETO, blend di Cabernet Sauvignon e Merlot in percentuale variabile ottimale a seconda dell’annata. Affinamento in barrique e botti di legno francese per 24 mesi; sentori di susina matura, confettura di frutti di bosco e piccola tonalità di vaniglia, oltre a grande morbidezza e finale lungo, con chiusura su un ricordo di liquirizia.

Ma ecco che, alla fine della degustazione, il Signor Valent ha voluto deliziarci con una gradita sorpresa, mettendo mano alle sue riserve per stappare una bottiglia di Caranto 2007, un uvaggio misto di Cabernet Sauvignon e Merlot, perfettamente conservato. Dopo un timido inizio, si apre dando tutta una serie di messaggi e sfumature che vivono di terziari, andando dalla frutta matura, dal terroso, all'humus, fino alla mineralità espressa dalla grafite; tannino morbido, evoluto, quasi polveroso, con finale lungo e ricco di nuance gusto-olfattive. Prodotto a conferma che la ricerca della qualità non è cominciata l'altro ieri, ma molto prima nel tempo.

Senz’altro la visita a questa cantina riconferma l'importanza del contatto e della trasmissione di conoscenze tra produttori e sommeliers; solamente così questi ultimi potranno comunicare con più professionalità e competenza al consumatore finale la storia, la qualità, le caratteristiche sensoriali, nonché la magia del prodotto "Vino”.

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