Wine Experience
Dalla redazione
martedì 24 novembre 2015

RABOSO WINE EXPERIENCE

il Raboso, lo storico vitigno del Piave, e i suoi produttori hanno attirato un numerosissimo pubblico di estimatori ed esperti.

Flavio Buratto


Protagonista assoluto dell’appuntamento con le eccellenze enologiche italiane, che AIS Veneto propone periodicamente nell’ambito del format “Wine Experience”, il Raboso, lo storico vitigno del Piave, e i suoi produttori hanno attirato un numerosissimo pubblico di estimatori ed esperti. L’evento, riconcepito con creatività dalla delegazione AIS di Treviso e organizzato in collaborazione con Confraternita del Raboso e Consorzio Vini Venezia, si è svolto nell’elegante cornice di Villa Braida a Mogliano Veneto.

Un vitigno, il Raboso, tanti vini. La versatilità “fatta” vino: rosé e rosso; dal frizzante leggermente mosso alla versione “col fondo”, fino alle effervescenze degli spumanti Metodo Martinotti e Classico; dal tradizionale, fermo e “rabbioso” Raboso alla morbida e contemporanea eleganza del Malanotte del Piave DOCG; per concludere con la fresca e succosa dolcezza del passito.

Nel corso di una splendida giornata da estate di San Martino, il pubblico di appassionati ha potuto alternare le degustazioni delle diverse tipologie di Raboso e delle prelibatezze gastronomiche regionali ai banchi d’assaggio, con momenti di relax nel giardino-parco della villa. Frutto dell’intuito della delegazione AIS di Treviso, che ha invitato i partner gastronomici a ripensare i loro prodotti per l’occasione e ricrearli utilizzando il Raboso come ingrediente, sono stati serviti piatti della tradizione quali la zuppa di “fasoi e radici” - il risotto; si sono potuti apprezzare lo spritz con liquore - i grissini - la salamella - il formaggio ubriaco - le praline - il panettone con crema; tutti rigorosamente “al Raboso”. E ancora, altre specialità: la battuta di carne a coltello, i formaggi Piave, la porchetta trevigiana, il prosciutto di San Daniele (unica eccezione alla regionalità).

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Le tre degustazioni tematiche hanno visto Graziano Simonella raccontare le audaci espressioni delle bollicine da Raboso; i giovani colleghi sommelier, Laura Vianello e Gianluca Boninsegna, campioni del Veneto in carica, confrontarsi con l’eleganza del Malanotte DOCG; infine il “nostro” Presidente Emerito, Eddy Furlan, risalire attraverso la nobiltà delle annate più vecchie fino all’emozionante scoperta di un Raboso 1978, ancora forte di freschezza e “rabbiosità”, arricchito dalla morbidezza e complessità del lungo affinamento.

L’evento ha rappresentato un momento di riflessione sullo stato dell’arte del Raboso: un vitigno con un lungo passato, dalle alterne fortune e a rischio sparizione, ma con un futuro che la ricerca e le più recenti intuizioni degli entusiasti produttori preannunciano ricco di promesse e brillante. La partecipazione e la soddisfazione dei numerosissimi appassionati intervenuti ne sono buona testimonianza

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