Luca Cappelletti
L’odierna Valpolicella Classica copre circa 240 km² di terreno suddivisi in cinque vallate: Sant’Ambrogio di Valpolicella, Fumane, S. Pietro In Cariano, Marano e Negrar, ognuna con caratteristiche proprie.
Dalla leggenda di una botte di Recioto dimenticata in cantina, al tempo vino dolce principe della Valpolicella, nasce quello che oggi è il mito trascinatore dell’enologia scaligera, l’AMARONE.
Autorevole blend frutto delle uve autoctone della zona, vinificate dopo lungo appassimento per ricercare un vino secco, robusto, austero e allo stesso tempo caldo ed elegante, il progetto Amarone Espressioni della Cantina Valpolicella Negrar, prende forma agli inizi degli anni 2000 con l’obiettivo di evidenziare ed esaltare le singole caratteristiche organolettiche dei migliori Cru di ogni vallata.
Assieme all’enologo e direttore della cantina Daniele Accordini, andremo alla scoperta di Castelrotto, Villa, San Rocco, Mazzurega e Monte, protagonisti della parte più alta ed estrema di ciascuna vallata, dandone così una chiara lettura di ogni singola espressione territoriale.
Fulcro della nostra degustazione sarà l’annata 2008, per certi versi difficile dal punto di vista climatico ma caratterizzata da un finale di stagione che ha dato lo start ad una seconda vita dei grappoli in appassimento. L’adeguato apporto della Botrytis nobile ha poi esaltato i valori glicerici ed aromatici.
In questo viaggio virtuale attraverso le valli della Valpolicella Classica scopriremo come terroir, microclima e viticoltore siano elementi unici ma tra loro indivisibili per una sinergia totale.