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Dalla redazione
lunedì 18 aprile 2016

Riesling, il vitigno faro della Germania

Nicola Bonera ha condotto la serata che la Delegazione di Verona ha dedicato ad uno dei più importanti vitigni tedeschi

Matteo Bruno Guidorizzi


Si è tenuta il 31 di marzo all’Hotel EXPO di Villafranca una serata didattica sul Riesling renano a cura della delegazione AIS di Verona. Ha condotto l’evento il relatore Nicola Bonera, miglior Sommelier italiano nel 2010.

Il vitigno Riesling è il più coltivato in Germania, si stende su circa 23 mila ettari dei 97 mila vitati di tutto il territorio tedesco, e qui, lungo il Reno e la Mosella, è storicamente presente da secoli, anzi il 60% di tutto il Riesling del mondo viene prodotto proprio qui. Questi pochi numeri ci ricordano alcuni dati di fatto: si tratta di una zona tra le più settentrionali per la coltivazione della vite; si parla di una viticultura estrema lungo le anse di due fiumi e quasi esclusivamente a ridosso dei corsi d’acqua per le particolare condizioni climatiche che qui si instaurano; si tratta di un vitigno che si esprime in maniera eccellente a queste latitudini, che ha basse rese, profumi, freschezza e longevità inusuali.

I vini degustati:

Riesling trocken Vulkangestein 2014, Schäfer-Fröhlich, Nahe - Profumi floreali con sentori freschi, leggere note di miniera, finale con nota dolce agrumata di clementine e un accenno leggermente piccante di zenzero. Finale balsamico. In bocca molto fresco e beverino, corpo leggero, da aperitivo, che ti frega perché ne bevi una bottiglia prima ancora di cominciare a di mangiare.

Riesling trocken Westhofener 2014, Wittmann, Rheinhessen - Profumi minerali con un fruttato maturo e tropicale, ananas, banana, erbe secche e miele, sempre accompagnate da un fondo fresco. In bocca si conferma la grande acidità unita ad una bella sapidità. Ha un buon corpo, ancora un po’ chiuso.

Riesling trocken Hoheburg Premier cru 2013, Dr. Bürklin-Wolf, Pfalz - Leggermente aromatico con note di smalto, al naso inizialmente roccioso, poi agrumato con tendenza dolce e, dopo un po’, nota verde e piccantina. In bocca potente, sapido, intenso, gustoso, leggermente morbido ma con chiusura tannica che lo riporta all’austerità ed alla serietà. Nelle preferenze dei sommelier presenti è risultato il più votato tra i vini secchi.

Riesling Konigsbacher 2012, Christmann Olberg, Pfalz - Naso con sentori gustosi, dolci e verdi in equilibrio. In bocca molto ampio, con sentori che variano dal sedano al carciofo, allo zenzero, al pompelmo. Ancora immaturo, ma di grandi promesse.

Riesling trocken “R” 2012, Peter Jakob Kühn, Rheingau - Al naso grande potenza ed intensità, polposo con sentori verdi e dolci, sempre accompagnate da una nota di zenzero. In bocca un po’ più serio, fresco e molto sapido. Accenni salmastri e balsamici di radici, con una leggera nota di fumo. Ѐ piuttosto muscoloso e di difficile abbinamento, ci vorrà qualche anno per ingentilirlo. Un’orchestra che ha appena cominciato le prove.

Riesling Piersporter Spätlese 2004, Reinhold Haart, Mosel - Al naso, appena versato, una leggera nota di formaggio erborinato, come si sente nelle grotte di affinamento, poi note verdi, selvatiche, infine sentori dolci con botrite, sempre accompagnati dagli agrumi e da un accenno piccante. In bocca è dolce, sapido, molto fresco, si ritrovano la caramella galatina e la frutta tropicale. Vino particolare e assolutamente integro dopo 22 anni,

Tutte le foto della serata sono visibili inell'album Flickr 

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