Pietro Polato
La voglia di conoscere ancor più approfonditamente il mondo del vino, in concomitanza con la bella stagione, ha portato la delegazione AIS di Venezia, sempre capeggiata dal suo delegato Gianpaolo Breda, a visitare l’azienda "La Frassinella" sita nel cuore del Lison Pramaggiore. Visita concretizzata grazie alla grande ospitalità del titolare, il signor Loris, che con grande dedizione e coinvolgimento, ha accompagnato i sommeliers in vigneto, in cantina e naturalmente in sala degustazione.
L’azienda, a conduzione familiare, consta di 10Ha di vigneto; realtà giovane ma in continua crescita per migliorare il prodotto. La filosofia produttiva segue il motto: “La qualità dell’uva e non la quantità”.
Si attua il diradamento nei vigneti in primavera, quando la quantità è troppo generosa; la sistemazione delle viti avviene secondo i sistemi sylvoz e guyot. Si ha un forte riguardo per il rispetto dell’ambiente, lavorando in eco-compatibile per la difesa sanitaria delle viti con l’eliminazione completa dei veleni di prima e seconda categoria.
Le varietà coltivate sono sette: cabernet sauvignon, merlot, malbech, refosco dal peduncolo rosso, tai, pinot grigio e chardonnay. Con queste sette varietà, vengono prodotti 15 vini.
La cantina è tecnologicamente all’avanguardia: troviamo vasche frigo per la lavorazione del mosto a temperatura controllata nei vini bianchi, vasi vinari in cemento vetrificato per favorire la malolattica nei rossi. L’imbottigliamento viene effettuato tramite una moderna e altamente tecnologica linea da 1700 bottiglie/ora.
I vini in degustazione messi a disposizione dall’azienda sono stati ben cinque, tre bianchi e due rossi.
Primo vino, Il Frassinello, un bianco a fermentazione naturale che nasce dall'unione di due vitigni: chardonnay e malbech, vinificato in bianco. Profumi intensi del primo, con struttura del secondo; in bocca fresco e asciutto. Gran vino da aperitivo e fuoripasto, primi semplici e antipasti di pesce.
Secondo vino, il Canneviol, ottenuto da un uvaggio 70% tai e 30% chardonnay; di un colore giallo paglierino brillante, profumo fragrante con netti sentori fruttati, sostenuti da eleganti note di fiori bianchi. Sapore fresco ma pieno e persistente, di grande morbidezza.
Ed ecco che con il terzo vino entriamo nell’eccellenza del territorio. Il Lison classico DOCG che con il suo profumo ricorda la foglia di pesco e il mallo della mandorla. Ricordiamo che dalla vendemmia 2011 può fregiarsi-della DOCG.
Apriamo poi la selezione dei vini rossi con il Refosco dal peduncolo rosso 2013. Vitigno a cavallo tra Veneto e Friuli, originario del carso triestino, appartiene alla stessa famiglia del Terrano; di un bel colore rosso violaceo tendente al rubino, con profumo vinoso e caratteristico, ottimo in abbinamento con carni grasse, umidi e arrosti, nonché formaggi stagionati.
Il fine degustazione è stato chiuso in bellezza ed eleganza con l'Annio 2008, un barricato ottenuto da cabernet sauvignon e merlot; colore granato, intenso movimento nel bicchiere che rivela grande consistenza, al naso un muro di profumi che vanno dai secondari ai terziari; intenso e deciso in bocca. Vino che nonostante i suoi 8 anni, è a inizio maturità.
Importante notare come la nota comune di fondo di tutti questi vini, sia la mineralità che ci parla di un territorio specifico, il Lison appunto, atto a produrre vini di grande superiorità e squisitezza.
Nel ringraziare ancora di cuore il titolare Sig. Loris per l’accoglienza e la disponibilità a raccontarci il mondo del vino in questo angolo del Veneto orientale, l’AIS delegazione di Venezia, vi dà appuntamento per altre visite alla scoperta del territorio e della cultura dell'universo-vino.
