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Dalla redazione
lunedì 9 maggio 2016

I love Gallo Nero

Con una verve tutta toscana Massimo Castellani, delegato di Firenze, ha guidato la Delegazione di Verona alla scoperta del Chianti Classico Riserva Docg

Corinna Gianesini


“Se un gallo nero ti attraversa la strada sei fortunato! E’ un Chianti!”. La fortuna in questo caso ha baciato la Delegazione di Verona, che ha potuto seguire Massimo Castellani, delegato di Firenze, in un percorso attraverso la storia e i territori che rendono grande la denominazione più antica d’Italia. Fin dal Medioevo ci sono tracce dell’importanza della zona tra Firenze e Siena per la produzione di vino rosso di grande qualità, capace di diventare nel Quattrocento il vino dei Papi. Nel 1685 Francesco Redi ne parla nel suo libello “Bacco in Toscana” definendolo “vin robusto che si vanta d’esser nato in mezzo al Chianti e tra sassi”, raccontando di come l’uva Sangiovese venisse coltivata con un sistema ad alberello. Fu Cosimo III de’Medici ad istituire la denominazione del Chianti con il bando del 1716, in cui vennero decretate alcune norme per regolare la commercializzazione e vietare la sofisticazione. Nel 1924 un nutrito gruppo di produttori fonda il “Consorzio per la difesa del vino Chianti e della sua marca d’origine” e sceglie come simbolo il Gallo Nero, che un’antica leggenda vuole artefice della vittoria di Firenze su Siena, città vicina e da sempre rivale. Nel 1984 viene istituita la Docg Chianti, che allarga la produzione a tutte le province dell’entroterra toscano, ma nel 1996 l’approvazione della Docg Chianti Classico marca nuovamente i confini della zona di produzione più antica, racchiusa tra le province di Firenze e Siena.

All’interno della zona classica il Sangiovese, definito da Castellani “il Principe con la sua corte” fatta di canaiolo, ciliegiolo, malbo, merlot e cabernet, si colora di diversi profumi e nuances a seconda del terreno che la vite incontra.

Chianti Classico Riserva Docg “Riserva Petri” 2012 - Castello Vicchiomaggio La zona è la bassa Val di Greve, un vigneto di 20 anni, ai piedi di un castello medievale. Profumo di viola, elegante e persistente. Un’espresione quasi femminile del Chianti.

Chianti Classico Riserva Docg 2012 - Panzanello Il comune è Panzano, chiamato anche la “conca d’oro del Chianti”. Il terreno qui dona vini profondi e robusti, ricchi di profumi scuri di mora e spezie. Decisamente “noir”.

Chianti Classico Riserva Docg 2012 - Castello di Volpaia  Ci spostiamo a Radda in Chianti, bellissimo comune racchiuso tra le mura di un castello a 500 metri di altezza. Clima più freddo e terreni ricchi di scheletro donano vini diretti e longevi, con un sentore tipico di arancia sanguinella, come quello che abbiamo nel calice.

Chianti Classico Riserva Docg 2011 - Badia a Coltibuono Siamo a Gaiole in Chianti, nei pressi dell'Abbazia di San Lorenzo, fondata nel X secolo. Complesso e intrigante, esordisce con sottili note balsamiche, poi terrose, quasi ematiche, infine speziate. Un sentore agrumato di arancia sanguinella accompagna il sorso teso, reso dinamico dai tannini. Chiusura salmastra.

Chianti Classico Riserva Docg 2011 - Fattoria Lornano Monteriggioni, calda zona del senese con terreni alluvionali che ritroviamo in questo sangiovese grosso in purezza. La buccia più spessa dell’uva dona potenza a questo vino, con sentori di prugna in confettura e corteccia.

Chianti Classico Riserva Docg “Riserva di Famiglia Zingarelli” 2013 - Rocca delle Macìe Castellina in Chianti. Un taglio internazionalista in cui il sangiovese incontra un 10% di merlot e cabernet. Ancora giovane al momento dell’assaggio, con il tempo migliorerà.

Chianti Classico Riserva Docg “Riserva Montornello” 2013 - Bibbiano  Rimaniamo nella zona di Catsellina in Chianti per questo cru di sangiovese grosso. Intenso al naso, potente al palato, con un tannino di tutto rispetto. Mostra i muscoli, ma ha un animo gentile che conquista.

Chianti Classico Riserva Docg “Ser Lapo” 2011 - Cantina Castello Fonterutoli La famiglia Mazzei è una delle più antiche nel Chianti. La cantina è invece avvenieristica, quasi interamente scavata nella pietra calcarea. Mora, cuoio, spezie, terra e fiori di viola in questo Chianti possente, con un finale di arancia rossa.

Chianti Classico Riserva Docg 2010 - Castell’in Villa Una magione del 1200, tuttora dimora della principessa Coralia Pignatelli della Leonessa nel comune di Castelnuovo Berardenga. Sentori di corteccia, resinosi e muschiati, mineralità scura, note di sigaro e pepe, che lasciano spazio a poco a poco a note fruttate, in un insieme armonico e ammaliante. Un sangiovese in purezza affinato in botte grande, di eleganza innata, giusta conclusione di una degustazione memorabile. I love Gallo Nero!

Tutte le foto della serata sono visibili sull’album flickr

 

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