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Dalla redazione
martedì 17 maggio 2016

Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Annata 2015: il calice perfetto

Annalia Bassetto


Si erge in lontananza il Castello di San Salvatore, antichissima dimora della famiglia Collalto, circondato dai dolci declivi vitati e avvolto da un cielo ricamato di nuvole cariche di pioggia. Questa è la visione incantata che il territorio della Marca Trevigiana ha regalato al visitatore giunto a Susegana domenica 15 maggio in occasione della giornata conclusiva della manifestazione Vino in Villa, organizzata dal Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG in collaborazione con AIS Veneto.

L’importante evento, accolto nella prestigiosa e suggestiva cornice della rocca medioevale, offre agli operatori del settore, ma soprattutto agli appassionati del perlage, una selezione di oltre 300 etichette dell'annata 2015 nelle espressioni più significative e accattivanti di un territorio votato alla spumantistica.

La redazione di AIS Treviso, costruendo un percorso suddiviso in zone, ha degustato alcune selezioni presenti alla manifestazione con l’obiettivo di individuare le caratteristiche peculiari dell’annata.

La vendemmia 2015 è stata una delle migliori per l’andamento climatico particolarmente gradito al vitigno glera. La sanità delle uve e le temperature molto elevate del mese di luglio hanno consentito una concentrazione degli zuccheri ed una riduzione dell’acidità malica che le piogge di settembre hanno riportano nel corretto equilibrio. Questa annata assolata e calda manifesta, quindi, tutti i suoi pregi nel calice, ove le caratteristiche di finezza e freschezza dei profumi ben si accordano ad una buona struttura e alla ricca complessità. La maggiore fragranza e persistenza gusto-olfattiva dirada il ricordo della precede annata, più fredda e piovosa, nella quale la spiccata e a volte invadente acidità è stata solo in parte mitigata.

Zona Conegliano - Refrontolo - Susegana
I campioni selezionati in questa vasta e variegata zona – fatta di terreni di natura ferrosa e con presenza più o meno importante di scheletro - rivelano note accentuate di erbe aromatiche quali la salvia, una presenza fruttata della mela golden ben definita, e floreale di fiore fresco di tarassaco, su finale di bucce di agrume. Al palato colpisce la decisa sapidità che ben si combina con la ricca struttura così da rendere il sorso rotondo, con una intensità e persistenza che si traducono in una immediata sensazione di gradevolezza.

 

Zona Valdobbiadene
Da un terreno marnoso e calcareo decisamente più magro rispetto alla precedente zona - caratterizzato, altresì, da ripidi declivi che lasciano defluire l’acqua costringendo la vite ad uno stress idrico che scongiura comunque dannosi ristagni -  proviene una glera che esalta e concentra i sentori di frutta esotica matura, ananas, tocco di mela, glicine perfettamente fiorito, nota di fine pasticceria, con una indubbia finezza di olfatto che il residuo zuccherino  non pregiudica ma che, anche negli extra dry, accentua  in modo ancor più accattivante. Al gusto, l’acidità e la sapidità, nella sua accezione di mineralità, sono nel giusto equilibrio. La delicata struttura ne veicola la persistenza e l’eleganza al sorso. 

 

Zona Cartizze
Questo cru di eccellenza, fatto di antichissimi terreni marnosi e di argille ben drenanti, si propone nel bicchiere, nelle varie tipologie degustate, con nuances di fiori bianchi pienamente sbocciati di coinvolgente percezione, che spiccano incontrastate e fuse ai sentori fruttati della tipicità varietale, con decisa prevalenza di pera williams, un soffio di agrumi perfettamente maturi e al contempo succosi. Piacevolmente sorprendenti gli accenni di  meringa e sfoglia croccante e, in retrogusto, il tocco di mandorla ad ingentilire e conferire rigore al bouquet. Il palato è di perfetta corrispondenza, con una importante nota acida a bilanciare la morbidezza  dell’insieme. Persistenza tipica della tipologia della zona.

A conclusione della gradevole e suggestiva passeggiata con il calice in mano possiamo affermare che, rispetto all’annata 2014 in cui per la ricerca dell'armonia si è dovuto attendere la maturazione in bottiglia fino ad estate inoltrata, i campioni 2015 si rivelano immediatamente, in questo inizio di primavera, non solo portatori della tipicità nella sua espressione più completa, ma di una gradevolezza e complessità aromatica all'olfatto e al palato sinonimo di una annata che ha regalato un'indubbia qualità, grazie al soleggiamento perfetto e alla giusta piovosità nel periodo del ciclo vegetativo.

Un'esperienza sensoriale complessivamente di qualità nei campioni degustati passeggiando tra le splendide sale e giardini dell'antica dimora del XII - XIII secolo che domina le sottostanti colline.

Conegliano-Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg 2015: il calice perfetto.


 

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