Assaggiato per voi
Dalla redazione
mercoledì 15 giugno 2016

Degusta Visitando: Azienda Terre di San Rocco

Lungo la strada del Piave

Franco Serena


Il percorso che la Delegazione AIS Treviso sta dedicando alla scoperta della realtà vitivinicola della marca trevigiana ha fatto tappa, nella mattinata di sabato 11 giugno, all'Azienda Terre di San Rocco di Roncade (TV), magnifica tenuta - incastonata nella suggestiva pianura lungo uno degli itinerari della Strada dei vini del Piave - dove la vite convive armoniosamente con le altre realtà naturali ed agricole (allevamento di animali da cortile, coltivazione di frutteti, riserva per gli uccelli migratori) caratterizzanti la vera fattoria veneta di un tempo. Con la calorosa accoglienza di Marco Rigo (titolare dell'azienda assieme al padre e alla sorella Daniela) e del collega sommelier AIS Salvatore Carlozzo, i partecipanti sono stati introdotti fin da subito nella degustazione di alcune tipologie della variegata produzione, così da approfittare del giusto orario mattutino in cui migliori sono le potenzialità percettive del nostro organismo per l'effettuazione dell'analisi sensoriale. L'inizio è stato riservato al Metodo Classico Brut da uve Chardonnay 2011, nato nel 2009 dall'esigenza di nobilitare ed impreziosire quel processo di fermentazione che nei tempi passati portava alla creazione del vino localmente conosciuto come “sampagna”; da uve coltivate su terreno argilloso, normalmente vocato per la produzione di vini rossi, questo M.C. di fattura ancestrale, che prevede una sola fermentazione, beneficia appieno della lunga sosta (52 mesi) sui lieviti, donando una beva pulita e non spigolosa, con sentori agrumati e palato succoso, supportati da giusta acidità e perfetto equilibrio. Sorprendente è stata, a seguire, la sequenza dei pinot grigio; ad iniziare da quello proveniente da uve della vendemmia 2012, prorompente del suo principale segno distintivo di susina, floreale di acacia e riccamente sapido, croccante al gusto; per continuare con l'annata 2011 nella versione ramato (con 36 ore di macerazione sulle bucce), dove i marcatori tipici si sono rivelati di bella evoluzione con ingresso di sentori di prugna selvatica e piacevole accenno di mineralità alsaziana; per terminare, quindi, con il 2012 nella tipologia macerato (con sosta sulle bucce per ben 15 giorni!), dove il colore assai intenso della buccia di cipolla di Tropea è stato fin da subito affascinante presagio delle note olfattive proiettate verso fragranze comuni al pinot nero. Della gamma di vini rossi, degno di rilevo il Merlot 2008 Riserva (24 mesi in barrique), di piacevole freschezza nei suoi profumi di piccoli frutti rossi sotto spirito, con tannino ben disteso e lunga persistenza.
Lasciata la sala di degustazione, il passaggio ai locali destinati alla produzione ha consentito l’assaggio di un meraviglioso Pinot Bianco 2012 spillato direttamente dalla vasca in acciaio e pronto per l'imbottigliamento, oltre al privilegio di un Metodo Classico da uve chardonnay 2010 (con 70 mesi di sosta sui lieviti) in versione magnum con sboccatura alla volè in diretta per i presenti.
I saluti finali e i doverosi quanto sinceri ringraziamenti per Marco Rigo e per l'intera azienda sono stati l’atto conclusivo di una visita didattica di assoluto interesse, grazie alla quale i sommelier hanno potuto conoscere più da vicino una realtà vitivinicola del territorio di indiscussa qualità che il motto aziendale “Noi facciamo i vini come se dovessimo berli” rappresenta nella sua più autentica essenza.


 

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