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Dalla redazione
sabato 23 luglio 2016

AIS ROVIGO: UNA ESPRESSIONE AUTENTICA DELLO SHERRY TRA PAELLA E CIOCCOLATO

Federica Fenzi


La Delegazione AIS di Rovigo ha organizzato una serata di degustazione del tutto particolare alla Trattoria al Ponte di Lusia. Obiettivo della serata: conoscere la personalità esplosiva dello sherry, quel vino fortificato e leggendario che conobbe la sua massima notorietà tra il Settecento e l’Ottocento, quando gli inglesi lo scoprirono e cominciarono a esportarlo in tutto il mondo.
L’evento ha cercato di intraprendere un percorso degustativo necessario a far comprendere ai sensi, tanto agli occhi quanto al naso e al palato, le particolarità di questo vino in abbinamento alla paella per le tipologie secche e per quelle dolci al cioccolato,  in particolaree lostraordinario Pedro Ximénez degustato alla fine.

Andalusia regione unica, anima della Spagna più vera, densa di storia, arte e paesaggi mozzafiato, forgiata da innumerevoli culture che qui si sono incontrate e fuse come i due venti di ponente e levante che bilanciano l’alternanza della maturazione a perfezione delle uve di Palomino, Moscadel e Pedro Ximenes. Una regione costituita nella zona degli Sherry, da un terreno unico ed inimitabile, l’Alabariza, una argilla che contiene circa il 50% di gesso, in grado di permettere la coltivazione della vite in modo equilibrato in questa zona dal clima torrido ma sufficientemente piovoso.

Terreni dunque particolarissimi con due vitigni che la fanno da padrona, il Palomino per i vino secchi ed il Pedro Ximénez, di fatto una malvasia, per i vini dolci.

La serata è stata condotta da Ulisse Avanzi  anche con l’ausilio di materiale visivo, cercando di inquadrare i sei vini degustati in un’ottica sia pedoclimatica che produttiva, quest’ultimo aspetto fondamentale  per le diverse tipologie di Sherry che si ottengono appunto con “crianza” (maturazione) col la presenza dei lieviti “flor” od in loro assenza. Nello specifico si definiscono quindi le tipologie di “crianza biologica”  in presenza appunto di flor, e “crianza oxidativa” senza la presenza dei lieviti.

Alla fine quindi della introduzione sulla zona e sulla produzione Avanzi ha condotto le degustazioni di Sherry Manzanilla, Fino ed Ammontillado da crianza biologica, di Palo Cortado ottenuto con entrambi le metodologie di maturazione, ed Oloroso e Pedro Ximénez gioielli ottenuti in condizioni ossidative.

Tipologie e qualità veramente importante per i vini presentati in degustazione e che di seguito si evidenziano sinteticamente gli aspetti peculiari:

SHERRY FINO (Crianza Biologica) Leyenda della Bodegas Gil Luque di Jerez de la Frontera. Al naso note di favo del miele, mandorla verde fiori di limone e sentore di salmastro. Una equilibrata freschezza e morbidezza con note gusto olfattive di lievito  impasto di pane, noci pecan e di gessoso. Un finale di frutta secca salata di nocciola.

MANZANILLA (Particolare Crianza Biologica) della Bodegas Gutierrez Colosia prodotta a El Puerto de Santa María. Evidenti note olfattive che si ritrovano poi al palato unite alla pasta di pane ma con accenti di mela verde. Vino mascolino e nervosa con sentori gusto olfattivi anche di oliva verde in salamoia, pane tostato, cialda di mandorlato. Si prosegue cn una terrosità ed evidenza di foglie di tabacco verde

AMMONTILLADO (Crianza Biologica) della Bodegas Rey Fernando de Castilla Uno slancio olfattivo di fiori di arancio, frutta secca di noci e quella tipica nota salina con presenza di iodio e di mile amaro. Al palato è secco con una alternanza di note più morbide con uva passa, erbe aromatiche ma anche di sfaccettature più amare di olive nere e di noci con un finale del tipico burro salato che persiste nel tempo.

OLOROSO (Crianza Oxidativa) Emperatriz Eugenia della celeberrima Bodegas Lustau entrambe da Jerez de la Frontera. Inizio olfattivo di frutta secca, salinità mista a note salmastre e note di  idrocarburi, carruba tostata. Al palate una freschezza equilibrate, con sentori gusto olfattivi di  nocciole tostate, cacao, funghi secchi (umami) ma con un finale di dolcezza alla vaniglia e di caramelle.

PALO CORTADO (Crianza Biologica/Oxidativa) Leonor di  González Byass sempre di Jerez de la Frontera. Ha preceduto il servizio di una riuscitissima Paella realizzata per l’occasione da Enrico Rizzato chef del ristorante. Il vino ha fatto spiccare sentori di frutta secca evoluta, mandorle/nocciole caramellate e un agrumato di buccia di arancia, un lieve sentore di vaniglia e di salmastro. Al palato secco con buona freschezza e sapidità alternate a  note burrose e di caramella mou. La sua complessità ha esaltato anche note di noci e di cioccolato Modicano, caffè e legno evoluto

Il finale con un PEDRO XIMÉNEZ (Crianza Oxidativa) con più di 30 anni, il P.X. 1985 Gran Riserva Montilla Morriles della Bodegas Toro Albalà di Aguilar de la Frontera dalle parti di Granada, che come citato è stato servito assieme a degli assaggi di dolci al cioccolato. Al naso sentori di carruba, liquirizia, caramella d’orzo. Percezione di lieve nota acetica e fieno secco, pepe bianco. Al palato una buona acidità equilibrate da una morbidezza di caramello, miele di castagno con una persistenza di ciliegie sciroppate, frutta cotta

La serata così organizzata è l'occasione di conoscere i tanti volti di un grande vino. In una bottiglia di Sherry vi è una umanità tale che va dal senso dell’attesa e della voglia di veder evolvere un vino secondo il carattere che dovrà avere. 
Un finale in crescendo con convinti applausi ad Ulisse Avanzi e all’impeccabile gestione data dai Sommelier in servizio Marika Zagato e Michele Ridini.

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