Wine Experience
Dalla redazione
venerdì 2 settembre 2016

Non ci credo se non bevo: Maso Michei

La Valle dei Ronchi e i suoi vini

Sonia Sandri


Vini ‘veri di montagna’ diretti e puliti che conquistano per la loro freschezza e mineralità.

Maso Michei, un luogo dove la natura canta la sua bellezza che riecheggia in tutta la valle e più precisamente nella Valle de Ronchi in Trentino. Qui Tognotti Giuseppe ci accoglie in una splendida e calda mattinata di sole, colpisce subito la nostra attenzione, per i suoi modi schietti, diretti, un po’ come i suoi vini.
Ci accompagna lungo i filari, che si trovano tra gli 800 e i 900 mslm, l’erba è altissima e viene lasciata crescere spontanea senza tagli. In questo modo si rispetta l’habitat di molti insetti, che qui trovano un giusto equilibrio con la vigna e la vegetazione circostante. Se la vigna è forte, ci racconta Giuseppe, diventa più resistente alle malattie e alle annate sfavorevoli e quindi non serve fare trattamenti. 

Il primo vino in degustazione è il Vigneti delle Dolomiti bianco 2014, in un insolito formato, bottiglia da un litro con tappo a vite. Müller-Thurgau in purezza di un bel giallo paglierino tenue con nuance verdoline. All’olfatto sprigiona profumi di mentuccia, agrume, pesca bianca e melone bianco. Al palato un’incredibile freschezza e sapidità che invitano alla beva.

Proseguiamo con AdAnna Müller-Thurgau 2015 dai profumi intensi, che ricordano le foglie di mentuccia selvatica, il cedro e fruttati di pesca noce. Sentori minerali anticipano un palato di grande sapidità. Anche qui la freschezza che caratterizza tutti i vini della cantina si percepisce netta ed invita a berne un altro sorso.

Ed eccoci al terzo vino, Annada Gewurztraminer 2015 dal bouquet di erbe aromatiche, salvia, mentuccia, petali di rosa bianca e soffi agrumati. Al palato ritroviamo anche qui una sfacciata, ma piacevole freschezza. Figli di uno stesso padre, seppur vitigni differenti, ritroviamo in tutti e 3 i bicchieri un filo conduttore, sono vini puliti e diretti, vini di territorio, che urlano a gran voce la loro identità ‘montanara’. Il nostro percorso prosegue, non senza aver prima degustato anche dei buonissimi formaggi di pecora dagli occhiali, chiamata anche tingola, accompagnati da miele della Valle dei Ronchi e da composte di frutta.

Per noi Giuseppe ha in serbo delle sorprese, ed ecco quindi nel bicchiere un nettare dorato, sempre Annada Gewurztraminer, ma 2009 e a seguire un Pinot Nero 2008 nel quale spezie, rosa, rabarbaro e radici fanno da corona ad una bellissima mineralità, ben percepibile sia all’ olfatto che al palato assieme ad una gradevole freschezza. Ma le sorprese sono infinite ed a bottiglia coperta arriva nel calice un altro vino bianco, o meglio dorato, di un dorato vivace ed accattivante, stiamo degustando un Müller-Thurgau del 2004, vincitore della medaglia d’oro al concorso Müller-Thurgau. Bouquet fruttato, riconoscibile la susina gialla, mentuccia, radice di liquirizia. Morbido al palato seppur mantenendo una bella beva grazie all’acidità.

Ciliegina sulla torta 823 Trento Doc, 36 mesi sui lieviti, sboccato qualche giorno fa, non ancora in vendita e un Eiswine prodotto solo nel 2009, da uve goldtraminer raccolte a dicembre. Una mattinata speciale, genuina, con dei vini splendidi e belle emozioni condivise. Mille e più motivi per ritornare.

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