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Dalla redazione
martedì 13 settembre 2016

Il ciclo della vite: la Vendemmia all'Azienda Agricola Moletto

Flavio Buratto


Per il terzo appuntamento de “Il ciclo della Vite: la Vendemmia”, in un bel pomeriggio settembrino, assolato e ventilato, Mauro e Chiara Stival, titolari insieme al fratello Giovanni dell’Azienda Agricola Moletto a Motta di Livenza (TV), ci hanno condotto con coinvolgente passione in un originale e particolare percorso sensoriale, 4 km (qualcuno ha fatto scattare la classica App) su e giù per i vigneti di proprietà, a degustare acini dei 13 vitigni in produzione, ed eventuali cloni. In particolare: cabernet sauvignon - merlot, presente in cloni ”italiani” e “francesi” provenienti dalla “rive droite” in Bordeaux - raboso - tocai (ci piace ancora chiamarlo così!) rosso - prosecco (glera) - verduzzo friulano - sauvignon;  e varietà più rare, quasi sparite o in via di recupero come i 2 cloni di franconia (blaufrankisch) - malbec - marzemina bianca, altrimenti conosciuta come “sciampagna”.

Si sono così evidenziate le differenti espressioni di colore, spessore, turgidità e croccantezza della buccia; quelle organolettiche di maturità, d’intensità e complessità gusto-olfattive, la presenza dei precursori di aromi, la dolcezza e l’acidità più o meno spiccate, la forza tannica, la sapidità. È stato davvero istruttivo constatare come cloni della stessa varietà si esprimano con caratteristiche anche significativamente diverse tra loro. Soprattutto, è stato stimolante prefigurarsi come queste sensazioni si sarebbero poi manifestate nei vini del futuro.

Nel corso della “scampagnata” ci si è soffermati sulla necessità e capacità di lettura dei messaggi che la pianta, attraverso il grappolo, il frutto e le foglie, invia, segnalando gli eventuali disagi e malattie di cui può soffrire, per poter così intervenire con i rimedi adeguati. Trattando invece più prosaicamente di vendemmia vera e propria, si è posto l’accento sull’importanza della taratura delle vendemmiatrici meccaniche allo scopo di selezionare gli acini più sani e maturi, rimuovendo e scartando nel contempo quelli secchi, o colpiti da marciume, le foglie e impurità varie.

Nella degustazione che ne è seguita, ci siamo ritrovati a ricercare i caratteri e le sensazioni, che l’assaggio delle uve ci aveva anticipato in vigna, nei vini proposti: Prosecco Extra-Dry Treviso Doc 2015 - Moletto Spumante Brut 2014 - Glisy Pink Spumante Rosé Extra-Dry - Franconia Veneto Orientale Igt 2013 - Merlot Piave Doc 2013 - Rosso Colmello Veneto Orientale Igt 2006 - Verduzzo Spumante Demi-Sec  2014 - Solamini et Amicis Passito Veneto Igt 2006.

Ha quindi allietato la fine della giornata, la cucina della Signora Anna Maria Stival, che ringraziamo di cuore, insieme ai figli Chiara e Mauro, per averci riservato una calorosa accoglienza, di carattere familiare.

Il tempo dei saluti, infine, ci ha riservato un accattivante, estemporaneo e inatteso invito: un quarto appuntamento per ritrovarci, a fine stagione autunnale, a degustare i vini dalle vasche d’acciaio e dalle botti, nelle loro varie fasi di maturazione, dall’appena avvenuta vinificazione a più avanzati stadi e anni di affinamento.

Eventi da non perdere
Il ciclo della vite: Azienda Agricola MOLETTO - 3° parte
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Il ciclo della vite: terzo appuntamento 
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