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Dalla redazione
venerdì 7 ottobre 2016

Tommasiday

Grande evento organizzato dalla famiglia Tommasi per celebrare i 50 anni dell’Amarone Ca’ Florian

Corinna Gianesini


100 anni di storia, 9 cugini, 6 tenute in 4 diverse regioni italiane, 38 vini in degustazione, tutti questi numeri raccontano un unico evento: il Tommasi day. La storica famiglia della Valpolicella ha voluto festeggiare così la prima annata di produzione dell’Amarone Classico Tommasi, avvenuta nel 1959 ad opera del fondatore dell’azienda, Giacomo Battista Tommasi. Con l’Amarone Riserva Ca’ Florian 2009 si celebra la cinquantesima vendemmia di Amarone. Nel corso del fine settimana diverse iniziative hanno coinvolto la stampa specializzata e le autorità, che hanno potuto scoprire la storia dell’Amarone guidati dal sommelier Roberto Gardini e dagli enologi Enrico Nicolis e Giancarlo Tommasi. Lunedì è stato invece il turno della forza vendita. Settanta agenti e distributori hanno partecipato ad un’emozionante degustazione alla cieca guidata da Alessandro Torcoli, direttore della rivista di Civiltà del bere, in cui sono stati serviti vini di tutto il mondo, per poi ritornare alla Valpolicella, vera culla dell’Amarone. Nella stessa giornata più di 600 clienti, fra ristoratori, enoteche e distributori, hanno pacificamente invaso la splendida Villa Quaranta, che ha ospitato la degustazione di tutti i vini del marchio Tommasi Family Estates, curata con attenzione dai sommelier Ais di Verona. Vini profondamente diversi tra loro, come il pinot nero di Caseo, nell’Oltrepò pavese, il Brunello di Montalcino del Podere Casisano, l’affascinante Alicante e il blasonato Rompicollo della tenuta di Poggio al Tufo, nella Maremma Toscana, il caldo primitivo della Masseria Surani, in Manduria, e l’austero Aglianico del Vulture di Paternoster, ultima acquisizione della famiglia Tommasi. E ovviamente non potevano mancare i vini prodotti nel territorio veronese, dalla linea Il Sestante, con il profumato Lugana e l’Amarone Monte Masua, a tutti i prodotti della linea originaria, Tommasi Viticoltori.

Tra i molti vini in assaggio ci hanno colpito il Valpolicella Classico Superiore Rafaèl, gustoso e piacevole, l’appagante Igt Crearo, proveniente dal Cru Conca d’Oro, il succoso e profumato Igt Terra dei Ciliegi, da uve autoctone della Valpolicella vinificate in solo acciaio, oltre ai già noti Ripasso e Amarone Classico, dal carattere deciso, ma pur sempre molto bevibili, come tutta la produzione di questa grande azienda. Ma il re della festa è stato, ovviamente, l’Amarone Riserva Ca’ Florian, presente in degustazione nelle due annate 2009 e 2003. Due annate che hanno saputo dimostrare l’evoluzione dell’Amarone Riserva nel tempo. Mentre il 2009 si dimostra ancora scalpitante e giovane nonostante i 7 anni di età, con una nota alcolica ancora indomita ed un tannino molto presente, il 2003 ha saputo dimostrare la vera anima di questo vino, in una piacevole fusione tra le note fruttate sotto spirito, in cui la cicliegia è ancora croccante, e le note speziate, delicate ed eleganti, figlie dell'affinamento in botte grande. Al palato l’alcolicità è tenuta a bada da una freschezza nitida e da un tannino ben smussato, che rende il sorso piacevole ed equilibrato.

Dopo la degustazione gli ospiti hanno potuto visitare il bel vigneto La Groletta, in cui i filari di corvina, corvinone e rondinella si affacciano sul Lago di Garda, concludendo la giornata presso la cantina Tommasi, in cui è custodita Magnifica, la botte più grande del mondo, in cui viene affinato proprio l’Amarone.

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