Alberto Cinetto
Sabato scorso siamo stati in Alsazia: una "toccata e fuga" di mezza giornata e senza muoversi da Padova, per giunta.
Un viaggio emozionante, multi-sensoriale, guidato magistralmente da Mariano Francesconi, Presidente AIS Trentino (in una breve pausa dai preparativi per il prossimo congresso Nazionale del 19/20 novembre) che ci ha condotto nei luoghi più vocati all'allevamento della vite, a toccare con mano i diversi terroir, a degustare otto stupendi prodotti di questa terra affascinate ricca di storia e di cultura, grazie ad un continuo, stretto e a volte “burrascoso” rapporto con la vicina Germania.
È vero che partendo dal bagaglio “eno-culturale" di chi scrive, tutto è nuovo e interessante, ma è anche vero che catalizzare l'attenzione di una ristretta ma qualificata platea di sommelier, per quattro ore (di sabato mattina) non è da tutti.
Alcune “suggestioni” sui vini degustati:
H - 2013 - Pinot Auxerrois di Domaine Josmeyer
Dopo lo shock della scoperta che non esistono solo i nostri Pinot Bianco, Grigio e Nero, ho avuto la conferma che se gallina vecchia fa buon brodo, vigne vecchie fanno un vino eccezionale: profumato, morbido caratterizzato da una grande mineralità e da un buon equilibrio, con una P.A.I di tutto rispetto.
BURLENBERG ROUGE 2013 di Domaine Marcel Deiss
Un blend di Pinot Nero e Pinot Beurot (altro shock) che colpisce per gli aromi fruttati, floreali e di terra, ma anche minerali, in particolare una nota di cipria estremamente elegante. Grande tannino, buon acidità e grande persistenza.
PINOT GRIS 2010 - Sommerberg Grand Cru di Domaine Boxler
Forse il mio preferito (e non per il vitigno più “convenzionale”) caratterizzato da profumi di frutti esotici, in particolare di banana, con note minerali e vegetali. Fresco, morbido, abboccato “albicoccoso”.
MUSCAT 2014 - Goldert Gran Cru - Domaine Zind Humbrecht
Il “cocco del professore”. il preferito del nostro relatore. Un vino di rara eleganza ed equilibrio: molto diverso dai moscati secchi di casa nostra (dei Colli Euganei, ma anche della Sicilia e del Piemonte). Incredibile una nota di idrocarburo, quantomeno insolita per la tipologia.
RIESLING VIEILLES VIGNES - 2010 - Brand Grand Cru - Domaine Zind Humbrecht
“Il più votato” dal gruppo, un Riesling estremamente interessante, con un naso dominato da sentori di idrocarburo; un vino elegante, caratterizzato da una buona acidità, minerali, sentori di frutta gialla matura e un piccolo residuo zuccherino. Molto diverso dai Riesling incontrati nel Palatinato Tedesco che pur geograficamente non è molto distante.
GEWURZTRAMINER FURSTENTUM GRAND CRU di Domaine Weinbach
Caratterizzato da note di fumo e di terra che “smorzano” le variati classiche. Dopo il necessario tempo per “aprirsi” è un vino elegante, meno “carico” di quanto ti aspetti.
MUENCHBERG GRAND CRU RIESLING VENDAGE TARDIVE 2011 di Domaine Ostertag
Un riesling dorato e molto consistente che dà subito la sensazione di una struttura importante. È maturo, su note d’agrumi, burro e spezie, ma anche minerali e animali. Manca forse di un po’ di acidità che ne garantirebbe una maggiore longevità.
GEWURZTRAMINER SELECTION DE GRAINS NOBLES - 1989 di Hugels et fils
“Dulcis in fundo” il più bel regalo della natura: la preziosa, complessa e rara 'selezione degli acini nobili’, colpiti dalla botritis cinerea che diventano un vino denso, concentrato, potente, complesso e persistente, che non dimostra minimamente la sua età. Un’esplosione di albicocca (disidratata) ma anche di agrumi, legno e fumo.