Wine Experience
Dalla redazione
lunedì 13 marzo 2017

AIS Veneto: fra vino e note la passione è senza confini

Con degustazioni, suoni e musica, la 300% Wine Experience stupisce allargando le frontiere del vino a Villa Emo di Fanzolo

Redazione


Oltre 2.300 presenze, cento cantine espositrici, trecento etichette in assaggio e quasi quaranta produttori di specialità gastronomiche. Sono questi i numeri di 300% Wine Experience, l’evento organizzato da AIS Veneto a Villa Emo di Fanzolo di Vedelago per presentare il meglio del vino veneto ad appassionati, addetti ai lavori e giornalisti. “Una manifestazione il cui crescente successo ci riempie di orgoglio  – afferma il nostro presidente Marco Aldegheri – perché come Associazione Italiana Sommelier del Veneto il nostro impegno è fare conoscere lo straordinario mondo enologico della regione. Per questo abbiamo ideato il progetto Wine Experience, un calendario di appuntamenti annuali dedicati al vino, alla cultura e alla solidarietà, di cui il 300% è certamente l’evento più rappresentativo”. 

La manifestazione, che vede il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, della Regione Veneto, di Union Camere Veneto, della Provincia di Treviso, del Comune di Vedelago e dell’Unione dei Comuni della Marca Occidentale, in otto edizioni è infatti divenuta il punto di riferimento nella promozione enologica regionale, come ha dimostrato  la presenza al convegno inaugurale del 300% Wine Experience 2017, dell’assessore della Regione Veneto all’agricoltura Giuseppe Pan, e dell’assessore regionale alla Cultura Cristiano Corazzari. Il vino, infatti, non è solo un prodotto che nasce dalla terra ma è espressione e portatore di conoscenza, sapere e tradizione. Una cultura complessa, che si esprime anche attraverso l’arte e l’architettura. In questo senso, come ricordato dal sindaco di Vedelago Cristina Andretta, la scelta della location di Villa Emo. Patrimonio Unesco, rappresenta il perfetto scenario di un connubio indissolubile. 

E di cultura si è parlato durante il convegno "Il vino che si sente", che ha offerto momenti di vero e proprio spettacolo, grazie ai brani musicali selezionati da Guido Zaccagnini, musicologo e voce nota di Radio Rai Tre, che ha evidenziato come vino e musica siano da sempre strettamente legati, dai Carmina Burana fino a Rossini o Mascagni, tra sacro e profano. Ma la musica può anche rappresentare il tramite per degustare meglio. L’assaggio, infatti, non coinvolge solo vista, gusto e olfatto ma anche l’udito, senso attraverso cui la degustazione diventa un’esperienza che apre infinite connessioni, tanto che, oggi, il “Sound sommelier” è una vera e propria professione. Lo ha spiegato Paolo Scarpellini, famosa firma del giornalismo e oggi consulente che unisce all’approfondita conoscenza del vino quella della musica con l’obiettivo di creare emozioni uniche, che siano in un ristorante, in una cantina o in un wine bar: come il sommelier abbina il vino adatto, così il sound sommelier studia le caratteristiche organolettiche del vino per poi trovare la composizione musicale ideale ad esaltare qualità e temperamento del vino. Degustare un piatto ben abbinato ad un vino dà quindi lo stesso  piacere del vino giusto abbinato alla musica giusta.
E il suono diventa anche un mezzo per trasmettere meglio la filosofia del produttore, come dimostrato dalla testimonianza di Albino Armani che nella cantina di Marano di Valpolicella ha voluto rispettare ed esaltare il canto del silenzio e quello della natura, scegliendo soluzioni architettoniche e materiali ideali per fare vivere al visitatore un’esperienza con tutti e cinque i sensi. Per ogni ambiente è stata creata la sonorità ideale, dai sotterranei scavati nella roccia vulcanica, fino alla terrazza dove saranno installate delle arpe che si muovono al vento. L’ambiente più particolare è certamente la sala degustazione in lastre non saldate ma rivettate di acciaio Cor-ten, metallo che, attraverso il movimento delle persone, vibra e suona come una grande cassa di risonanza. Scelte intime, che raccontano molto della personalità del produttore, che racchiude sempre storie appassionanti tanto da diventare vere e proprie trasmissioni radiofoniche come ha raccontato Bruno Boveri, direttore de La Voce del Vino, la prima web radio italiana dedicata all’enologia. Un progetto che non prevede servizi giornalistici costruiti a tavolino ma veri e propri racconti dei protagonisti, i produttori, che attraverso la radio raccontano la propria storia, le proprie scelte coraggiose ma anche le difficoltà e le sfide future. 
A rendere ancor più emozionante il convegno è stata la moderatrice Domy Grande, conduttrice radiofonica di Radio Padova, che ha coinvolto la platea in un vero e proprio gioco musicale, chiedendo a ognuno di scegliere il vino del cuore e abbinare la musica che predilige. 

A questo incontro sono seguite due degustazioni straordinarie, dove i migliori Champagne e i giù grandi Amarone sono stati abbinati alle musiche selezionate dai docenti Ais Veneto, creando un’esperienza indimenticabile per il pubblico presente.

Il ruolo centrale è comunque spettato di diritto ai vini del Veneto, con 300 etichette in degustazione, selezionate in base ai giudizi dei degustatori che hanno redatto la guida Vinetia di AIS Veneto, offerte al numeroso pubblico dai 100 migliori produttori veneti. Le barchesse di Villa Emo hanno quindi donato un vero viaggio tra i vini del Veneto, accompagnati da una serie di tipicità gastronomiche famose in tutta Italia: formaggi, salumi, prodotti da forno e di pasticceria, il pescato della Laguna veneta, le carni di allevamento nostrane, l’olio extra vergine, i liquori, il Riso di Isola della Scala, il vero Tiramisù trevigiano. Numerose, infatti, sono state le proposte dedicate al pubblico nell’area food “I laboratori del cibo”, con tanti appuntamenti dedicati a ricercatezze gastronomiche protagoniste di altrettante degustazioni guidate. Per non parlare degli appuntamenti con la cucina, che a cadenza oraria ha offerto agli ospiti una serie di piatti a tema, raccontando così il grande patrimonio gastronomico che contraddistingue il Veneto.
Il tutto ospitati dalla palladiana Villa Emo, una delle più compiute ville progettate dal celebre architetto e che, dal 1996, fa parte della lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Il 300% Wine Experience 2017 si chiude, quindi, con un bilancio più che positivo, dando appuntamento al prossimo evento del calendario AIS Veneto, la Bollicine Wine Experience, in programma il 27 e 28 maggio a Villa San Biagio di Mason Vicentino.

300% Wine Experience è realizzata in collaborazione con:
Acqua Lauretana; Associazione Capsule; Bettina Biscotti; Birrificio Menabrea; Bonaventura Maschio; Borgoluce; Bruno Bassetto Maestro Macellaio; Dimensione Carne; Caffettin; Caramella TiDo’; Casearia Carpenedo; Confraternita del Formaggio Piave; Congrega dei Radici e Fasioi; Consorzio del Riso Nano Vialone Veronese Igp; Consorzio di tutela dell’Olio Extra Vergine di Oliva Garda Dop; Dogale Confraternita del Baccalà Mantecato; Eat’s Conegliano; Fraccaro Spumadoro; Gianni Minuzzo Pastry Chef Cioccolatiere; Good Devil Pub; Gruppo Provinciale Panificatori Treviso; Green Garden arredamento floreale;  IPSSAR Maffioli; La stanza del tè; Latteria Perenzin; Macelleria Stecca; Manifatture Sigaro Toscano e del Brenta; Nonno Andrea; Opificio e Cantina Gambrinus; Organizzazione di Produttori della Pesca di Fasolari dell’Alto Adriatico; Ristorando catering; Ristorante Le Beccherie; Ristoranti che Passione; Salumificio Da Pian; Unione Italiana Cuochi Veneto; Waf brevetti per il  vino.

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