Wine Experience
Dalla redazione
mercoledì 15 marzo 2017

I moscati del mondo

Un viaggio alla scoperta dell’albero genealogico della famiglia dei moscati

Vanessa Olivo


Una sala gremita di persone ha partecipato martedì 7 marzo ad una serata dove Vito D’Amanti, docente AIS, con grande competenza ha intrapreso un percorso sensoriale attraverso le più diverse tipologie di uno dei vitigni più diffusi al mondo: il moscato. Una famiglia numerosa e diversificata quella dei moscati, il cui filo comune è l’aromaticità del profumo che ricorda, appunto, le note muschiate (muscum). Un dibattito controverso durato decenni ruota intorno alla sua terra di origine e diverse ricerche hanno cercato di classificarne i tanti biotipi, vuoi per la forma della foglia, vuoi per il sapore, fino ad arrivare in tempi più recenti all’utilizzo combinato di metodologie ampelografiche, chimiche e biomolecolari. L’ipotesi più attendibile è che il moscato giallo o sirio partendo dal Caucaso sia arrivato in Grecia dove per mutazione spontanea ha dato origine al moscato bianco. Quest’ultimo, seguendo le rotte commerciali, è sbarcato in Egitto generando il moscato di Alessandria. Partendo quindi da queste tre varietà, il moscato si è diffuso lungo tutto il bacino del Mare Mediterraneo, dando origine a nuovi cloni: dal moscato fior d’arancio al moscatello nero, dal moscato rosa al moscato d’Amburgo e molti altri.

In degustazione una selezione di moscati provenienti da diversi biotipi e zone d’Italia e del mondo:

  • Berton Vineyards Metal Label Moscato frizzante 2015 – Australia – Moscato di Alessandria – vol. 7%. Il vino si rivela nel calice nella sua veste giallo paglierino tenue ravvivato da riflessi verdolini. Emergono note di litchi, salvia e leggere di idrocarburo. Un vino che trae i propri punti di forza nella sua semplicità e nel suo essere beverino. Abbinamento: bignè con crema al mascarpone.
  • Su'entu Bianco Passito 2015 – Sardegna – 97% Moscato bianco, 3% Nasco – vol. 12,5%. Il colore vira su note giallo dorate, mentre sprigiona profumi di pesca gialla sciroppata, arancia amara e il tipico sentore muschiato. Al palato le morbidezze si contrappongono ad acidità e sapidità  ben sostenute, creando un gioco di perfetti equilibri. Abbinamento: casadinas.
  • Vignalta Fiori D'Arancio Passito Alpianae 2013 – Veneto – Moscato fior d’arancio – vol. 12,5%. Fa sfoggio di un colore giallo ambrato brillante. L’impatto olfattivo è intenso, regala sentori aromatici di albicocca disidratata e arancia candita, accompagnati da una nota mielata sullo sfondo. Il sorso è pieno, la freschezza gustativa è importante, dà slancio e persistenza che ripercorre le note di agrume candito.
  • Carlo Pellegrino Passito di Pantelleria Nes 2015 – Sicilia – Moscato di Alessandria – vol. 14,5%. Un colore giallo ambrato intenso, di grande luminosità e brillantezza. Ampio ventaglio olfattivo che ripercorre sentori di fico secco, finocchietto selvatico, timo, zafferano, il tutto incorniciato da una spiccata nota salmastra e iodata. Al palato è suadente, le morbidezze trovano contrapposizione in un’ottima sinergia tra acidità e sapidità che creano un equilibrio persistente.
  • Samos Vin Doux Vin de Liquer 2014 – Grecia – Moscato bianco – vol. 15%. Di un colore giallo ambrato brillante meno intenso del precedente campione, esprime note olfattive che richiamano la risacca del mare, il cappero sotto sale, l’ostrica, le olive. Il sorso è equilibrato, la sapidità è incisiva e regala una piacevole nota retrolfattiva di salsedine nel finale.
  • Ca' Lustra Zanovello Nero Musqué 2015 – Sicilia – Moscato nero di Parenzo – vol. 15%. Presente alla degustazione anche il produttore di questo vino, Franco Zanovello, che ha spiegato il progetto di sperimentazione avviato con l’Istituto “Vite e Vino” della Regione Sicilia volto alla tutela di questo raro vitigno. Rosso granato luminoso, emergono profumi di rosa, chiodi di garofano, cannella, macchia mediterranea. Il sorso è delicato, un tannino raffinato ne accompagna la persistenza su note finali di cacao e carruba.
  • Rietvallei Wines Breede Muscadel Red River Valley – Sud Africa – vol. 17%. Di un luminoso colore rosa cerasuolo, esordisce timidamente al profilo olfattivo con note che ricordano il petalo di rosa, il mirtillo, il lampone, la fragolina di bosco, di grande piacevolezza. Al palato si avverte una mineralità calcarea che sfuma in sensazioni retrolfattive ripercorrenti i frutti percepiti all’esame olfattivo.
  • Bacalhoa Moscatel de Setubal Colheita 2013 – Portogallo – 70% Moscato di Alessandria 30% Moscato bianco e altre tipologie – vol. 17,5%. Il colore ricorda le sfumature ramate del whiskey nel suo giallo ambrato con riflessi topazio e l’olfatto viene avvolto da sentori che giocano su note torbate e caramello. Non a caso questo vino matura in botti usate per il whiskey. Il sorso è ricco, la morbidezza incontra una grande freschezza gustativa, lunga persistenza.

[foto di Bruno Bellato]

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