Assaggiato per voi
Dalla redazione
lunedì 27 marzo 2017

Castelli di Jesi Verdicchio Classico Riserva Villa Bucci

Ampelio Bucci ha guidato la Delegazione di Verona in una verticale che ha esaltato il carattere del verdicchio con il passare degli anni.

Silvio Maroni


Il 16 di marzo la Delegazione Ais di Verona, nell'elegante cornice del ristorante Il Gargano di Villafranca diretto magistralmente dallo chef e proprietario Cristoforo Valenzano e da sua moglie Cristina, ha avuto il piacere di affrontare un'esclusiva verticale di uno dei vini bianchi italiani più prestigiosi: il Castelli di Jesi Verdicchio Classico Riserva Villa Bucci, proposto in 5 annate ognuna con identità e particolarità diverse tra loro. La degustazione è stata guidata da Ampelio Bucci, vignaiolo appassionato e innamorato della sua terra marchigiana, accompagnato dal figlio Riccardo.

Villa Bucci è un'azienda agricola di 350 ettari sita in Ostra Vetere in provincia di Ancona, che produce vino da trent'anni e che da sempre coltiva anche cereali, olive, bietole e molto altro. Al vino sono riservati 30 ettari di cui 6 ad uva rossa. L’azienda produce circa 800 quintali di Verdicchio impiegando da sempre solo tecniche colturali biologiche che, per scelta, non vengono riportate in etichetta.

Veniamo ora alla nostra serata che inizia con un bellissimo racconto di Ampelio Bucci che trasmette subito un grande amore per la sua terra purtroppo provata da eventi spiacevoli nonostante i quali continua generosa a dare qualità ai suoi prodotti. "Il vino è soprattutto terra" esordisce il signor Ampelio e si prodiga a descrivere la particolarità di vigneti dislocati in zone diverse caratterizzate da quel terreno ricco di calcare e di creta contornato da un clima collinare che tanto influisce sulla grande struttura dei vini di Villa Bucci.

Il Villa Bucci Riserva viene prodotto dal 1983, solo nelle annate migliori, da vigne che hanno un'età compresa tra 40 ed i 50 anni; dopo un affinamento in botti di rovere dai 12 ai 18 mesi circa riposa minimo 6 mesi in bottiglia prima di essere immesso nel mercato. 

La nostra degustazione si è aperta con il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Bucci 2015 e per poi passare a Castelli di Jesi Verdicchio Classico Villa Bucci Riserva nelle annate 2013, 2012, 2010, 2007 per concludere con il 1997.

Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Bucci 2015 - Giallo paglierino tenue ma luminoso, con delicati tocchi verdolini. All'olfatto cede note di uva spina, pera, mela gialla e mandorla; in scia: il bosso, le foglie di pino con un finale dedicato a sentori di ghiaia e leggera pietra focaia. La beva dà subito un vino di buon corpo asciutto, dotato di ottima freschezza, ma dal corredo minerale che si impone sulla sua struttura delineando una lunghissima percezione salina nel finale. Gradevolissima nota amarognola.

Castelli di Jesi Verdicchio Classico Villa Bucci Riserva 2013 - Paglierino di media intensità, piccoli riflessi verdolini e lucentezza da vendere. Appena versato l'impatto olfattivo è di notevole complessità ma ancora poco definita, perciò ha bisogno di "sgranchirsi le ossa" per qualche attimo al fine di liberare, nei minuti successivi, un profumo che va dalle erbe aromatiche come salvia, timo e delicata maggiorana al fruttato di mela gialla, pera matura e mandorla. Un intreccio floreale tra viola, rosa gialla e gerbera. Sorniona è la nota vanigliata, ma chiaro e adeguatamente piccante è il pepe bianco che ne anticipa la mineralità. Al gusto si percepisce una struttura sostanzialmente bilanciata. Adeguatamente morbido, il vino è un susseguirsi di sensazioni fresche e sapide che lo rendono teso, vivo e che si prepara a un grande futuro. Il palato chiude sempre con un'elegantissima nota amaricante. Se ne avete qualche bottiglia, tenetevela stretta.

Ottimo l'abbinamento con "L'uovo di Mare", proposto dallo chef Cristoforo Valenzano: un uovo morbido su una crema di broccoli, seppia e germogli di rapa rossa.

Castelli di Jesi Verdicchio Classico Villa Bucci Riserva 2012 - Che sia una delle migliori annate lo mostra già la tonalità che ricorda la paglia e una luminosità ricca di riflessi di luce a dir poco stupefacenti. Appena versato le sfumature odorose sono un po' timide e restie a rivelarsi ma, dopo alcuni minuti, si può parlare indubbiamente di "eleganza olfattiva". Inizialmente si scorgono agrumi e frutta candita come mango, arancia, cedro e mandarino, poi note di miele e nocciola. Si susseguono poi zenzero, zucchero a velo e scia vanigliata. Passano i secondi ed evolvono note di pepe bianco, sapone di Marsiglia, resina di pino e pietra focaia. La beva è piacevole, morbido e fresco. Buona la persistenza delle note fruttate; finale ammandorlato e delicatamente sapido. Un vino ancora in piena evoluzione e che dovrà raggiungere un'armonia ancora lontana, ma che lascia presagire un futuro più che roseo.

Buono l'abbinamento con la "Linguina Nera", linguina al nero di seppia, bianco di crostacei e bottarga di Muggine.

Castelli di Jesi Verdicchio Classico Villa Bucci Riserva 2010 - L'ottima annata giustifica lo stupore di un colore giallo che ricorda la paglia, ancora lucido, acceso e radioso. Il profumo è intenso e di buona complessità. Succo di pera e di mela, scorzette agrumate sfumature di zenzero, anice stellato, vaniglia e pepe lo rendono un po’ "piccante" al respiro. Termina con raffinate note balsamiche e tocchi fumé. L'assaggio delinea un vino ancora vivo e gradevole. Una sottile freschezza ed una piacevole sapidità anticipano la buona persistenza delle note fruttate e speziate. La chiusura del sorso è sempre raffinata, merito della solita nota amarognola, mai sgradevole, mai pesante. Da tenere in cantina.

Castelli di Jesi Verdicchio Classico Villa Bucci Riserva 2007 - Da un'annata mediocre e nonostante siano passati ben 10 anni, la tonalità è sempre stupenda: paglierino di ottima intensità, radioso, con lievi cenni verde/oro. Il profumo è intenso e complesso. In principio sono ananas, cedro e mango canditi, scorza d'arancia, miele e nocciola. Si susseguono intermittenti erbe aromatiche come salvia e foglia d'alloro; insorgono finemente il bosso e l'anice stellato. Delicate ed eleganti sono le note di vaniglia, pietra focaia e i lievi sussurri balsamici nel finale. Sorso vivo e ancora gradevolmente vigoroso grazie all'equilibrata e persistente vena acido/sapida che lo accompagna ad un aggraziato finale amarognolo e lievemente pepato. Se ne avete in cantina, bevetelo subito: meglio approfittarne.

Castelli di Jesi Verdicchio Classico Villa Bucci Riserva 1997 (Magnum) - Definita una tra le migliori annate, mostra un colore giallo paglia con decise sfumature dorate ancora gradevolmente vivido. Un profilo olfattivo inizialmente serrato ma che, alcuni attimi dopo, facendo roteare il bicchiere, si comincia a delineare in una continua ascesa di sfumature odorose. L'impatto iniziale lascia spazio ai canditi di ananas, cedro, frutta esotica, frutta secca e anice stellato. A seguire, una rilevante nota di pepe bianco e  zenzero che cede uno stuzzicante tocco pungente; chiusura tutta minerale di pietra focaia e sottile fumé. Il gusto è quello di un vino maturo attraversato da una delicata morbidezza che anticipa la marcata e lunga sensazione sapida, dal finale speziato e di mandorla amara. Un vino da accaniti degustatori di vini bianchi da lungo affinamento.

Le foto dell'evento all'album https://www.flickr.com/photos/aisverona/sets/72157678359995224

articoli correlati
Dal Monte Amiata al Monte Baldo
domenica 7 aprile
TRAMÌETÌ 2019 Dos dei Caporai - Bianco Verona IGT
LE TANTE “VITE” DI GIORGIO
venerdì 1 marzo
ANDER 2018 - Bardolino DOC, SOC. AGRICOLA FRUCTUS VINEA SAS DI GIORGIO PASQUA DI BISCEGLIE
Welcome to San Francisco
giovedì 1 febbraio
Frisco - La Villana
ACCENTO D’OLTRALPE
giovedì 4 gennaio
VALPOLICELLA CLASSICO SUPERIORE 2019 - Monte Castelon