Wine Experience
Dalla redazione
martedì 13 giugno 2017

SKOK e BASTIANICH

Due cifre stilistiche per i grandi vini friulani

Giulio Fanton


Metti due aziende vitivinicole non lontane l’una dall’altra. Una delle due ha radici profonde nelle colline del Collio: cinquant’anni di vita e due generazioni di “vigneron”. L’altra è stata fondata vent’anni fa da un uomo che veniva dall’America e ne conosceva bene i gusti in fatto di vino, un imprenditore della ristorazione che ha creduto nel terroir e nei vitigni dei Colli Orientali del Friuli, senza per questo dimenticare dove avrebbe voluto vendere il suo vino.

Sono gli ingredienti di un itinerario di degustazione che ha portato la Delegazione AIS di Verona a visitare la Tenuta Bastianich di Cividale del Friuli e l’Azienda Vinicola Skok di San Floriano del Collio.

Dalle vigne disseminate attorno alla cantina di Gagliano e da quelle di Buttrio, Bastianich produce due linee di vini: Orsone e Cru. La prima raccoglie i vini autoctoni elaborati in purezza: Friulano, Sauvignon, Ribolla Gialla, Pinot Grigio e Refosco. La seconda propone assemblaggi importanti e non comuni, mirati a coniugare il gusto americano con la ricerca delle potenzialità dei vitigni autoctoni. In tutto, qualcosa meno di 300.000 bottiglie.

La degustazione è stata un piccolo viaggio nel tempo per scoprire l’evoluzione dei vini proposti, così come piace proporli sul mercato all’Azienda.

Friulano Orsone 2014. L’olfatto è accarezzato da una intensa nota minerale e da vibranti sentori agrumati. L’assaggio è caldo, fresco e sapido con lieve ammandorlatura finale.

Vespa Bianco 2014. Assemblaggio di chardonnay, sauvignon e picolit, impreziosito da un parziale passaggio in legno. Vino di grande complessità che stimola l’olfatto per piani successivi in cui si apprezza la vaniglia, la frutta gialla matura, il burro d’arachidi, il pompelmo e le erbe aromatiche. L’assaggio è fresco, con un corpo importante e di grande persistenza.

L’annata 2007 dello stesso vino intensifica la balsamicità e le spezie dolci all’olfatto, mantenendo ancora caratteri agrumati che si riscontrano al palato nella freschezza non doma.

Plus 2013. È un prodotto raffinato che punta a confrontarsi con i grandi vini alsaziani, frutto di selezioni successivi degli acini maturi, a volte parzialmente colonizzati dalla Botrytis. 15% il titolo alcolometrico, 6-8 gr/l il residuo zuccherino. I profumi giocano sullo zafferano, il fiore di camomilla, il melone, il frutto tropicale, il pompelmo rosa. Caldo e morbido, sapido, di bell’equilibrio e lunga persistenza.

Vespa Rosso 2013. Uvaggio di merlot e cabernet, personalizzato di refosco e schioppettino. Olfatto intenso e complesso: piccoli frutti rossi, anche in confettura, foglie di tabacco, pepe nero, pelliccia e note balsamiche. Buon equilibrio tra freschezza e morbidezza, tannino setoso. Finale lungo e fruttato.

Calabrone 2012. Uvaggio di refosco, schioppettino, pignolo e merlot, con appassimento di parte del refosco e dello schioppettino. Diraspatura a mano e intensa estrazione dalle bucce. Profumi di marasca matura, cioccolato, chiodo di garofano, caffè. Sorso pieno, robusto, intenso e di grande morbidezza; tannino setoso e maturo.

L’annata 2008 accentua le morbidezze e la struttura rispetto al 2012, grazie anche ad un residuo zuccherino importante (28 gr/l).

 

Posta sul confine, ormai disarmato, fra Italia e Slovenia, l’Azienda Skok è immersa nel vigneto sul quale vigila l’occhio attento di Orietta, mentre Edi, il fratello, si occupa della cantina. Pinot grigio, Chardonnay, Sauvignon, Friulano e Merlot sono i vitigni lavorati. 45.000 le bottiglie prodotte ogni anno.

La degustazione si è concentrata sull’ultima produzione con vini che mettevano in evidenza fragranza e franchezza.

Chardonnay 2016. Titolo alcolometrico importante che “spinge” all’olfatto i decisi sentori minerali “terrosi” della marna e i profumi fragranti della frutta tropicale. Al palato è caldo, avvolgente, di freschezza vivace e di grande sapidità.

Pinot grigio 2016. Si presenta con elegante veste di buccia di cipolla. Profumato, con sentori di mela renetta, fiori di campo, frutta secca. Il sorso è caldo, morbido, abbastanza fresco, sapido, di corpo, equilibrato ed intenso.

Zabura 2016. Intenso e abbastanza complesso all’olfatto, con piacevoli sentori minerali e agrumati, eleganti note vegetali di alloro e rosmarino, e sbuffi floreali di gelsomino; sorso secco, caldo, morbido, fresco e con una ottima trama sapida; di grande persistenza gustativa.

Sauvignon 2016. Cenni di bosso, foglia di pomodoro e peperone sui quali si avvitano note fruttate di mela e pera, glicine bianco e biancospino. Secco, caldo, con un bell’intreccio di freschezza e sapidità che bilancia i caratteri morbidi dell’annata.

Album completo della serata

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