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Dalla redazione
lunedì 27 novembre 2017

Belluno si tinge di giallo con il "Collio Day"

Belluno "passa" per una sera in Friuli alla scoperta del Collio

Francesco Mancini


Il 23 novembre c'è stato il “Collio Day”, evento a livello nazionale che ha coinvolto contemporaneamente quindici città d'Italia. Tra le selezionate di quest'anno anche Belluno. Proprio il giorno dopo il passaggio definitivo di Sappada al Friuli, la delegazione bellunese ha ospitato, presso il ristorante “De Gusto”, una delle rassegne più importanti dei vini friulani. Abbiamo la prova che il vino (di qualità) unisce e abbatte campanilismi antichi e lascia la politica lontano dalle stanze del piacere conviviale che allieta i palati e accresce la conoscenza di zone enologiche eccezionali.

A fare gli onori di casa ci ha pensato la delegata Nicoletta Ranzato. Sua la presentazione ai circa cinquanta ospiti la zona del Collio: una mezza luna di piacevoli pendii tra le Alpi Giulie e il mar Adriatico, al confine con la Slovenia. Ma cosa rende questi vini unici? Sicuramente il “terroir”, denominato “Ponca”: un composto di marne arenarie stratificate, che dona ai vini la caratteristica impronta di mineralità e salinità, marchio inconfondibile dei prodotti del Collio. Anche il clima, mitigato dalle correnti calde provenienti dall'Adriatico, consente di mantenere gli aromi e i profumi dell'uva. Sette vini in degustazione per capire empiricamente i vini del Collio. Sette aziende e altrettanti modi di interpretare questa zona, con un unico filo conduttore: la qualità. Tutti i vini degustati, fosse una Ribolla gialla, un Sauvignon, un Pinot grigio o un Friulano, esprimono personalità e struttura. Possono essere bevuti in gioventù (sei calici sono del 2016), ma possono dare molta soddisfazione anche lasciati riposare qualche anno in cantina, come dimostra il Collio Bianco riserva 2014 di La Rajade. Tutti i calici riflettono perfettamente la luce tipica del color paglierino, in alcuni si riflette qualche verdolino di gioventù. Fa eccezione il Pinot Grigio Joy da un colore ramato che cattura. Dopo anni in cui il mercato e il marketing hanno sempre voluto il Pinot grigio vinificato in bianco, adesso si sta tornando (finalmente) alle origini.

HUMAR: RIBOLLA GIALLA DOC COLLIO 2016: un giallo paglierino quasi trasparente, con una bella luminosità. Una buona consistenza; girandolo nel calice denota struttura e alcolicità. Note olfattive molto gentili, floreali, di glicine. Il primo sorso esalta la freschezza e la sapidità. Le componenti morbide e dure sono in equilibrio.

CASTELLO DI SPRESSA: PINOT GRIGIO JOY DOC COLLIO 2016: versione ramata con un rosa tenue dato da quattro ore di contatto con le bucce. Profumi fruttati di mela e melograno e acqua di rosa. Dopo un po' che è nel calice arrivano note di caffè e nocciola. In bocca entra deciso, e la sensazione di sapidità è la prima ad arrivare. Ha personalità e un buon equilibrio.

SUBIDA DI MONTE: FRIULANO DOC COLLIO 2016: l'autoctono per eccellenza, ex Tocai, oggi chiamato Friulano. Il colore ha una bella tonalità e presenta riflessi verdolini. È consistente con sentori di mandorla amara, profumi legati al fruttato, biancospino e pompelmo. In bocca entra con una bella freschezza e con una nota minerale intensa. Percepiamo chiaramente l'alcolicità e la sapidità che riflettono grande struttura. Lunga persistenza in cui torna la mandorla.

TENUTA VILLANOVA: SAUVIGNON RONCO CUCCO DOC COLLIO 2016: un luminoso giallo verdolino. Gira lentamente nel bicchiere denotando consistenza. Al naso è floreale con note di sambuco. La morbidezza che esprime in bocca è quasi tangibile, intenso e persistente in bocca, equilibrato tra durezze e morbidezze.

MUZIC: MALVASIA DOC COLLIO 2016: colore vivace della gioventù, la consistenza un po' meno. Al naso sentiamo la mineralità di pietra focaia, il fruttato di albicocca, le sensazioni floreali di fiori bianchi con tonalità appena mielate. Al palato ci coinvolge la struttura e una vibrante consistenza. È un vino in divenire che potrà esprimersi anche nel tempo.

COACIANCIG: COLLIO BIANCO DOC 2016: colore giallo tendente al dorato, molto vivace. Si muove con fare consistente nel bicchiere. Al naso è un floreale di rosa, sensazioni fruttate di pesca matura e in confettura, pera sciroppata e un confetto di mandorla. Al primo ingresso è quasi morbido, la salivazione abbondante è frutto dell'eccezionale sapidità, rimane a lungo e torna la pesca.

LA RAJADE: COLLIO BIANCO CAPRIZI RISERVA DOC 2014: un colore giallo tendente al dorato. Ha una struttura arricchita dall'affinamento in legno. Al naso dimostra profumi evoluti di fiori gialli e fruttati, frutta sotto spirito e ricordi di miele, oltre alla mineralità di pietra focaia. Entra in bocca con grande personalità denotando equilibrio e confermando un corpo straordinario.

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