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Dalla redazione
martedì 1 maggio 2018

Quota 101

Visita alla cantina immersa tra i colli Euganei

Rosanna Frigo


Una splendida anteprima di estate ha accompagnato la delegazione di Vicenza durante la visita all'Azienda Agricola Quota 101, lo scorso 21 aprile.

Dalla sommità di 101 m slm, ove si erge la struttura dell'antica fattoria, la vista è mozzafiato!

Siamo nel cuore del Parco Regionale dei Colli Euganei, nell’area nord-est, nei dintorni di Torreglia, immersi nel verde.

La città di Padova è di fronte a noi all’orizzonte, alle nostre spalle il monte Ortone;  sulla destra nel fondo si erge Villa dei Vescovi, villa veneta del ‘500 ed importante monumento di classicità romana, che con i suoi giardini, logge ed interni affrescati, offre un interessantissimo spunto per una visita. 

 

A raccontarci la storia dell’azienda Quota 101 è Andrea Monico, referente Marketing e Accoglienza.

Osservando dal cortile la veduta, con disponibilità ed accuratezza, egli ci spiega che ci troviamo in una zona di antica matrice vulcanica, la quale ha originato i colli in seguito a diversi sollevamenti della crosta terrestre risalenti a circa 40 milioni di anni fa. Il substrato è dunque di origine vulcanica, ma il resto del suolo, precisa, può variare passando da argilla a roccia e marna euganea.

Restando nel tema della particolare tipologia di territorio è immancabile un cenno a tutta la zona termale di Abano e Montegrotto, che si trova a pochi km, conosciuta da sempre come luogo di salute e benessere.

L’esposizione dei vigneti è sud-est, ideale per prevenire l’umidità essendo in regime di produzione biologica.

È un corpo unico di 7,5 ettari allevato a bacca bianca, gran parte moscato giallo per il terreno argilloso che dà buoni risultati in termini di freschezza e sapidità, e manzoni bianco, in quanto la parte aromatica del riesling qui esce bene.

Nel comune di Baone, a circa 20 km, si trovano altri 9 ettari di vigneto nel quale sono coltivati gli internazionali a bacca rossa.

L’azienda è stata rilevata nel 2010 dalla attuale proprietà - la famiglia Gardina - che ha da subito dato il via alla sistemazione del vigneto, attivandosi per ottenere la certificazione “Biodiversity Friend”, fino a giungere alla conclusione del percorso di conversione biologica.

In un'azienda “Biodiversity Friend”, ci spiega Andrea, la biodiversità, che è la ricchezza delle specie animali e vegetali presenti in un ecosistema, è tutelata per aiutare l’ambiente a raggiungere al meglio il suo equilibrio. Significa dare un contributo concreto alla salvaguardia della fertilità dei suoli, gestire al meglio le risorse idriche, controllare i parassiti con metodi sostenibili. Più ricco e vario è l’organismo, più si mantiene in equilibrio autonomamente, senza intervento dell’uomo. 

I vigneti dunque non sono isolati, ma inseriti in un ecosistema costituito da cespugli, ulivi, fiori, animali, lepri: tutto questo va conservato e tutelato e segue una concezione culturale adottata dell’azienda tutta.

Il terreno tra un filare e l’altro è seminato alternativamente in novembre a sovescio, che sarà ora tagliuzzato e sotterrato; si lavora sulle sostanze azotate così da fertilizzare il suolo in modo naturale. La vendemmia è completamente manuale su cassette, utilizzando solo la propria uva.

La visita è proseguita passando per la cantina di vinificazione e la bottaia, in fase di prossimo ampliamento.

Tutti i vini sono di produzione biologica e certificati “Biodiversity Friend”.

Di seguito la degustazione insieme ad Andrea:

  • Manzoni Bianco 2016 – Colli Euganei Doc (manzoni bianco 100%): vino giallo paglierino con riflessi verdolini, che offre subito al naso l’aromaticità delle erbe aromatiche donate dal riesling. In bocca una bella freschezza e sapidità che ben sostiene una importante morbidezza. Acciaio e legno.
  • Ortone 2014 – Colli Euganei Rosso Doc (merlot 50%, cabernet sauvignon, cabernet franc, raboso): rosso rubino profondo, all’olfatto una bella ed intensa nota di frutta rossa, ciliegia matura in confettura, offre poi il balsamico del mirto, della macchia mediterranea. Bel calice che al tatto si dispiega in una nota di buona mineralità. 2 anni di barriques di rovere, e poi tonneaux.
  • Fior d’Arancio Secco 2016 – Colli Euganei Fior d’Arancio Docg (moscato giallo in purezza): giallo paglierino quasi dorato, consistente al movimento del calice; arrivano le note dell’aromatico, pesca, note agrumate e vegetali. In bocca la morbidezza si fa ben sentire, ma è sorretta dalle parti dure in un bell’equilibrio d’insieme. Elegante. Fermentazione parte in tonneau e parte in acciaio.
  • Fior d’Arancio Dolce – Colli Euganei Fior d’Arancio Docg (moscato giallo 100%): giallo paglierino con bollicine fini e persistenti. Il bouquet ci porta subito la pesca, la macchia mediterranea e l’erbaceo. Al tatto la dolcezza è ben accompagnata da note di agrumi e da una bella freschezza che invitano al sorso successivo.
  • Il Gelso di Lapo 2014 – Colli Euganei Fior d’Arancio Docg Passito (moscato giallo 100%): giallo ambrato brillante e appena il naso è al calice arrivano dritti l’uvetta sultanina, il miele, l’albicocca disidratata, fiori bianchi. Il sorso è dolce, morbido, la frutta disidratata e il miele si ripropongono, chiudendo in una piacevole lunghezza. Fermentazione in barriques e tonneaux.

 

Rivolgiamo un cordiale ringraziamento ad Andrea Monico, in rappresentanza dell’azienda, per l’accoglienza e la grande disponibilità.

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