Wine Experience
Dalla redazione
domenica 29 settembre 2024

Gini viticoltori

IL SOAVE A 360°

Claudio Serraiotto


La famiglia è originaria di Monteforte d'Alpone, da ricerche passate risultano presenti come viticoltori fin dal 1570 trovando atti di compravendita della vigne in zona Contrada Salvarenza. Stiamo quindi parlando di 14 generazioni di viticoltori, mentre la produzione di vino è recente, risale al secolo scorso, con commercio nelle osterie veronesi e vicentine. La famiglia Gini è tra i più antichi viticoltori nella zona del Soave Classico. Le conoscenze sono passate attraverso i secoli, di generazione in generazione, a Olinto, mastro vignaiolo, che ha trasmesso direttamente a Sandro e Claudio, le proprie abilità e la passione per questo mestiere che è diventato nel tempo tradizione familiare. Da sempre è posta la massima attenzione nella cura delle vigne e dei vini in maniera esclusivamente naturale.Tradizione e innovazione convivono e operano in armonia in tutte le fasi della produzione per ottenere prodotti sempre più raffinati. Rivoluzionaria, nel 1985, la prima vinificazione senza anidride solforosa aggiunta e massima attenzione alla criomacerazione e alla gestione e controllo delle temperature. Essa ha cambiato il corso dell'enologia, elevando la purezza espressiva dei vini che sanno così raccontare nel tempo, attraverso l'affinamento in bottiglia, le potenzialità del territorio lasciando parlare le uve. Abbiamo prima visitato la cantina, con le splendide e originali volte a botte in mattoni e succesivamente i vigneti. Ad oggi due sono le location per questi ultimi, un totale di circa 60 ettari: i vigneti di Monteforte, trentacinque ettari di vigneto, sostanzialmente Garganega, per i cru bianchi di vertice della casa, Froscà, Contrada Salvarenza e Col Foscarin mentre per i rossi di Valpolicella, a Campiano, sulla cresta del monte, dove sorgerà una nuova cantina. In zona Contrada Salvarenza circa un terzo dei vigneti sono centenari, a "piede franco", non innestati poiché sopravvissuti alla Fillossera, visto che l'insetto fitofago ha difficoltà ad insediarsi su terreno vulcanico, con pergoletta Veronese come principale forma di allevamento. In una splendida mattinata di sole, presso località Canole sul vertice della collina abbiamo potuto ammirare in tutta la sua bellezza il colle Froscà e Contrada Salvarenza, bellissime vigne, non intaccate nè da florescenza dorata, nè mal d'esca, per poi tornare e dedicarci alla degustazione dei prodotti bianchi proposti. Usano botti grandi e cercano di evitare la malolattica nei bianchi. Per le bottiglie usano tappo a sughero tranne dove un mercato chieda esplicitamente il tappo a vite.

Vini in degustazione:
1- Camillo Metodo Classico Millesimo 2013
2- Soave Classico 2023
3- La Frosca’ 2021
4- La Frosca’ 2011 (Magnum)
5- Salvarenza 2021
6- Salvarenza 2011 (Magnum)
7- Campo alle More 2020
8- Campo alle More 2010
9- Monte Serea Amarone della Valpolicella 2015
10- Col Foscarin Recioto di Soave Classico 2016

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