TRENTODOC, le riserve

Quale miglior gesto di convivialità per inaugurare il nuovo semestre di eventi a Venezia, se non con uno spumeggiante brindisi con un calice di Trentodoc? Magari riserva?

Cristian Maitan, miglior Sommelier d'Italia Premio Trentodoc in carica, ci racconterà il prestigio del lavoro del tempo nelle bottiglie del metodo classico italiano, che gode di una meritata fama e di un'entusiasmante storia. Bottiglie in cui la natura ha giocato un ruolo determinante: la montagna, il lago e le conseguenti escursioni termiche, generano composti olfattivi specifici, unici e caratteristici, tanto da attribuire al Trentodoc una vera e propria carta d'identità.

Trentodoc riserva rappresenta la massima espressione di questa denominazione, una delle prime riconosciute al mondo per il metodo classico. Questa tipologia rimane da disciplinare sui lieviti con almeno 36 mesi, ma oggi tutte le 67 case spumantistiche sono impegnate, anche grazie al clima trentino, ad allungare di molto questo tempo, a tutto vantaggio del prodotto finale. Calici a dir poco lucenti, con colori che parlano di saggia e paziente evoluzione, profumi inebrianti ed evoluti, un sapore deciso e al contenpo mai invadente, intenso ma nitido e gentile con una persistenza incredibile.

La degustazione dei vini si svolgerà rigorosamente alla cieca per coivolgere il pubblico in un percorso di riconoscimento sensoriale senza eguali. 

Si prega di portare la valigetta con i calici personali sa degustazione; noleggio in sala € 10.

Al termine della degustazione verrà allestito un buffet con alcuni prodotti gastronomici, per creare un momento conviviale e di confronto.