Sabato 25 ottobre 2025 15:00
Alla scoperta delle rive del CVPS
Un territorio che parla nel calice
Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG non è solo uno spumante: è espressione autentica di un paesaggio unico nato dall’incontro tra fatica e rispetto del territorio e di una storia millenaria di fatica e passione. La masterclass da l’opportunità di approfondire l’importante concetto di Rive, la massima espressione territoriale della Denominazione. Le Rive sono pendii scoscesi, piccoli appezzamenti eroici dove la viticoltura è ancora oggi condotta esclusivamente a mano. Ogni Riva è un mosaico irripetibile di suolo, esposizione e microclima, elementi che conferiscono al vino caratteristiche distintive e irripetibili.
L’identità delle Rive
Il termine "Riva" nasce dal dialetto locale e indica proprio quei vigneti in forte pendenza, difficili da coltivare ma capaci di donare uve di straordinaria qualità. Oggi le Rive sono 43, ciascuna identificata da un toponimo specifico che ne celebra l’unicità. La produzione è limitata, la raccolta è rigorosamente manuale e ogni bottiglia riporta il millesimo e la menzione della Riva di provenienza. È qui che il Conegliano Valdobbiadene raggiunge le sue massime vette qualitative, raccontando nel calice la storia di un angolo di mondo dove natura e lavoro umano si intrecciano indissolubilmente.
Il ruolo del terreno
Un aspetto di particolare interesse che emergerà durante la masterclass è la correlazione tra la tipologia di terreno e la percezione del grado zuccherino. Le diverse composizioni geologiche delle Rive – dalla presenza di marne a suoli più sabbiosi o argillosi – influiscono sulla freschezza, sulla struttura e sulla dolcezza percepita del Prosecco Superiore.
Un'occasione per ribadire quanto il Conegliano Valdobbiadene sia un vino di territorio e non semplicemente un vino di tecnica.
La masterclass sarà a cura di Diego Tomasi, direttore del Consorzio CVPS e prevede la degustazione di 8 rive e 2 cartizze.