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Dalla redazione
giovedì 30 luglio 2015

Non ci credo se non bevo: Corte Sermana

A pochi passi dal Lago di Garda il rio Sermana segna il confine tra Veneto e Lombardia. Qui i fratelli Bottacini conducono la loro azienda agricola.

Franca Bertani


A pochi passi dal lago di Garda, il rio Sermana segna il confine tra Veneto e Lombardia e conferisce il nome alla località nella quale i due fratelli Filippo e Nicolò Bottacini conducono l’azienda vitivinicola “Corte Sermana”. Il terreno, di origine glaciale, è costituito da strati di sedimenti fini di limo e argilla, ricco di sali minerali, offre le condizioni ideali per la coltivazione del Trebbiano di Lugana, chiamata localmente Turbiana. La vicinanza del Lago di Garda dona un microclima particolare che conferisce carattere ai vini prodotti. 

Filippo ci accoglie e ci racconta la storia di Corte Sermana. Il nonno agricoltore si trasferì in questo fazzoletto di terra negli anni Trenta e qui iniziò a coltivare i vigneti. Successivamente suo padre, negli anni Sessanta, concentrò la sua attenzione sull'allevamento animale, soprattutto della faraona, allevata a terra tra vecchi filari. Nel 2001 Filippo e Nicolò iniziarono l’avventura che li ha condotti fino allo sviluppo odierno, concentrandosi sulla coltura della vigna, introducendo nuovi impianti e utilizzando pratiche agronomiche moderne. Filippo ci porta nella visita al vigneto in assoluto più vicino alla riva del Lago di Garda, raccontandoci che la potatura invernale e la selezione delle gemme in primavera vengono eseguite a mano, secondo nuove tecniche di potatura acquisite in Francia. In cantina poi, abbiamo potuto valutare l’evoluzione del vino Lugana nelle tipiche sfaccettature che il tempo gli dona. La produzione ha come obiettivo il rispetto della purezza del Lugana, vino dalle grandi potenzialità, che contiene in sé il carattere della terra in cui è coltivato, fatto di salinità e grande struttura.

A seguito della visita in cantina è iniziato il momento della degustazione di quattro annate: 2014, 2013, 2011 e 2009. Sebbene l’invecchiamento delle singole bottiglie abbia conferito al vino specifiche peculiarità è stato possibile riconoscere in ogni bicchiere il marchio del Lugana di Corte Sermana, costituito da una marcata freschezza e sapidità.

Lugana Doc Cromalgo 2014 - all'olfatto spicca un sentore di agrumi, in bocca sapidità e freschezza decisa. Finale ammandorlato e balsamico. 

Lugana Doc Cromalgo 2013 - al naso emana sentori di miele e fiori di camomilla. Vino elegante e delicato.

Lugana Doc Cromalgo 2011 - ottenuto con macerazione a freddo, al naso è sulfureo con una sorprendente dolcezza di mandorla, crema e brezza marina; è possibile constatare una nota affumicata. L’evoluzione è il frutto esotico che dona persistenza e pulizia.

La degustazione si chiude con il Lugana Doc Cromalgo 2009 - la partenza è sicuramente fumè al naso, leggermente marsalato; in bocca nota salmastra e caramella d’orzo.

Si tratta quindi, di cantina dalle grandi potenzialità ed in continua evoluzione, insomma… Corte Sermana, good job!

Tutte le foto dell'evento sono visibili sull'album flickr: ALBUM

 

 

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