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Alto Adige in Rosso

Un viaggio tra stili, vitigni e paesaggi

Chi pensava all’Alto Adige come esclusiva terra di bianchi eleganti dovrà ricredersi; se è infatti risaputa l’alternanza che nelle epoche storiche ha visto primeggiare tanto la bacca bianca quanto la rossa non è ancora del tutto riconosciuta la potenzialità di quest’ultima. Di fatto le specie autoctone, schiava e lagrein, troppo spesso adombrate dalla pur meritata notorietà del pinot nero, ad oggi difficilmente emergono nel panorama nazionale. La serata ha puntato quindi a riabilitare la nobiltà della bacca rossa e a sancire l’autorevolezza di quelle varietà emblematiche della viticoltura Altoatesina. Tale biettivo può ben dirsi raggiunto per merito di un relatore d’eccezione. Andrè Senoner, sommelier insignito di numerosi riconoscimenti tra cui, non a caso, master del pinot nero 2021, con istrionica oratoria ha fatto riscoprire un Sudtirol minore, ma di ugual classe, presentando, con l’occasione, un’anteprima delle nuove 86 Unità Geografiche Aggiuntive, vere e proprie menzioni delle zone maggiormente vocate alla coltivazione di un particolare vitigno, che verranno adottate a partire dalla vendemmia 2024.


1) Alto Adige Doc Gschleier Alte Reben 2022 – Cantina Girlan

Da schiava in purezza allevata a 500 metri di altitudine si presenta alla vista con un colore rubino tipicamente scarico e con una brillantezza che già prelude ad un’esperienza sensoriale di valore; Intenso all'olfatto regala sensazioni di frutta a bacca rossa tra cui spiccano la ciliegia e il ribes e poi a seguire eleganti note floreali di rosa e violetta. Ad esaltarne la complessità si susseguono ricordi di erbette aromatiche e percezioni speziate di cannella e chiodi di garofano. La freschezza imperante domina la comunque presente sensazione pseudo calorica e genera una grande finezza grazie anche ad un tannino diffuso e sottile. Il vino esprime tutta propira eleganza e la grande personalità in ogni fase delle degustazione.

2) Alto Adige Lago di Caldaro DOC Classico Superiore Quintessenz 2023 – Cantina Kaltern

100% schiava. Di colore rosso carminio esprime i sentori tipici del vitigno con note di violetta di montagna e piccoli frutti rossi a cui si aggiunge una piacevole percezione di mirtillo croccante e sensazioni di erbette aromatiche che virano anche verso sensazioni tipicamente più balsamiche. Al palato perviene frutta nera e succosa e la freschezza si equilibra con la morbidezza che il passaggio in legno, anche di piccole dimensioni, regala con il risultato di un aggraziata piacevolezza.

  
3) Alto Adige DOC S. Maddalena Classico 2023 – Cantina Pfannenstielhof
Una diversa interpretazione della schiava punta a trarre profitto dalle potenzialità dei terreni composti da porfido quarzifero e dolomie rinunciando all’affinamento in legno; Il timbro rubino è qui acceso e vivace complice una pur minima percentuale di lagrein. Emerge sempre la frutta rossa stavolta in connubio con sensazioni erbacee. Caldo e avvolgente al palato risulta piacevolmente morbido con un tannino che sfruttando l’apporto del vitigno gregario fa sentire la propria valenza. Un vino strutturato che delinea un preciso e alternativo profilo stilistico.

 

4) Alto Adige DOC Pinot Nero Riserva Matan 2022 – Cantina Pfitscher
Di un elegante rosso carminio ben valorizza le tipiche note varietali dei frutti rossi e in particolare del ribes che, assieme ad un mite ricordo di scorza d’arancia, effluvi floreali di garofano completato da un delicato profilo speziato di cannella e vaniglia, delinea un ammaliante complessità. Elegante ed energico in bocca, dimostra spiccata freschezza grazie anche all’inclusione dei raspi in vinificazione i quali contribuiscono a consolidare un tannino presente e dinamico. Fine e sincero nel rappresentare questo esigente quanto generoso vitigno, sarà in grado di sorprendere anche negli anni a venire. 

 

5) Alto Adige DOC Pinot Nero Riserva Lehmont 2021 – Cantina San Paolo
Rosso carminio tipicamente scarico, inizialmente timido al naso ben si esprime in retrolfattivo con sensazioni di frutta ora più matura e ad una insolita ma apprezzata nota fumè. Dal tannino delicato si dimostra persistente e al contempo gastronomicamente poliedrico.

 

6) Alto Adige DOC Lagrein Gries Kristan 2023 – Egger Ramer Tenuta
Di un colore impenetrabile fa soltanto intravedere le sfumature violacee rendendo tributo all’antico nome del vitigno (blauer lagrain); immobile sul calice ne colora persino le pareti. Già alla prima olfazione dichiara la sua tipicità attraverso sensazioni di frutta a bacca nera con una netta percezione di mirtillo in connubio con note speziate. Strutturato, fresco-sapido e avvolto in un intenso tannino sfida nell’abbinamento selvaggina e formaggi stagionati.

 

7) Alto Adige DOC Lagrein Riserva Gries Prestige 2021 -cantina Bozen 
Da un vitigno a 250 mt di altitudine racchiuso da tipici muretti lapidei che rimandano ai clos francesi questo lagrein, altrettanto intenso nel colore, ben rispetta la varietà anche all’olfatto con prevalenza di frutta a bacca nera che ora evolve a composta di mora; ben presenti la componente empireumatica e suggestioni di fiori appassiti completate da note di pepe e cardamomo che nell’insieme conferiscono piacevole complessità. Elaborato nella morbidezza dalla sosta in barriques di primo, secondo e terzo passaggio si mantiene altresì asciutto e, complice un sottilissimo tannino, stuzzica e accarezza il palato.

 

8) Alto Adige DOC Cabernet Merlot Riserva Linticlarus Cuvée 2021 – Tiefenbrunner Schlosskellerei Turmhof
Questo blend di vitigni internazionali in cui non manca una pur minuta percentuale di cabernet franc, affina in vasche di cemento con vetroresina; il fine ventaglio olfattivo spazia dalla frutta matura alla nota di caffè con un elegante speziatura dolce testimoniata da nette percezioni di cioccolato; presenti anche suggerimenti balsamici e sotto spirito nonché le immancabili citazioni varietali a conferire piacevolezza e complessità. Robusto al palato, dal tannino elegante e aristocratico rappresenta un’interessante interpretazione del cosiddetto taglio Bordolese che promette, in evoluzione, ulteriori soddisfazioni.

Pubblicato: 16 aprile 2025
Autore: Luca Ballarini
Provincia: Verona
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