Wine Experience
Dalla redazione
domenica 30 novembre 2014

Denominación Origen CAVA

L’anima e i territori del metodo classico spagnolo

Corinna Gianesini


Nella suggestiva cornice del Salone delle Arti, presso il Park Hotel Villa Quaranta, AIS Verona ha presentato una degustazione di Cava, spumante metodo classico spagnolo. La serata è stata condotta dal sommelier Carlos Juste Rossini, con l’intervento di Francisco González, funzionario del Consorzio di Tutela del Vino Cava, che raccoglie 247 produttori operanti su territori diversi, accomunati però dalla mitezza del clima, dal terreno calcareo, e dall'allevamento con il tipico sistema del “vaso”. Dieci i vini in degustazione, ottenuti con i 3 vitigni tradizionali: Parellada, fruttato ed avvolgente, Xarel-lo, fresco e potente, Macabeo, minerale ed elegante, talvolta affiancati dallo Chardonnay. I vitigni vengono vinificati separatamente a temperatura controllata, solo successivamente vanno a formare la base che poi seguirà il processo tipico di produzione del metodo Classico. La grande maggioranza dei Cava sono millesimati. In etichetta l'annata dei vini è sempre preceduta dalla lettera "c", che indica il termine "crianza", ovvero l'annata in cui il vino ha cominciato il suo affinamento all’interno delle “cavas”, le cantine da cui il vino prende il nome. 
La degustazione è iniziata con due Brut Nature, di cui un Gran Reserva (40 mesi sur lie), capaci di esprimere bene la mineralità del territorio, seguiti da quattro brut Crianza 2012. I degustatori hanno poi goduto di un piacevole intermezzo con il celebre “Jamon ibérico de bellota Pata Negra” del produttore Emiliano Garcia. Questo prosciutto, conosciuto in tutto il mondo, si ottiene da una particolare specie di suini dalle zampe scure, che sono allevati allo stato brado e si nutrono solo di ghiande. Ne risulta una carne soda e saporita che viene poi stagionata per circa quattro anni in alta quota. Il prosciutto, tagliato al coltello da un tagliatore professionista, aveva un sapore intenso e persistente ed una consistenza morbida e untuosa che trovavano nel Cava un perfetto compagno. La seconda parte della degustazione proponeva vini che hanno goduto di un maggior affinamento in bottiglia, più complessi, con sentori più evoluti, ma che ancora esprimono con decisione il carattere dei vitigni ed il forte legame con quella terra capace di catturare i primi raggi del sole dentro una bottiglia di Cava.

 

1) Castellroig 2009 - Cava Gran Reserva - brut nature. Al primo impatto è molto minerale al naso, sembra quasi vulcanico, con note fruttate calde e sentori di fieno, maturati nel corso dei suoi 40 mesi di crianza. In bocca freschezza potente e gusto fine, nonostante la mineralità sia preponderante, anche per effetto del dosaggio zero.

2) 1+1=3 2009 - Cava Cignus - brut nature. È un vino biologico, e forse per questo emerge un nota minerale leggermente saponata, unita a dei sentori fruttati più rotondi. Anche in bocca la nota fruttata tampona e riequilibria intorno a sé le altre componenti, piacevole la morbidezza ed il retrogusto di crosta di pane.

3) Castellblanc 2012 - Cava Castellblanc - brut. Perlage fine e molto persistente che porta al naso una nota effervescente unita a profumi soavi di fiori e frutta e sentori minerali.  In bocca è un po' magro, ma di bella e facile beva.

4) Mont Marçal 2012- Cava Reserva - brut. Una nota dolce di frutta, poi il minerale tipico e l’erbaceo da erbe secche ed aromatiche, leggero lievito. Tanto fruttato anche in bocca con tendenza alla frutta secca (mandorla). Esprime bene la sensazione di sole e calore del terrorir da cui proviene. Piacevole, lungo ed elegante.

5) Codorniu 2012 - Cava Anna de Cirdoniu Blanc de Blancs - brut. Il naso palesa il 70% di chardonnay contenuto nell'uvaggio, però è elegante e piacevole anche in bocca, con una nota di lievito piacevole e persistente e una discreta mineralità.

6) Freixenet 2012 - Cava Cordon Negro Gran Seleccion - brut. Molto fine al naso, sapidità più contenuta, sentori di erbe secche con nota speziata, anche in bocca molto elegante con le diverse componenti equilibrate tra di loro. Realizzato interamente con vitigni autoctoni, dove la freschezza dello Xarel-lo è mitigata dalla rotondità del Macabeo.

7) Mont Marçal 2011 - Mont Marçal Extremarium - brut. Bella nota minerale, frutta gialla matura, spezie dolci. In bocca è austero, la freschezza è ponderata da sentori di frutta secca (nocciola), in una bella chiusura asciutta e quasi tannica.

8) Segura Viudas 2011 - Cava Gran Cuvee Reserva - brut. Ottenuto con l'85% di uve locali Macabeo e Parellada. Molto profumato, rotondo, frutta secca (nocciola e mandorla), una nota verde selvatica, la freschezza mascherata dalla mineralità. Opulento, lungo e pieno.

9) 1+1=3 2010 - Cava Cignus - brut. Biologico, fine ed elegante. Una lieve nota smaltata che si fonde bene con la mineralità. Il sentore di lievito appare in seconda battuta, insieme a note balsamiche e di mentuccia. In bocca entra pulito, ma delude un po' per la poca persistenza.

10) Juvé y Camps 2009 - Gran Juvé & Camps - brut. Cremoso, fine ed elegante. Note fruttate e floreali un po’ evolute, che compensano in modo intrigante la mineralità e la freschezza tipiche dei vitigni impiegati, che sono la struttura portante di questo vino. Particolare e ben costruito, da bere ora perché non migliorerà, seduce e regala soddisfazioni.

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