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Dalla redazione
giovedì 1 dicembre 2016

Padova e Treviso festeggiano 60 nuovi sommelier

A Villa Quaranta, ospiti della famiglia Tommasi, per la consegna dei diplomi

Giovanni Zampieri


L'11 novembre scorso si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati del 3^ Corso Sommelier del primo semestre 2016. Le delegazioni di Padova e di Treviso si sono ritrovate a Pedemonte in Valpolicella all'Azienda Viticola Tommasi, che gentilmente ha ospitato l'evento.

Guidati dal Delegato Alberto Romanato e dal Direttore del Corso Rossano Moretto, i 60 neosommelier della delegazione padovana hanno intrapreso il viaggio di andata carichi di tensione per questo importante appuntamento, che ha visto consacrare un lungo e impegnativo percorso formativo.

La premiazione è stata preceduta dalla visita alla cantina Tommasi, una delle più antiche ed importanti realtà produttive della Valpolicella.

Sì sono così potuti ammirare, in un crescendo di sensazioni, il vigneto storico della famiglia Tommasi, il fruttaio delle uve per la produzione dell'Amarone e del Recioto, rimanendo gli ospiti fascinosamente avvolti dagli aromi sprigionati dall'appassimento delle uve di corvina, corvinone e rondinella, pregustando con l'olfatto l'imminente assaggio dei prodotti aziendali.

L'appuntamento finale si è svolto nelle storiche cantine di conservazione e maturazione dei vini più pregiati, ove, tra le tonneau e le botti di rovere, si erge con tutta la sua imponenza la "Magnifica", un'enorme botte di oltre 33.000 litri che, nel suo grembo, custodisce amorevolmente per lunghi anni il prezioso Amarone. Un breve tragitto ha poi consentito di giungere a Villa Quaranta, storica dimora patrizia, che la famiglia Tommasi ha trasformato in luogo di relax e piacere.

Nei nobili saloni della Villa le delegazioni, capeggiate dai rispettivi delegati provinciali, Alberto Romanato per Padova e Wladimiro Gobbo per Treviso, sono state ricevute da Giancarlo Tommasi che, nel rivolgere un saluto di benvenuto, ha sottolineato la fondamentale importanza per il mondo del vino della figura del Sommelier, quale ambasciatore, in Italia e nel mondo, di una profonda e solida cultura enoica, di cui l'AIS da cinquanta anni si rende principale interprete e artefice.

Finalmente, quasi a esorcizzare la tensione ormai accumulata, si è così giunti al fatidico momento della consegna dei diplomi ai corsisti. Tra applausi, strette di mano e foto di rito, ha avuto quindi luogo la tanto agognata consacrazione individuale dei corsisti, con la consegna dei diplomi e del tastevin, quale simbolica sublimazione della loro avvenuta trasformazione, per cui, da ora in poi, potranno fregiarsi del titolo di Sommelier ed avviarsi ad intraprendere e superare altre nuove frontiere nei numerosi percorsi del mondo del vino, con la consapevolezza di aver acquisito una solida e profonda preparazione che li renderà più sicuri e determinati nel raggiungere ulteriori obiettivi.

E, come in tutte le grandi occasioni, la festa non poteva che concludersi con una cena, ove il cibo ed i splendidi vini della famiglia Tommasi hanno fatto da coronamento alla gioia collettiva, una gioia che è esplosa innalzando i lucenti tastevin ricolmi del prezioso nettare, per poi, durante la serata, trasformarsi anche in momenti di autentica ilarità, facendo emergere lo spirito cameratesco, il piacere della compagnia e dell'avventura che ha sempre connotato questo magnifico gruppo che, al ritorno, si è congedato con calorosi abbracci da Alberto, Rossano, Manuela, Silvana, quasi a non voler interrompere la magia di questa indimenticabile giornata.

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