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Dalla redazione
martedì 5 giugno 2018

Dalla Campania verso il futuro con Lucia Pintore

Antonella Pianca


Lucia Pintore ci ha regalato una serata da conservare con piacere nel nostro cassetto dei ricordi. Una donna “vulcanica”, sagace, dirompente, sincera e appassionata con una grande esperienza di vita e di lavoro.

Sommelier professionista, sarda di nascita e campana di adozione, ha vinto nel 1987 il concorso per il Miglior Sommelier d’Italia, prima donna ad aver ottenuto questo ambito titolo. Conduce, in provincia di Avellino, con il marito Angelo Antonio Valentino, l’azienda di famiglia “Alabastra”. Un lungo percorso nel mondo del vino lega i due coniugi nella vita e nel lavoro. La filosofia aziendale è riassunta nelle parole di Lucia: un’Azienda nel presente proiettata nel futuro. I suoi vini, come spiega, sono “il frutto della maturazione e la maturazione del frutto”, con la consapevolezza che ogni singolo vitigno ha la sua specificità.

Lucia Pintore ci narra la Campania con dovizia di particolari. Territorio straordinario per la varietà di suoli e di ambienti pedoclimatici, con un patrimonio ampelografico unico, dalle zone costiere ampie e variegate, alle splendide isole con millenaria tradizione viticola, alle zone interne dal clima temperato e dalle importanti escursioni termiche in grado di dare vini da lungo invecchiamento.

La travolgente narrazione ci accompagna nelle varie denominazioni. Lucia per ogni zona analizza le potenzialità del vitigno in relazione alle specifiche caratteristiche territoriali, soffermandosi sulle zone particolarmente vocate, con grande attenzione riguardo i moderni sistemi di allevamento. Forme tradizionali di allevamento, ancora diffuse in alcune zone, come lo Starseto Avellinese, l’Alberata Aversana, la Raggiera Beneventana, erano pensate per un’economia contadina, non sempre con un indice di alta qualità.

Ci parla poi di vitigni importanti, noti e apprezzati, come l’aglianico, il greco, la falanghina e il fiano, e di altre varietà minori, con produzioni limitate e localizzate, come il pallagrello, la ginestra e l‘asprinio di Aversa. A questo proposito Lucia afferma: “I grandi vini sono quelli che trascinano i piccoli” .

La diffusione della coltivazione della vite accompagna da sempre la storia dell’uomo. Lucia prosegue ricordando la spettacolarità della Campania, dalle grandi opere d’arte alla ricchezza dei prodotti gastronomici, dallo spirito degli abitanti, ai paesaggi mozzafiato, senza tralasciare il sole, la luce e la positività, la filosofia del vivere sapendo godere e apprezzare la vita in tutti i suoi aspetti e sfaccettature.

Un invito, quindi, a ripensare ai nostri viaggi enoici con l’anima curiosa e non frettolosa, simile a quella dei viaggiatori di un tempo, andando alla scoperta del territorio senza preconcetti né aspettative, sapendo anche godere della teatralità, dell’ospitalità e della saggezza della gente campana, perché la vita è anche piacere e questo il vino ce lo insegna.

n. 1 CAMPANIA GRECO IGP 2016 – vitigno greco 100% - 13% vol.

Alabastra – Cantina Pintore e Valentino – Cesinali (AV)

Bellissimo colore giallo paglierino con vividi riflessi dorati. Sensazioni di frutta a polpa gialla, pesca, albicocca, pompelmo, seguite da note di speziatura dolce ed espressioni minerali. Vino secco con una importante morbidezza contrapposta a garbata acidità e sapidità pronunciata.

 

n. 2 CAMPANIA FIANO IGP 2016 – vitigno fiano 100% - 13% vol.

Alabastra, Cantina Pintore e Valentino – Cesinali (AV)

Colore giallo paglierino molto luminoso. Importante complessità di sentori derivante da una maturazione ottimale dell’uva. Sentori di pesca, tiglio, camomilla, finocchietto selvatico; a tratti appare la nota dolce del miele. Vino di corpo, intenso e persistente con una acidità ben presente che smorza la nota alcolica.

 

n. 3 “Santari” FIANO DI AVELLINO DOCG 2011 – vitigno fiano di Avellino 100% - 14% vol.

Filadoro Azienda Agricola – Contrada Cerreto - Lapio (AV)

Colore giallo dorato intenso, brillante. Evidenti note minerali di idrocarburi, intriganti sentori esotici, nocciole tostate, albicocche disidratate. Secco, caldo e morbido con adeguata freschezza. Frutto di una annata particolarmente calda con assenza di pioggia. Affinato in bottiglia per almeno 12 mesi, non refrigerato e non filtrato.

 

n. 4 CAMPANIA FALANGHINA IGP 2016 – vitigno falanghina 100% - 13% vol.

Alabastra – Cantina Pintore e Valentino – Cesinali (AV)

Colore giallo oro molto luminoso. Intenso e complesso, con spiccate note di frutta esotica matura, frutta candita, fiore di magnolia e ginestra, lievi sentori speziati e minerali. Gusto pieno morbidamente setoso che contrasta espressioni fresche ed imponente sapidità. Vino elegante e poderoso che ricorda una soleggiata giornata d’estate.

 

n. 5 “Kissòs” SANNIO FALANGHINA DOCG 2012 – vitigno falanghina 100% - 14% vol.

Azienda Agricola Cantine Tora – Torrecuso (BN)

Colore giallo dorato pieno. Intrigante con autorevoli espressioni olfattive di frutta a polpa gialla ben matura, fiori mediterranei, miele d’acacia. Sapore pieno, fresco e sapido. Un vino che dimostra le capacità e le potenzialità di questo vitigno. Ottenuto nelle migliori annate con raccolta manuale.

 

n. 6 CAMPANIA AGLIANICO IGP 2016 – vitigno aglianico 100% - 13% vol.

Alabastra, Cantina Pintore e Valentino – Cesinali (AV)

Rosso rubino carico, molto vivace. Fruttato con spiccati sentori di ribes rosso, mora, lampone, richiami alla viola, lievi sentori speziati. Vino secco, sorso compatto e slanciato, gentile, tannino non aggressivo.

 

n. 7 TAURASI DOCG “a divenire” 2016 – vitigno aglianico 100%

Alabastra, Cantina Pintore e Valentino – Cesinali (AV)

Campione appena tolto dalla botte dopo un anno di affinamento. Sentori olfattivi di frutta rossa, delicata speziatura. Il tannino dimostra già doti di finezza ed eleganza. Un vino che sarà capace di manifestare le sue doti con il tempo. Del resto, come dice Lucia, “un grande vino onora la botte”.

 

n. 8 TAURASI DOCG 2011 – vitigno aglianico 100% - 14% vol.

Azienda Agricola Macchialupa s.r.l. – S. Pietro Irpino – Chianche (Avellino)

Splendido rosso rubino “vitale” con accenno granato. Fine ed elegante, con grande complessità caratterizzata da confettura di ciliegie, prugna e more, seguita da note speziate di pepe nero, china, incenso, tabacco, cuoio, caffè torrefatto, in armonia con delicate e fresche note mentolate. Avvolgente, ricco, con tannino evoluto ed integrato. Evidenzia un grande corpo, intenso e persistente.

 

Il racconto di questa magnifica serata in compagnia di Lucia Pintore non può che concludersi con una delle sue pillole di saggezza: “ognuno beve il vino che si merita” 

E noi siamo felici di averla accompagnata in questo percorso sensoriale.

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Il gusto è conforme alla rozzezza dell’intelletto: ognuno beve il vino che merita. In
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