Wine Experience
Dalla redazione
mercoledì 10 dicembre 2014

Durellosofia

Dama del Rovere

Aurora Favuzza


Da ben quattro generazioni la famiglia Prà dell’azienda Dama del Rovere sa quello che vuole ottenere dai suoi vigneti sui Colli Lessini. 
Produttrice delle Doc Lessini Durello e Soave, l’azienda ha aperto le porte ai soci della delegazione di Verona sabato 8 novembre per una visita didattica del ciclo “Non ci credo se non bevo” sulle colline di Brenton di Roncà, a 450 metri di altitudine. Una visita tecnica alternativa, grazie alla presenza di Massimo Prà, che ha dedicato ai suoi ospiti una mattinata per svelare loro le molteplici sfaccettature dell’uva durella. 
Il training è iniziato con il Durello versato nei calici direttamente dalle vasche in acciaio, una base destinata alla versione Charmat e una al metodo Classico. 
Il primo calice ha ospitato un 100% di Durella senza aggiunta di solfiti per il mantenimento (previsto nei giorni successivi all’assaggio), con una sola filtrazione, giunto alla fine della prima fermentazione. Un vino torbido agli occhi e con sentori erbacei abbastanza maturi, leggermente floreale con note di nocciola all’olfatto. Al gusto l’impatto è netto come il taglio di una lama, l’acidità è altissima e prevale la sapidità anche sul finale. 
L’impatto al naso del secondo calice con il vino in vasca destinato al metodo classico risulta più neutro e ha la necessità di aprirsi un po’. Le sensazioni olfattive sono maggiori rispetto al primo a livello quantitativo, ma l’intensità è inferiore. Al naso il tutto risulta in equilibrio grazie ad un ritorno di frutta. Al gusto l’acidità è più arrotondata, ma la nota di sapidità permane più a lungo rispetto alla versione destinata allo charmat. Questo prodotto, più fine, è pronto per diventare la base di uno spumante molto elegante, seppur al momento non bilanciato. Anche in questo caso emergono sensazioni citrine di limone e pompelmo.
Per capire l’evoluzione del prodotto, nella versione metodo Classico, Massimo Prà ha proposto ai presenti un 24 mesi sui lieviti non dosato, sboccato à la volée davanti ai loro occhi, privo del liqueur de tirage. 
Continua la linearità dei profumi con note marcate erbacee e al palato il vino si presenta fresco e sapido.
Quest’ultimo viene affiancato infine alla medesima versione a 8 mesi dalla sboccatura nel dosaggio Extra Brut millesimato: un palato molto elegante, dove sapidità e acidità si presentano perfettamente dosate e controbilanciate.
Un’avventura, un’esperienza unica ed affascinante, quella offerta da Dama del Rovere, capace di allargare gli orizzonti sul Lessini Durello.

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