Assaggiato per voi
Dalla redazione
lunedì 27 luglio 2015

Verticale a Casa Cecchin: le annate come i figli

2008-1988. La redazione di Verona è stata ospite di Casa Cecchin per una verticale di 8 spumanti Durello metodo Classico

Matteo Bruno Guidorizzi


In una calda serata di inizio luglio Casa Cecchin ha ospitato la redazione di Verona per una verticale di Durello Metodo Classico che ha ripercorso un ventennio di storia, dal 2008 fino al 1988, con annate ormai introvabili. La degustazione si è trasformata in una piacevole discussione seguendo le tracce di tre apporti: il Vitigno,  il Territorio e l'Annata. 

Vitigno - L'uva durella, presente in percentuale fissa del 90% in tutti gli spumanti degustati, marca tutte le annate con le proprie caratteristiche varietali, ossia una cospicua acidità, a volte aggressiva, con una nota verde selvatica che negli anni evolve in erbette aromatiche, fieno e tisane. Un fruttato poco presente nei primi anni, poi sempre più avvertibile con note dolci al naso di agrumi canditi e frutta tropicale che in bocca si esprimono in frutta secca, mandorla e nocciola.

Territorio - È la collina dei Lessini Vicentini, in località Agugliana, comune di Montebello Vicentino. Un mosaico di rocce rosse tufacee, calcari e scheletro basaltico, risultato di milioni di anni di sconvolgimenti di vulcani prima attivi, poi sommersi dal mare, poi riemersi ed erosi dai millenni. Terreni magri che conferiscono ai vini note minerali intense, a volte sentori di zolfanello o polvere da sparo, quasi sempre di cipria, che con il temo evolvono in impressioni di incenso e aromi orientali. In ogni caso si tratta di una componente minerale che dà struttura ed attenua in bocca la prepotente freschezza del vitigno.

Annata - In una grande azienda viene spesso addomesticata, appiattita, per avere un prodotto abbastanza stabile negli anni e riconoscibile dal consumatore. Per una piccola azienda come Casa Cecchin (25.000 bottiglie l'anno) e per uno spumante di nicchia come il Durello Riserva che esce sul mercato dopo 5-6 anni, l'ingegner Renato e la figlia Roberta hanno scelto di non coprire mai le caratteristiche dell'annata. Gli spumanti saranno diversi proprio per le caratteristiche di quel preciso anno, con il giusto margine di indeterminatezza, con la possibilità di qualche delusione ma anche di qualche magia, tutte cose che i consumatori esperti ricercano come garanzia di autenticità e genuinità. Ѐ come prendere I figli come vengono, tutti un po' diversi, ma tutti egualmente amati.

I concetti appena espressi si possono ben esemplificare in due tra i vini degustati. Il vino più elegante e completo è stato il Riserva 2006 sboccatura 2010, perchè tutte le componenti nel profumo e nel corpo erano presenti in egual misura: i sentori dolci al naso, le erbette aromatiche, le spezie, la cipria, la freschezza e i sentori minerali, la frutta secca, la chiusura leggermente tannica. Da un'annata climatica e vegetativa quasi perfetta le uve hanno saputo dare un vino di grande equilibrio fin da subito.

Ma il capolavoro, la magia, è la Riserva 2002, sboccatura 2009. Annata fresca, difficile maturazione, base spumante acidula sopra tutto il resto, da subito un vino sgraziato e spigoloso. Ora, dopo 13 anni, si è amalgamato. C'è tutto il corredo aromatico presente nel 2006, con in più note di fiori bianchi e gialli secchi, agrumi canditi, pera, erbe aromatiche, nota balsamica, una freschezza che ora gioca alla pari con la sapidità ed un corpo ampio, lunghissimo e fine, straordinariamente piacevole. 

Roberta Cecchin ci dice che questa è la maledizione e la fortuna del Durello: le grandi acidità e mineralità rendono i vini improponibili per diversi anni. Anche 7-8 per qualche annata, ma con il tempo sanno regalare grandi soddisfazioni diventando buonissimi, a volte magici.

I vini degustati:

Durello Metodo Classico Riserva 2009 - un salmastro ancora prepotente, starà in castigo un altro anno. 

Durello Metodo Classico Riserva 2008 - ora in commercio, didattico ed esemplare, sta diventando elegante 

Durello Metodo Classico Riserva 2006 - sboccatura 2010. Splendido.

Durello Metodo Classico Riserva 2004 - sboccatura 2008. Camomilla, miele e nocciole, molto profumato. 

Durello Metodo Classico Riserva 2002 - sboccatura 2009. Davvero magico.

Durello Metodo Classico Riserva 2000 - sboccatura 2006. Agrumi e miele, sta perdendo persistenza. 

Durello Metodo Classico Riserva 1998 - sboccatura 2004. Caffè, zolfanelli, incenso, note minerali prevalenti. 

Durello Metodo Classico Riserva 1988 - sboccatura 2009. Grintosa prova di resistenza.  

articoli correlati
Dal Monte Amiata al Monte Baldo
domenica 7 aprile
TRAMÌETÌ 2019 Dos dei Caporai - Bianco Verona IGT
LE TANTE “VITE” DI GIORGIO
venerdì 1 marzo
ANDER 2018 - Bardolino DOC, SOC. AGRICOLA FRUCTUS VINEA SAS DI GIORGIO PASQUA DI BISCEGLIE
Welcome to San Francisco
giovedì 1 febbraio
Frisco - La Villana
ACCENTO D’OLTRALPE
giovedì 4 gennaio
VALPOLICELLA CLASSICO SUPERIORE 2019 - Monte Castelon