Alberto Cinetto
Venerdì 18 marzo, un altro grande evento della delegazione di Padova alla scoperta del forte legame tra vini e formaggi. Ospitati a Monselice dal Blue Dream Hotel e guidati dal relatore AIS Bruno Piccioni per una serata resa possibile anche dalla collaborazione con "il tagliere" di Padova, azienda specializzata nell'importazione di prodotti enogastronomici di alta gamma.
Ma veniamo agli abbinamenti:
Prima coppia: Valancay e Sancerre 2012. Formaggio caprino la cui particolarità è la salatura, effettuata con sale e cenere vegetale di carbone. Grande delicatezza ma decisa aromaticità, al palato quasi una muosse e con tipico finale leggermente acidulo. Caratteristiche che ben si sposano con il Sauvignon Blanc della Valle della Loira.
Come secondo abbinamento è stato proposto il Reblochon de Savoie. Formaggio a crosta lavata di spiccata grassezza, aromaticità tipica dei formaggi ottenuti da latte bovino. In accostamento, un Gewurztraminer alsaziano, annata 2013, con importante residuo zuccherino, le cui acidità e sapidità ripuliscono la bocca preparandola per il terzo assaggio.
Protagonisti del terzo abbinamento sono lo svizzero Gruyere, gustoso e pastoso, accostato all’Alto Adige Merlot del 2012, le cui uve sono coltivate nella zona Benntal e che beneficiano quindi di un terreno drenante, argilloso e con strati di ghiaia calcarea. Morbidezza e complessità dei profumi del vino, oltre ad un tannino smorzato, hanno contribuito a bilanciare la lunghezza di questo formaggio.
Proposta del quarto abbinamento sono stati il Bitto 24 mesi accompagnato dallo Sfurzat della Valtellina 2011, vino robusto e morbido. Coppia formaggio – vino che, oltre ad essere un abbinamento regionale, potrà dare grandi soddisfazioni anche in futuro date le potenzialità di entrambi i componenti. Abbinamento questo, che introduce alla forza dei formaggi e alla potenza dei vini ancora più incisive nelle ultime proposte di abbinamento.
Parmigiano reggiano 30 mesi e Amarone della Valpolicella 2012. La tecnica di vinificazione di queste uve, oltre ai 30 mesi di affinamento in botti grandi e barrique di rovere francese seguito da un periodo in bottiglia di 12 mesi, il grado alcolico e ancor più il territorio di origine, gli garantiscono una forte identità che tiene perfettamente testa ad uno dei formaggi italiani più noti e premiati.
La conclusione della serata spetta alla coppia Stilton Blue e Porto Vintage 2012. Nonostante la cremosità di questo formaggio inglese, prodotto in solo 6 caseifici delle contee di Leicester, Nottingham e Derby, la caratteristica principale è l’incisività, sostenuta da forti sapidità e aromaticità che portano anche alla lunghezza di palato di questo incredibile formaggio. In abbinamento un porto vintage ottenuto in un’annata particolarmente secca che ha dato origine ad acini piccoli e concentrati. Vino elegante i cui componenti sono ben bilanciati ed integrati nella struttura, data anche dalla presenza di un elevato grado alcolico. Caratteristiche che gli garantiscono di poter fronteggiare un formaggio così intenso.
Proprio un'esperienza interessante ed emozionante: da ripetere periodicamente andando a scoprire sempre nuovi formaggi d'eccellenza del panorama europeo che riserva sorprese veramente inaspettate.
Un particolare grazie a chi a reso possibile questa serata: il direttivo di Padova che ha voluto curare "in prima persona" anche il servizio degli ospiti. Ed un ringraziamento a Michela De Muri e Anna Bettella che hanno raccolto le note di degustazione e le hanno messe a disposizione di chi leggerà questo articolo.
