Assaggiato per voi
Dalla redazione
lunedì 10 ottobre 2016

Vini alpini dal fascino mediterraneo

Serata di approfondimento del territorio altoatesino

Vanessa Olivo


Giovedì 6 ottobre la delegazione AIS di Venezia ha ospitato al Novotel di Mestre Il Consorzio Vini Alto Adige e il suo brand ambassador Pierluigi Gorgoni, enologo, docente ALMA,  firma di alcune tra le più autorevoli guide del settore.
Una serata dedicata alla scoperta alla scoperta del territorio altoatesino attraverso la degustazione di otto etichette di altrettante cantine locali.

Abbiamo “viaggiato” tra le sette aree vitivinicole dalla Val Venosta, alla Valle d’Isarco, proseguendo per Merano e la Valle dell’Adige, senza dimenticare Bolzano, l’Oltradige e per finire la Bassa Atesina, le une distinte dalle altre ma tutte vocate alla produzione di vini di elevato livello qualitativo. E’ una terra dove si assiste all’incrocio fecondo tra la generosità e il calore mediterraneo con un’impronta alpina più ferma, a tratti severa ma solo apparentemente distaccata.

Quando il vino viene versato nei calici Pierluigi Gorgoni mostra tutta la sua esperienza e la sua maestria, catturando i presenti con una degustazione a 360 gradi che racconta sensazioni ed emozioni in un perfetto connubio tra semplicità e ricercatezza.

In degustazione:

  • Valle Isarco Sylvaner Aristos – Cantina Valle Isarco 2014 – 14%. Il vino si presenta nel bicchiere di un colore giallo paglierino con riflessi verdolini e buona rifrazione della luce. Esprime sentori fruttati di mela verde, pompelmo, pera kaiser, intrecciati ad una delicatezza floreale che ricorda l’acacia e accompagnati ad una lieve tensione minerale. Al palato si avverte un equilibrato contrasto tra morbidezza, sostenuta da una buona alcolicità e freschezza. Un vino che riesce, nella delicatezza, ad avere buono slancio e persistenza.
  • Valle Isarco Riesling Praepositus – Abbazia di Novacella 2013 – 13,1%. Il vino si muove nel calice mostrando un bel giallo paglierino con luminosi riflessi dorati. Si percepiscono sentori di frutta esotica, come papaya e ananas matura, accompagnati da una nota agrumata di chinotto e bergamotto. All’assaggio si avverte inizialmente la susina gialla, poi la profondità del lime, una nota di pesca per poi regalare un ricordo di sambuco nel finale di bocca. La tensione acido-sapida domina sulle sensazioni morbide.
  • Val Venosta Riesling – Az. Agricola Falkenstein 2013 – 13%. Questo campione esprime immediatamente un sentore di pietra focaia, quasi di roccia. Al palato si avverte una nota fruttata di nespola che poi converge in una sensazione agrumata più profonda e persistente del riesling precedente.
  • Kerner Palladium – K. Martin & Sohn 2015 – 13%. Al naso regala le note della pesca, della pera e della rosa. E’ meno verticale del riesling, ma si avverte una nota balsamica di mentuccia e malva che sostengono il suo allargarsi. All’assaggio manifesta grande profondità, sostenuta dalla sensazione di calore dell’alcol e da buone sapidità e freschezza.
  • Gewürztraminer Vigneti – Tenuta Peter Sölva 2014 – 12%. Prevalgono i caratteri floreali della rosa rosa e gli stessi sbocciano nuovamente nel finale di bocca. E’ un vino a tendenza calda e morbida, ha un estratto secco più importante dei precedenti ma non risulta pesante, anzi è reattivo, propulsivo.
  • Gewürztraminer Kastelaz – Elena Walch 2014 – 14%. Si avverte una nota amarognola che ricorda la confettura di arancia, accompagnata dal profumo del lilium e dello zafferano, ma anche da una mostarda di melone, dove le note acidule e piccanti si intrecciano. Al palato è caldo, la burrosità del vino gioca in contrasto con l’acidità per lasciare il posto nel finale di bocca ad una piacevole nota amarognola.
  • Gewürztraminer Nussbaumer – Cantina Tramin 2014 – 14,1%. Dal calice risalgono delle evidenti note di idrocarburi, che lasciano poi il posto ai sentori fruttati di litchi, uva spina e ananas. In questo Gewürztraminer si ritrovano la verticalità e la complessità di quelli alsaziani. Al palato le sensazioni di sapidità, alcolicità e freschezza si intrecciano in un equilibrio denso e fine.
  • Moscato rosa – Castel Sallegg 2012 – 13,5%. E per finire ecco una rarità, il Moscato Rosa. Regala profumi di intriganti frutti rossi, fragola e lampone in primis, di rosa rossa, peonia e hibiscus, il tutto accompagnato da un accento balsamico. Al palato si ritrova la confettura di fragola, con variegature di cannella, chiodo di garofano e pepe rosa.

 

[foto di Bruno Bellato]

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