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Dalla redazione
venerdì 18 novembre 2016

Il seme del buonumore in cucina

Serata dedicata all’uso della canapa in tavola e ai suoi abbinamenti con il vino

Vanessa Olivo


Che quella di giovedì 10 novembre fosse una degustazione inusuale si prospettava fin dall’inizio. Ma la conferma è arrivata quando, appena iniziata la serata, è stata servita una delicata tisana a base di fiori di canapa essiccati accompagnata da biscotti di farina di grano antico e canapa. E così ha avuto inizio il nostro viaggio nel mondo della canapa insieme ad un relatore d’eccezione, Alessandro Mondello, docente AIS nonché uno dei soci fondatori dell’Associazione Romagna Canapa, che ha saputo trasmettere tutto il suo entusiasmo e la sua passione a tutti i partecipanti. Va precisato che in Italia la coltivazione della canapa non è del tutto illegale, in quanto è permessa la coltivazione di canapa sativa purché avvenga con semi certificati, ovvero dove le quantità del principio attivo THC, sostanza con effetto psicotropo, siano inferiori allo 0,2%. Le proprietà della canapa sono plurime e vanno dal suo utilizzo in ambito tessile, alla produzione di carta, corde, funi ma soprattutto in campo alimentare e terapeutico, settori in cui negli ultimi anni si sta vivendo una riscoperta. I suoi semi danno un notevole apporto di proteine, vitamine e minerali come potassio, magnesio e calcio, oltre agli omega 3 e 6 e sono ricchi di amminoacidi essenziali, elementi indispensabili per il nostro organismo. Dalla canapa si possono ricavare farina, olio, semi interi e decorticati, birra, tutto ciò che può servire per sbizzarrirsi nella creazione di piatti salutari ed innovativi. Una pianta generosa quindi, che, seppur a lungo demonizzata, dimostra di avere immense potenzialità per la nostra salute e benessere.

Veniamo ora agli abbinamenti dei piatti a base di canapa, realizzati con la collaborazione della cucina del Novotel di Mestre impeccabile nelle preparazioni e nel servizio, con i vini scelti.

Ricotta fresca vaccina con semi decorticati e olio di canapa – Verdiso Colli Trevigiani IGT Bepin De Eto. Il punto forte di questo vino è rappresentato dalla semplicità, un carattere olfattivo che vira sulle note fruttate della pera e della mela e una inconfondibile freschezza al palato che ben si incontrano con una ricotta delicatissima alla quale i semi decorticati e l’olio di canapa danno un tocco di aromaticità in più.

Pasta di farina ricavata da diverse varietà di grani antichi e semi di canapa con semi decorticati di canapa e curcuma – Lugana I Frati DOC 2015 Ca’ dei Frati. La nota vegetale del piatto, il sentore amarognolo dato dall’olio e dai semi di canapa ben si sposano con la morbidezza e la sapidità di questo Lugana che gioca tra un frutto maturo con spunti esotici, una mandorla dolce e piacevoli note agrumate. Grande piacevolezza anche in questo abbinamento.

Pecorino in concia con infiorescenza di canapa e erborinato lievemente affumicato con crema di canapa e miele – Tai Rosso Vigneto Riveselle DOC 2015 Piovene Porto Godi – Valpolicella Classico Superiore Ripasso DOC 2009 Conati. Il primo vino, il Tai rosso, si concentra su di un aspetto floreale vivace, sui frutti di bosco come la mora, il mirtillo e il lampone, sulla freschezza e la mineralità del sorso. Non ha l’intensità e persistenza per contrapporsi ai formaggi. Il secondo vino, il Valpolicella ripasso, presenta una buona morbidezza, il richiamo ad un frutto polposo, ciliegia, marasca, la complessità conferita da un affinamento di 24 mesi in barili sono tutte caratteristiche che gli permettono di accompagnarsi bene al pecorino, mentre l’erborinato prevale nettamente al confronto.

Albana di Romagna Passito DOCG Scaccomatto 2012 Fattoria Zerbina. La serata si conclude sulle note di questo grande vino dove il contributo della muffa nobile di fa sentire. Di un prezioso colore ambrato, conquista l’olfatto con suadenti note di zafferano, miele, albicocca disidratata, fico secco, dattero e uva sultanina. Al palato la dolcezza non stanca, sorretta da una buona freschezza e da una persistenza che sembra infinita. Facciamo un ultimo abbinamento, quello con il formaggio erborinato e la scelta si rivela vincente: la persistenza e la struttura dei due prodotti si legano tra loro in quello che rappresenta il tanto ricercato abbinamento perfetto.

 

[foto di Bruno Bellato]

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