Cecilia Stagno
Dicembre, mese di condivisione, di famiglia che sia di sangue o acquisita e dove il tempo sembra rallentare per lasciar spazio alla magia dello stare insieme. Anche la famiglia AIS Padova ha voluto fermarsi un momento per celebrare tutto questo, scegliendo di farlo alzando i calici attorno a una tavola.
Venerdì 19 dicembre, nell’Hotel Terme Olympia, abbiamo condiviso una cena fatta di ricordi di un anno passato degustando insieme un calice alla volta.
D'altronde come ha detto a inizio serata Marco Aldegheri, vicepresidente nazionale Ais e consigliere regionale: “il vino è la più grande scusa di questo mondo per stare insieme”, noi tutti non potevamo che essere d'accordo.
Siamo stati accolti dalla voce della soprano Takako Okazaki che, accompagnata al pianoforte dal M° Marco Zorzi, ci ha deliziato durante l'aperitivo servito nella hall dell’hotel. L’aperitivo era composto da diverse postazioni a base di sfiziosità gastronomiche e calici di Champagne Bruno Roulot La Chapelle-Monthodon Brut Tradition. Champagne della Valle della Marna ottenuto da 100% pinot meunier che grazie alla permanenza di tre anni sui lieviti è perfetto per accompagnare l’inizio della serata.
Prima di accomodarsi per la cena, si è tenuta una presentazione dei vini protagonisti della serata, ciascuno raccontato direttamente dal proprio produttore. Lo Champagne Bruno Roulot è stato descritto da Benoît Roulot, citando territorio e stile produttivo. Dalla cantina Vignalta, Massimo Marinello ci ha accompagnato alla scoperta del Gemola Chardonnay 2023; mentre Sergio Fortin, proprietario della cantina Il Mottolo, ha raccontato il suo Baciorosso, vino ricco di personalità. Ultima, ma non per importanza, Linda Zanovello della cantina Ca’ Lustra ha presentato il suo profumato Fior d’Arancio DOCG Passito. Un accenno al panettone con lievito madre, servito come dessert, è stato fatto dal titolare della pasticceria “L’Arte della Pasticceria” .
Sedici tavole imbandite a festa erano pronte ad accogliere gli ospiti. Appena seduti, in una conchiglia di madreperla ci è stato presentato l’antipasto a base di trota salmonata marinata. In abbinamento un opulento calice di Gemola Chardonnay 2023, cantina Vignalta di Arquà Petrarca. Questo vino è prodotto in un terreno vulcanico da uve 100% chardonnay, fermenta e permane sui lieviti per 12 mesi in tonneaux di rovere francese. Rabboccato il calice di Chardonnay, sono stati serviti dei tortelli alla zucca con burro e salvia.
Per proseguire un calice di Carlotto, merlot in purezza, della cantina La Montecchia Conte Emo Capodilista. Dopo un affinamento di 12 mesi in botti di rovere il tannino viene smorzato, i profumi sono intensi di frutti rossi con note terziarie di spezie, liquirizia e legno. Il Carlotto affianca un risotto al radicchio tardivo mantecato al Castelmagno.
Per secondo uno stracotto accostato da Baciorosso 2022 della cantina Il Mottolo di Baone. Vino taglio bordolese, composto da merlot e cabernet sauvignon, che affina per 18 mesi in barrique. Vino corposo, con profumi di sottobosco, ginepro e un sentore di grafite, con un’ottima persistenza.
Per dolce conclusione, panettone artigianale con cioccolato fondente e albicocche candite, servito con il Fior d’Arancio DOCG passito prodotto dalla cantina Ca’ Lustra di Cinto Euganeo, un 100% moscato giallo, vinificato dopo 2/3 mesi di appassimento, con caratteristici profumi di frutta candita e confettura.
Finita la cena, l’immancabile lotteria di Natale che ha regalato ai più fortunati delle bottiglie di vino da degustare a casa. Le emozionanti note della soprano Takako Okazaki hanno accompagnato la conclusione dell’evento. L’ultimo brano è stato scelto in modo perfetto per una cena firmata AIS: “Libiamo ne’ lieti calici” dall’opera “La Traviata” di Giuseppe Verdi, aria che omaggia il vino, la convivialità e lo spirito della serata.
Tutti gli ospiti sono tornati a casa portando con sé anche un piccolo pensiero: un vasetto di miele Millefiori dell’Azienda Agricola Il Circo di Renzo Riatti, simbolo dolce e prezioso di una serata speciale.