Carlos Juste Rossini
Ubicata a 200 Km a Nord di Madrid, la Ribera del Duero si trova nel centro storico della Spagna castigliana, oggi regione di Castilla y León.
La Denominazione di Origine Ribera del Duero è un’ampia zona di produzione lunga circa 115 km che comprende i municipi di 4 province: Burgos, Valladolid, Segovia e Soria, territori ubicati in entrambi i lati del fiume Duero, il terzo più lungo della Penisola Iberica, che in Portogallo prende il nome di Douro.
La zona di produzione comprende 89 municipi; il nucleo dell’attuale D.O. è la città di Aranda de Duero nella provincia de Burgos.
I vini rossi castigliani della Ribera Duero sono considerati tra i migliori vini della Spagna e contendono alla Rioja il primato nella produzione di vini rossi di qualità.
La sede amministrativa del Consorzio, “Consejo Regulador”, si trova nella località di Roa de Duero della suddetta provincia de Burgos.
Nell’anno 1982 viene riconosciuta la D.O. Ribera de Duero con 9 cantine registrate. Attualmente, i vigneti della DO Ribera del Duero, occupano 21.731 ettari con una produzione di 59,6 milioni di litri proveniente da 271 cantine e 8.413 viticoltori (dati 2015).
La resa massima dell’uva, imposta dal disciplinare, non deve superare i 70 q per ha, (resa media su base storica di 41 q per ha).
Tra i fattori fondamentali che intervengono nella produzione di qualità dei vini Ribera de Duero troviamo i terreni, i quali hanno un elevato contenuto calcareo, eccellenti per la coltivazione della vigna, e l’altitudine.
In queste terre, infatti, i vigneti si sviluppano tra i 750 e i 1000 mslmcon escursioni termiche che oscillano tra i 35°-38°C di giorno e i 12°-15°C di notte, contribuendo ad una maturazione lenta delle uve e assicurando buoni livelli di acidità e aromaticità.
Altro fattore fondamentale è la presenza di un clima marcatamente continentale con inverni lunghi e rigidi (fino a -18°C) ed estati molti calde e ventose.
Le piogge sono scarse durante il periodo estivo; si concentrano per lo più durante il periodo autunnale - primaverile con dati che si aggirano intorno ai 450-600 mm su base annua e con 75-90 giorni di pioggia all’anno.
La vendemmia viene effettuata tra la fine di settembre e i primi di ottobre, rigorosamente a mano.
La varietà regina della zona è la Tinta fina o Tinto del país, varietà autoctona del Tempranillo, che si sviluppa con una percentuale di circa 85%.
Altre varietà ammesse sono la Garnacha tinta nonché le varietà foranee di Cabernet Sauvignon, Merlot e Malbec. I limiti consentiti dai disciplinari prevedono un minimo di 95% di Tinta fina.
A bacca bianca l’unica autorizzata è la varietà Albillo. Va sottolineato che in questi territori si ottengono tra le uve di maggior qualità di tutta Spagna.
La forma di allevamento più diffusa in vigna è la spalliera, eccetto la modalità del vaso per le vigne vecchie ovvero, le piante sono costituite da un tronco sulla cui sommità si innescano gli elementi vegetativi senza che ci sia alcun picchettamento per guidare la vegetazione.
Inoltre, i disciplinari, impongono che le zone di crianza (maturazione del vino) devono coincidere con quelle di produzione evitando in questo modo l’arrivo delle uve di altre provenienza. L’invecchiamento in legno deve svolgersi in barrique di 225 litri.
Le tipologie ammesse secondo le modalità di affinamento sono:
Tinto joven o Roble, permanenza fino a 6 mesi in barrique più 6 mesi in bottiglia massimo
Crianza, affinamento minimo per 24 mesi con 12 mesi minimo in legno più 12 mesi in bottiglia
Reserva, 36 mesi per la tipologia riserva, con un minimo di affinamento di 12 mesi in barrique
Gran Reserva, affinamento per 60 mesi di cui 24 mesi minimo in legno
Tipici della Ribera del Duero sono anche i rosati, claretes, freschi e facili da bere. Il loro colore è molto attraente ed hanno una gradazione alcolica moderata tra gli 11° e 12°.
