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Dalla redazione
domenica 8 marzo 2015

AAA - vitigni francesi cercasi

Viaggio in Francia, tra vitigni dimenticati e zone meno note

Francesco Mancini


Il gusto della scoperta in scena a Vodo di Cadore. L’appuntamento enogastronomico AAA Vitigni francesi cercasi, organizzato dalla delegazione bellunese, ha mantenuto le attese portando sotto i riflettori vitigni e zone francesi dimenticate e dando l’opportunità ai partecipanti di portarsi a casa un pezzo di Francia che difficilmente si trova sui libri classici di enologia. A condurre gli ospiti l’esperienza e la semplicità dello scrittore e giornalista Marco Pozzali, da sempre appassionato di vini francesi e scopritore di vitigni, zone e cantine meno blasonate. Si possono bere grandi vini fuori dal circuito commerciale imposto? Si, come ha dimostrato Pozzali tirando fuori dal cilindro quattro vini, sconosciuti alla platea, ma dai profumi, gusti e lavorazioni sicuramente sopra le aspettative e con un rapporto qualità prezzo difficilmente avvicinabile. Ciliegina sulla torta della serata l’abbinamento di ogni vino a un piatto proposto ad hoc dal ristorante stellato “Al Capriolo”.

VINI DEGUSTATI

Blanquette de Limoux Le Moulin Brut s.a, Domaine J. Laurens:

Mauzac 90%, Chenin 5%, Chardonnay 5%

Aromi di mela verde, di fiori di acacia e di albicocche. Fresco e delicato, questa cuvée è perfetta all’aperitivo accompagnando infinite varietà di crostini. Le vendemmie sono manuali e l’elaborazione avviene con il metodo classico con almeno 15 mesi di permanenza sui lieviti.

Cour-Cheverny sec 2010, Domaine de Montcy:

Romarantin 100%

Su suoli di argilla e silicio si coltiva questa rarissima varietà antica. DI colore giallo dorato, al naso rivela intriganti profumi vegetali che ci portano a varietà aromatiche di grande ricchezza come il timo, il rabarbaro, il mirto. La frutta è gialla a polpa matura e lascia un palato molto fresco e profondo, con quella bella chiusa di nocciola. Grande potenziale di invecchiamento.

Poulsard Arbois Vielilles Vignes 2011, Rolet père et fils:

Poulsard 100%

Incredibilmente fresco: la frutta rossa è fragrante, croccante, sembra di afferrarla e di morsicarla. Il tessuto del vino è potente e gentile insieme, armonico, pieno, con un lungo ritorno minerale. La profondità ci stupisce, tenue e decisa, contrasti che si appianano nella semplicità della degustazione.

Jurancon Moelleux Costat Darrèr 2012, Camin Larredya:

Gros Manseng 67%, Petit Manseng 33%

Giallo dorato, dal naso pieno e fruttato e toni confit, perfettamente in equilibrio tra dolcezza e acidità, ricco ma non opulento o barocco. Da consumare in aperitivo, con il dolce, oppure con foie gras.

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