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Dalla redazione
martedì 28 aprile 2015

L’uomo senza etichetta

Alla Società Letteraria di Verona il 15 aprile abbiamo partecipato alla presentazione del romanzo di Monica Sommacampagna

Maria Grazia Melegari


Protagonista di quest’ “opera prima” della giornalista veronese del settore enogastronomico Monica Sommacampagna è Giacomo Botter, dotato di una rara capacità di cogliere i profumi e di associarli a persone, luoghi e stati d’animo. Sullo sfondo la Valpolicella, nella quale il protagonista nasce nel 1960, descritta com’era prima del successo mondiale dell’Amarone. Tra le vigne e le cantine, Giacomo muove i primi passi nella conoscenza del vino e nell’arte del degustare, grazie allo zio Edoardo che produce proprio un ottimo Recioto Amarone. Se l’eccezionale dote di riconoscere gli odori nel romanzo “ Il profumo” di Patrick Suskind faceva da sfondo a un noir d’ambientazione storica, qui diviene la cifra di una storia d’amore e di passione - a lieto fine - con la bella Augusta Rivalta. Giacomo Botter è un uomo alla ricerca di se stesso: il bicchiere di vino diventa per lui una sorta di timone con cui spingersi alla conoscenza del mondo. Come un moderno Ulisse lascia Montelmo, in Valpolicella, e si avventura nell’altrove. Approderà in Sardegna, dove il critico enologico Carlo Mattirana lo accoglierà, facendogli scoprire nuove prospettive.

 

Le pagine descrivono la progressiva presa di coscienza dei suoi limiti e dei suoi veri desideri, ma sarà l’amore ritrovato per Augusta a dare alla vita di Giacomo un senso compiuto.

“Attraverso gli odori aveva imparato a comprendere se stesso e il mondo. Che lo volesse o no gli odori rappresentavano per lui una trama sottile che univa tutto… Ogni evento era collegato attraverso una catena invisibile di fragranze a un destino che lo univa a quello dei suoi simili”.

Questo romanzo piacerà di sicuro ai Sommelier. Giacomo sembra quasi predestinato a diventarlo, e lo diventerà, dopo aver mosso i primi passi a sedici anni come aiutante del famoso degustatore Bruno Liguori. Ma l’etichetta del sommelier un po’ ingessato nel suo ruolo di tecnico della degustazione, finirà per togliersela – una delle tante - per diventare altro: un uomo senza etichetta, ma con qualcosa in più.

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