News / Wine Experience

Australia: un “nuovo mondo”?

Viaggio agli antipodi del pianeta, nel continente dalle mille identità (e tradizioni)

Gruppo redazione Ais Treviso

 

Il cuore della questione è un punto di domanda e sì, ha a che fare con il vino: davvero è un “Nuovo Mondo”? L’Australia è un continente, non solo un Paese. Immenso, enorme, anche nella sua storia, che ha radici ben più antiche dei suoi “colonizzatori”.

 

Gli indigeni avevano una parola: “pangkarra”. È qualcosa di simile al terroir, ma è anche molto più: significa quel legame indissolubile tra terra e cosmo. Gli aborigeni avevano coltivazioni radicate nei secoli e innovative, poi spazzate via da quella che è stata la colonizzazione del “Vecchio Mondo”, degli europei. Esserne consapevoli aiuta a capire, o per lo meno a intuire, la varietà della realtà enologica australiana, che non conosce la fillossera e annovera nei suoi vigneti viti centenarie. La vastità è l’altra variabile: un continente grande 26 volte l’Italia.

 

Le viti tappezzano il paesaggio australiano, soprattutto la fascia meridionale del Paese, quella più “fresca”, quella più verso il Polo Sud, visto che siamo “down under”. E lì c’è un tripudio di vini da scoprire.

A fare un giro in questo continente sterminato, all’altro capo del mondo, ci ha pensato Maurizio Dante Filippi, nella serata che AIS Treviso ha proposto il 14 maggio.

 

Potenzialmente avrebbe potuto essere un giro in moto, proprio come quelli che Filippi, miglior sommelier d’Italia 2016, più volte ha compiuto tra gli Aussie. Eppure, bisogna macinarne di chilometri per conoscere tutte le zone e le regioni australiane. Tasmania, Victoria, New South Wales, South Australia, Western Australia, ad esempio, e poi le moltissime sotto-regioni come Yarra Valley, Hunter Valley, Adelaide Hills, Margaret River, McLaren Valley, Coonawarra … è stato, invece, un viaggio specialissimo, in otto referenze, nessuna presente nella rete commerciale italiana, quello che abbiamo potuto gustare nei calici. Un tuffo in quel non così “Nuovo Mondo” che al “Vecchio Mondo”, forse, non sente di aver poi tanto da invidiare.

 

In degustazione:

1)   Vintage Cuvée M.C.   -   2017 Jansz   -   Tasmania

Oro lucido, giovane, con una punta di verde. Al naso spicca la dolcezza, un’evoluzione dovuta all’età: frutto maturo, buccia di limone poi candita, nocciola fresca, pasticceria da forno secca. In bocca entra con grande delicatezza, carbonica soffusa, poi si allarga a centro bocca. Frutta gialla (pesca, mango) e un’acidità saporosa che rimane nel finale.

2)   Spring Riesling - 2021 Mac Forbes -  Yarra Valley Victoria

Vino giovanissimo. Spiccano l’acidità, la tensione gustativa, la luminosità. Scorrevole ma compatto. Naso floreale e vegetale, primaverile, con una parte citrica. Scaldandosi, porta sentori di erbe aromatiche. Al palato è un passo di danza: si allarga delicatamente. Arriva un’acidità su note leggermente amaricanti, con una punta salata che richiama il sale di battigia. In bocca c’è pulizia. Vino inimmaginabile come espressione del “Nuovo Mondo”, ricorda l’Assia renana.

3)   HVD Single Vineyard Semillon - 2017 Tyrrell’s Wines - Hunter Valley NSW

Vino solo da mosto fiore. Freddo nel colore, non fitto. Paglierino con accenni di verdolino. Naso timido: fieno di maggio, prato di montagna, sottobosco resinoso e poi prugna e susina bianca, sapidità da salgemma. Al palato entra sottile e poi si amplia mostrando, rispetto all’annata, una grande lunghezza gustativa e freschezza che poggiano su note di mare e vegetale fresco.

4) Crayères Sauvignon Blanc - 2021  Terre a Terre  -  Adelaide Hills SA
Forte intensità olfattiva, composta da vegetale assolato, secco e frutto bianco maturo, ma anche da sentori di banana leggermente verde e speziatura di vaniglia. In bocca diventa nervoso, fa sentire una certa spigolosità vegetale e sale. Nota di buccia di limone, amaricante. La chiusura è netta, aggrappante, nervosa. Un finale da vino gastronomico che traguarda la maturità.

5) Margaret R.Filius Chardonnay - 2021 Vasse Felix  -       Margaret River WA

Grande luminosità nel bicchiere e bella intensità olfattiva, con note di vegetale secco, spezie dolci. Al palato cambia con la temperatura e dimostra una solidità strutturale, pietrosa, con note di fumé vulcanico. Dimostra carattere, rotondità e morbidezza nella parte centrale. Lunghezza gustativa ed eleganza sottile.


6) Pinot noir - 2022 Dalrymple  - Tasmania

Rubino luminoso, con evoluzione accennata. Olfatto intenso, con speziatura determinante, quasi incensata. Presenta anche una parte resinosa, di corteccia, e vegetale da macchia mediterranea secca. Un olfatto che invoglia all’assaggio, che rivela morbidezza e avvolgenza al palato. Presenta una dolcezza iniziale, di frutto con spezia dolce, e diventa poi vegetale, asciutto. Chiusura pulita e coerente.

7) Shiraz -  2020  Bondar  -  McLaren Valley SA
Attore unico! Rubino pieno e denso, si muove senza flessioni. Naso d’impatto, che richiama tutto ciò che è di colore nero: more di gelso, mirtillo, ciliegia matura. Intensità burrosa. Note di legno secco e dolci di cacao e mandorla tostata. Etero. In bocca esprime rotondità, grandissimo equilibrio, setosità del tannino, struttura e lunghezza. 

8) 95 Block Cabernet Sauvignon - 2020 Parker C.Estate  - Coonawarra SA

Tonalità carminio deciso, di buona vivacità. Al naso impattano i sentori di peperone, spezie leggere, vaniglia e un po’ di chiodi di garofano. L’intensità evolve in note cosmetiche di smalto. Al palato risulta secco, dal carattere molto varietale che si assottiglia, grazie alla notevole freschezza e al tannino piuttosto irruento. Volume gustativo in flessione rispetto all’olfatto.

Pubblicato: 7 giugno 2025
Provincia: Treviso
Condividi