Ribolla Gialla, Friulano e Malvasia Istriana: tre uve che raccontano la storia di un territorio, il Collio, e la sua capacità di rigenerarsi restando fedele alle origini. Dalla volontà di un gruppo di quattro produttori — poi ampliatosi a undici cantine — nasce il progetto Collio da Uve Autoctone, un percorso che riporta nel bicchiere l’identità autentica del Collio Bianco DOC, prima che le varietà internazionali ne diluissero la voce.
La scelta di tornare a vinificare le uve storiche non è solo nostalgia, ma dimostrazione di consapevolezza della propria identità e delle proprie potenzialità: la Ribolla offre acidità e tensione minerale, la Malvasia dona profumi mediterranei e leggera aromaticità, il Friulano costruisce struttura e spessore. Insieme restituiscono l’armonia che per secoli ha definito il profilo sensoriale dei vini bianchi di queste colline.
L’obiettivo è riaffermare un modello produttivo coerente con la storia e il terroir, capace di valorizzare la diversità pedoclimatica del Collio e di restituire riconoscibilità al nome stesso di questo vino. Dopo decenni di sperimentazioni con uvaggi “moderni”, l’idea di Collio da Uve Autoctone rappresenta una nuova sintesi: un atto di fedeltà culturale e insieme una sfida enologica. Un vino che guarda avanti, tornando a parlare la lingua di casa.
A raccontare questo progetto quattro produttori, due degli storici fondatori, Kristian Keber della cantina Edi Keber e Alessandro Dal Zovo, direttore generale della Cantina Produttori di Cormons e due new entry, Nicola Campeotto per l’azienda La Rajade e Lorenzo Palla di Ronco Blanchis, tutti coordinati ed accompagnati dalla conoscenza storica e paesaggistica del giornalista ed editore Stefano Cosma.
Questi i nove campioni in degustazione:
Collio Bianco DOC - Vigne della Cerva, 2023
Questa giovane cantina di Dolegna produce un unico vino ed in quantità limitatissime, solo 1.100 bottiglie l’anno. Al naso, camomilla, fiori bianchi, scorza d’agrume e note di salvia prima del finale amaricante nota varietale del vitigno friulano (70% dell’uvaggio assieme a 5% di ribolla e 25% di malvasia). Agile al sorso grazie ai ritorni di frutta croccante denota però struttura ed equilibrio.
Collio Bianco DOC – CantinaProduttori di Cormons, 2023
Dorato, vivace ed intenso al colore, profuma di miele, frutta gialla con note di tè verde e foglie di peperone. Il sorso è deciso, asciutto, con sapidità composta e leggera tannicità, elegante e fine nel complesso. Per questo vino, fiore all’occhiello della cantina, vengono selezionati i migliori cru con il friulano della zona di Pradis (60%), la malvasia di Caprivo (20%) e la ribolla del monte Calvario (20%)
Collio Bianco DOC – Manià, 2023
Esuberante e dinamico al naso, racconta di biancospino e croccante mela golden, zest di limone ed erbe aromatiche, ananas e pesca bianca. Anche il sorso è vivace, con ritorni di agrume ed un finale di nocciola e frutta secca.
Collio Bianco DOC – Ronco Blanchis, 2023
Abito paglierino vivace ed intenso. L’olfatto è ricco, con profumi di camomilla, delicati fiori bianchi, sale e limone e note vegetali di ortica e tarassaco. Il sorso è equilibrato, morbido ma sorretto da un’agrumata scia rinfrescante e da ritorni di erbe officinali. Gentile ed elegante.
Collio Bianco DOC – Marcuzzi Officina Vinicla, 2023
Il colore dorato, luminoso e compatto, racconta di vendemmie tardive, brevi macerazioni e misurato utilizzo del legno. Al naso colpiscono le note di zafferano, erbe aromatiche e spezie pungenti. Il sorso è denso, pieno con una nota alcolica che, unita ad una leggera tannicità regala pulizia ed un piacevole ritorno di liquirizia ad impreziosire il palato.
Collio Bianco DOC – Stare Brajde, Muzic, 2023
Forse l’impatto olfattivo più intrigante, con note di menta piperita, salvia, frutta gialla e ritoni di pepe bianco. Il sorso è sapido ed avvolgente con ritorni floreali di ibisco e gelsomino ed un rinfrescante finale ammandorlato
Collio Bianco DOC – La Rajade, 2022
Vividi riflessi dorati ne impreziosiscono la veste paglierina. Impatto olfattivo deciso, con note di gelsomino, mughetto, pompelmo ed albicocca oltre a ricordi di salvia, rosmarino. Sul finale una nota minerale riporta al terreno dell’areale di Dolegna. Il sorso è pieno, intenso, di grande compattezza sorretto grazie ad una spiccata sapidità.
Collio Bianco DOC – Terre del Faet, 2021
Colore dorato grazie ad una maturazione prolungata delle uve, questo campione presenta un profilo olfattivo ampio e profondo, con note di pesca matura, frutta tropicale, scorza d’agrume, ricordi di tostatura e spunti minerali. Il sorso è elegante, rotondo ed avvolgente con un finale sapido che regala piacevolezza di beva.
Collio Bianco DOC – Edi Keber. 2021
Vino da agricoltura biodinamica, non filtrato, svolge una fermentazione spontanea in cemento. Dal colore, paglierino vivace ed intenso, questo campione si presenta al naso con profumi di pompelmo, lime, fiori di camomilla, cedro e magnolia. Il sorso è sapido, succoso, con un caldo finale ammandorlato e ricordi minerali in chiusura.