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Il calice ai confini del mondo

La terra della lunga nuvola bianca

Con la serata Il calice ai confini del mondo abbiamo viaggiato fino ad Aotearoa, “la terra della lunga nuvola bianca”: la Nuova Zelanda. Un territorio giovane ma già maturo nel linguaggio del vino, dove il Sauvignon blanc è una superstar internazionale e il Pinot nero esprime una rara eleganza.
Pur rappresentando solo l’1% della produzione mondiale, il Paese offre un mosaico di stili di altissima qualità, grazie al clima marittimo e all’influenza costante dell’oceano: nessun vigneto dista più di 120 chilometri dal mare. Secondo la tradizione māori, fu Māui — il semidio dell’ingegno — a pescare le isole della Nuova Zelanda dal profondo del mare con il suo amo magico. Nell’immaginario di Te Ika a Māui (l’Isola del Nord), Te Waka a Māui (l’Isola del Sud) e Te Punga a Māui (Stewart Island) si riflette la doppia anima del Paese: potenza e grazia, forza primordiale e precisione artigianale — gli stessi contrasti che si ritrovano nel bicchiere.

Dalle coste subtropicali di Northland alle vallate ventose di Awatere, la vite si misura con la luce e la distanza. Le Alpi neozelandesi dividono le isole in microclimi diversi, regalando maturazioni lente e profili aromatici definiti. È la luce, più ancora del calore, a modellare la purezza e la nitidezza dei vini.

Con il suo stile brillante e appassionato, Guido Invernizzi ha accompagnato il pubblico in questo viaggio tra geologia, tecnica e cultura, mostrando come un Paese senza vitigni autoctoni sia riuscito ad adottare quelli europei trasformandoli in espressione autentica del proprio paesaggio.

Whatever your preferences, New Zealand is sure to have a wine to suit your palate.

Sauvignon Blanc Bubbles Marlborough 2023 – Saint Clair


Primo spumante al mondo ottenuto da sauvignon blanc con metodo Charmat, esprime tutta la freschezza oceanica della Nuova Zelanda. Giallo paglierino con riflessi verdolini e bollicina fine, si apre su note di pompelmo, maracuja e fiori bianchi, attraversate dalla tipica caratteristica nota data dai tioli. In bocca è fresco, salino e armonico, di grande bevibilità.

 

Sauvignon Blanc Origin Marlborough 2024 – Saint Clair


Dalla zona più calda di Marlborough, vinificato in acciaio con lieviti selezionati, è un’icona del Nuovo Mondo. Colore tenue e lucente, naso espressivo con peperone, mango, uva spina e frutto della passione. Il sorso è vivo, vibrante, di spiccata sapidità e lunga persistenza. Invernizzi lo descrive come “l’anima autentica del Sauvignon neozelandese”.

 

Riesling Origin Marlborough 2021 – Saint Clair


Dalle zone più fredde dell’Awatere Valley, è il volto più fine e profondo di questa terra. Giallo tenue con riflessi verdolini, offre un bouquet elegante di lime, fiori bianchi e pietra bagnata, con un accenno di idrocarburo. Il palato è teso, agrumato, con acidità vibrante e chiusura sapida. “Un Riesling che non vuole imitare il Reno – ricorda Invernizzi – ma che parla la lingua del Pacifico”.

 

Chardonnay Origin Marlborough 2023 – Saint Clair


Fermentazione parziale in legno (50% barrique francesi e americane di secondo passaggio) per un vino di equilibrio e misura. Il colore è ancora verdolino, il naso pulito di cedro, ananas e mango, impreziosito da sfumature speziate e terrose. Accenni empireumatici, di crosta di pane e vaniglia. In bocca è smooth, unisce struttura e tensione, freschezza e morbidezza, in uno stile che richiama la classicità borgognona con un accento neozelandese.

 

Gewürztraminer Marlborough 2022 – White Haven


Dalla tonalità giallo paglierino fitto e consistente, profuma di rosa, litchi, zenzero e agrumi canditi. Un’espressione tipica del Nuovo Mondo, dove la nota aromatica è più sottile e sostenuta da una freschezza marina. Il sorso è morbido, quasi oleoso, con chiusura speziata e persistente. Un vino che trova perfetta sintonia con la cucina asiatica e i piatti al curry.

 

Pinot Noir Rosé Marlborough 2023 – Babich


Rosa tenue, sfumature di buccia di cipolla, naso di lampone, fragolina e geranio. Il palato è croccante, succoso, di ribes e scorza d’arancia. Invernizzi lo definisce “un rosé di sostanza”, capace di unire eleganza e immediatezza, dimostrando come il rosato possa essere una scelta stilistica a sé, con anima gastronomica e versatilità.

 

Pinot Noir Block 15 Marlborough 2021 – Saint Clair


Colore carminio luminoso, naso profondo di ciliegia, mora, cacao e tabacco. In bocca è succoso, “crunchy”, con tannini fini e un finale lungo di rabarbaro e sottobosco. È un Pinot Noir che unisce eleganza e identità territoriale: fresco come il suo clima, ma con una struttura che sostiene il frutto e ne prolunga la persistenza.

 

Syrah Winemakers’ Reserve Hawke’s Bay 2018 – Babich


Da terreni ghiaiosi di Gimblett Gravels, si presenta rubino intenso, con profumi di amarena, cioccolato, pepe nero ed erbe aromatiche. Al palato è caldo ma equilibrato, dal tannino fine e setoso. È una Syrah che guarda alla raffinatezza del Rodano più che alla potenza australiana.

 

Pubblicato: 30 ottobre 2025
Autore: Gaia Castellani
Provincia: Verona
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