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Dalla redazione
lunedì 15 novembre 2021

Durella: l'uva poliedrica

CONFIGURAZIONI DI UN VITIGNO "VULCANICO"

Catia Nassi


Paolo Fiorini, Presidente del Consorzio Tutela Vino Lessini Durello,ha presentato la serata dedicata all’unicità dell’uva Durella. Nei nostri banchi d’assaggio siamo stati accolti da un prestigioso omaggio: il nuovissimo testo del Dr. Aldo Lorenzoni, un racconto sulla denominazione di carattere divulgativo- scientifico degli ultimi vent’anni del Consorzio.

In copertina il simbolo della Durella rappresentato da una “d” stratificata in vari colori, che ricordano i diversi suoli su cui è coltivata.

L’agronomo Ermanno Munari ci ha raccontato la diffusione del vitigno, ampiamente presente in Lessinia, nelle zone collinari tra le province di Verona e Vicenza, definendo la Durella una varietà di carattere e molto vigorosa. La  Durella è  un’uva a bacca bianca; il  nome è quasi sicuramente originato dalla consistenza coriacea e spessa della sua buccia. Lo spumante ottenuto da questo vitigno è denominato “Durello”. 

Nove sono i biotipi della Durella: a grappolo piccolo - Gialla - Dorata e Gentile; a grappolo medio - Classica - Picaia e Festugati ed infine a grappolo grande -Grossa - Marcazzani e Pruinosa. La caratteristica che contraddistingue quest’uva  è la potenza in acidità.

Chiara Mattielo, sommelier e docente universitaria, ci ha parlato del territorio caratterizzato da boschi ancora incontaminati, che determinano un microclima estremamente importante per il vigneto. Il vitigno viene infatti arricchito da un maggior profilo aromatico e minerale. Il suolo della zona dei Lessini- Durello è di origine vulcanica e prevalentemente basaltico - calcareo.

La degustazione è stata presentata da Massimo Zardo, sommelier e degustatore AIS, il quale, coadiuvato dalla presenza in sala di alcune produttrici, ha esposto un’analisi delle otto etichette proposte.

 

Primo vino: 733 Brut Cantina di Soave  Metodo Charmat

Cantina di Soave fondata nel 1898. Giallo paglierino che denota una certa gioventù, bollicine sottilissime per questo calice dall’intensità olfattiva quasi gessosa, il floreale è molto ampio. All’assaggio, una grande acidità

e salinità rendono il sorso di lunga persistenza

 

Tirapelle Az. Nicola Tirapelle Metodo Charmat

Cantina appartenente ad una famiglia storica della zona di Terrossa. Un giallo più intenso e carico, per una bollicina ancora sottilissima, veste il calice di questo spumante “Durello”. Profumi più dolci di frutta gialla si uniscono a fiori e note agrumate, pur mantenendo freschezza ed eleganza. Il sorso è di grande cremosita’, accompagnato da un’invasione di sapidità che rende la chiusura di una lunghezza straordinaria.

 

 IO TETI 36 mesi Brut Tonello Metodo Classico

Cantina nella Valle del Chiampo, Diletta Tonello ci spiega che si tratta di una cuvée creata con uve raccolte nell’annata 2017  provenienti sia dalla valle che dalle colline.

Il giallo paglierino con riflessi dorati ci inebria con profumi di crema al limone, note balsamiche e marine. Al gusto, una delicata nota ammandorlata  è accompagnata da grande freschezza ed eleganza, e ci fa percepire una piacevole salinità, quasi rocciosa.

 

36 mesi Marcazzan Metodo Classico

Spumante prodotto con uve provenienti da viti molto vecchie; il colore emana una luce brillante, la bollicina è sottile e raffinata. Un tripudio di agrumi: limone, pompelmo e cedro, unito a note vegetali di felce e sentori balsamici, accompagna un sorso in cui la costanza dell’acidità è sempre presente. In bocca la parte fresca è assolutamente preponderante, e lascia percepire un leggero sentore di idrocarburo.

 

Nostrum 36 mesi Brut - Casa Cecchin Metodo Classico

L'annata di vendemmia per questo spumante è il 2016 e, come ci racconta Sara Cecchin, visto il dosaggio di soli 3 gr/l di zucchero, lo si può definire un Extra Brut. Il colore è intenso e carico, la brillantezza “squillante”. Il riflesso rivela un vino dalla grandissima freschezza. Sensazioni olfattive, di nocciola tostata e mandorle, si mescolano agli agrumi, al tarassaco e girasole, mentre il sorso, si percepisce quasi impalpabile; una bollicina finissima  esplode in un' effervescenza equilibrata da una nota di mandorle amare, originata da un' importante sapidità.

 

Riserva Brut 84 mesi 2013 Franchetto Metodo Classico

 I vini di Giulia Franchetto sono di carattere, genuini e sinceri proprio come la sua produttrice. I vigneti di questo vino sono nella parte più alta della denominazione: a Vestenanova. Il calice è giallo limone, luminosissimo. Al naso un particolare profumo di gesso e borotalco riflette l'eleganza di una sapidità arricchita da sfumature di note tostate. In bocca è  complesso; ritorna il floreale e l’agrume, creando un equilibrio giocato sul rapporto dolcezza-acidità.

 

Riserva Pas Dosé 84 mesi 2013 Fongaro Metodo Classico

È Tanita Danese, con la sua carica, che ci presenta questo Pas Dosé prodotto con uve Durella coltivate a Santa Margherita, 430 s.l.m: vini con un timbro unico e personale, alla maniera di Tanita. Il colore è molto luminoso; un particolarissimo sentore di liquirizia ci accoglie con fragranti profumi di crosta di pane. All'assaggio, una sottilissima bollicina delinea grande eleganza, unita ad un' importante nota sapida, anzi salata. Lunghezza gustativa senza fine.

Riserva Dosaggio Zero 120 mesi 2010 Gianni Tessari Metodo Classico

Siamo nella zona di Roncà e, in questo momento, il 120 mesi è il vino in commercio che ha il maggior affinamento. Sboccatura 2020. Il colore al calice è cangiante, il giallo è brillante carico. Il quadro olfattivo è estremamente elegante: pino mugo e agrumi ci invitano all'assaggio; ci accoglie una bollicina cremosa ,che quasi svanisce con ritorni di sale e di  incredibile freschezza. Lo spumante ci lascia con una nota eterea di grande pulizia, precisa, e di lunga persistenza.

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