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Dalla redazione
mercoledì 5 gennaio 2022

Château Haut-Marbuzet

L’eccellenza supera la classificazione

Antonella Pianca


Il 01/12/2021, nel corso dell’evento Château Haut-Marbuzet – L’eccellenza supera la classificazione, la delegazione di Treviso dell’Associazione Italiana Sommelier ha avuto il piacere di ospitare Monsieur Hugues Duboscq, Directeur General di Haut-Marbuzet, che ha illustrato ai partecipanti la storia dello Château di proprietà della famiglia Duboscq. Una storia affascinante, che inizia nell’anno 1952 quando Hervé Duboscq acquistò una parte della tenuta che risaliva al XIII secolo. Il nonno di m. Hugues non proveniva da una tradizione famigliare di vignaioli; il suo desiderio era un vino dallo stile nuovo che garantisse al consumatore la migliore qualità. Un’azienda famigliare, una narrazione ricca ed esaustiva di zone e vitigni, che comprende la descrizione delle annate e dei risultati ottenuti.

Nel 2003 lo Château - situato a St. Estèphe, il più settentrionale dei quattro famosi comuni che costituiscono il cuore del Médoc - è stato classificato uno dei nove “Cru Bourgeois Exceptionnel”.

L’area del Mèdoc è formata da una grossa lingua di terra, prevalentemente pianeggiante, con altitudine variabile da qualche decina di metri a, raramente, oltre i cento che le acque dell’ampio estuario della Gironda separano dall’Aquitania. Per la coltivazione della vite la vicinanza all’Oceano Atlantico riveste un ruolo fondamentale in quanto concorre a mitigare gli eccessi delle estati più calde.

A Saint-Estèphe, grazie alla particolare composizione del suolo, i vini sono pieni e strutturati, con tannini ben definiti, Bordeaux Rossi tradizionalmente austeri, robusti, che possono invecchiare bene senza perdere vigore, ideali per creare perfetti abbinamenti con il cibo. L’affinamento in legno doma l’irruenza dei tannini.

Lo stile produttivo dello Château Haut –Marbuzet coniuga solidità e complessità, dando vita a vini seducenti, eleganti, dotati di un affascinante equilibrio. Nell’assemblaggio, la maggior presenza di uva merlot dona un gusto morbido e rotondo con tannini dolci.

Mac Carthy 2017 – Saint-Estèphe – Appellation Saint-Estèphe Contrôlée – alc. 13% vol.

Rosso rubino. Si apre al naso con il sentore della ciliegia croccante, del ribes nero, poi il profumo della viola, sentori di pepe nero, cannella. L’assaggio è gustoso, entra possente ed allo stesso tempo setoso, arricchito da un tannino non imponente. Un calice di buona bevibilità, con una buona vocazione gastronomica.

Château Haut-Marbuzet 2017 – Saint-Estèphe – Appellation Saint-Estèphe Contrôlée – alc. 13,5% vol

Rosso rubino. Al naso si apre con note di frutta rossa ed un elegante bouquet speziato che ricorda il cardamomo, la noce moscata, le fave di cacao, con un finale balsamico. Al palato è dinamico, con un’entrata setosa accompagnata da una componente tannica di gran classe che ricorda il terroir di Saint-Estèphe. Buona persistenza. Un vino in grado di dare risultati straordinari con la piena maturità.

Château Layauga-Duboscq – Cuvée Renaissance 2016 - Médoc – Appellation Médoc Contrôlée – alc. 13% vol

Rosso rubino compatto e impenetrabile. All’olfatto un canestro di frutta rossa - mirtillo, ribes, mora - seguono sentori speziati di bacche di pepe. Al gusto rivela sapidità con un tannino ancora giovane ma già espressivo che solletica il riassaggio in attesa di spiccare il volo.

Chateau Layauga-Duboscq – Cuvée Renaissance 2010 - Médoc – Appellation Médoc Contrôlée – alc. 13,5%

Rosso rubino tendente al granato. Il bouquet olfattivo di grande complessità si apre con il profumo della prugna sotto spirito e della ciliegia, poi aromi speziati di chiodi di garofano ed a seguire tabacco da sigaro e note legnose con profumi di sottobosco; nel finale una sottile traccia balsamica. Un vino dal tannino composto, rotondo ed avvolgente. Una struttura armonica ed equilibrata.

Chateau Haut–Marbuzet 2009 – Saint-Estèphe – Appellation Saint-Estèphe Contrôlée – alc. 14% vol

I raffinati profumi spaziano dal frutto maturo, all’arancia sanguinella, alle note evolute di cuoio, pepe nero, legno di cedro, viola e mentuccia appassite. Seguono soffuse note balsamiche che legano il tutto. L’assaggio è caldo e morbido, bilanciato dalla nobiltà della robusta trama tannica. Persistente, con ricordo di tostatura e cacao. Un sorso seducente.

Chateau Haut–Marbuzet 2001 – Saint-EstèpheAppellation Saint-Estèphe Contrôlée – alc. 13% vol

Di colore granato pieno e compatto. Offre sentori complessi, setosi ed avvolgenti, di cuoio, liquirizia, incenso, tabacco, china, humus e profumi intensi di sottobosco. Al palato è avvolgente con un tannino voluttuoso. Di grande equilibrio e armonia. Un vino straordinario che rappresenta meravigliosamente la nobiltà del terroir in ogni sua espressione. Un mito di eleganza e fascino, di lunga persistenza.

Una serata avvincente grazie al gran numero di informazioni che m. Hugues Duboscq e Gianni Degl’Innocenti ci hanno fornito, con molti spunti da cogliere per chi volesse approfondire una realtà vinicola che dispone di una storia e di un prestigio plurisecolari.

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