Andrea Soffiati
L’azienda vitivinicola Borgo dei Posseri si affaccia sulle pendici della bassa Val d’Adige, l’ultimo lembo a sud del Trentino che tocca la provincia di Verona, su un altopiano a circa 600 metri di altitudine. All’ingresso, un viale di tigli secolari conduce direttamente alla piazzetta, cuore del borgo antico di origini medievali, attorno alla quale sono dislocate la casa padronale, i locali un tempo adibiti a stalle e scuderie e una piccola chiesetta ben conservata.
Calorosa l’accoglienza lo scorso 30 aprile di Martin Mainenti, titolare dell’azienda, che ci narra come fin dal 1400 il borgo, rilevato da una facoltosa famiglia fiorentina, fosse abitato da contadini chiamati per l’appunto “pòsseri”, appellativo vagamente dispregiativo affibbiato dagli abitanti di Ala a quelli di questa zona che discendevano periodicamente la montagna per effettuare gli acquisti a valle.
Dopo un brindisi con un calice di Tananai e la consegna dei cestini contenenti specialità locali come salumi e formaggi, può finalmente iniziare il tour, o meglio l’enotour, che si snoda attraverso i vigneti. Lungo il percorso facciamo tappa in tre punti di ristoro, dove possiamo degustare i vini dall’azienda assieme alle prelibatezze ricevute, accompagnati dai racconti di Martin su come le caratteristiche morfologiche del terreno, le condizioni pedoclimatiche, le escursioni termiche e naturalmente il suo lavoro abbiano delineato i tratti identificativi di ciascuno dei suoi vini.
Il percorso si caratterizza per un piacevole saliscendi, per nulla faticoso, con una invidiabile vista sulla Val d’Adige. Godendo della favorevole distribuzione pianeggiante in quota, i vigneti risultano piacevolmente e quasi naturalmente incastonati in fazzoletti di terreno, tra la montagna e lo strapiombo della valle.
E’ immediata la percezione di freschezza e ricchezza aromatica che i grappoli possono regalare godendo di tali condizioni. La produzione, infatti, oltre al Trento Doc che la fa da padrone, annovera anche un interessante Merlot, inusuale a simili altitudini, e un singolarissimo Müller Thurgau.
I vini degustati
Trento Doc Extra Brut Tananai 2018
50% chardonnay, 50% pinot nero e 32 mesi sui lieviti per questo spumante che esprime pienamente il concetto di vino di montagna: giallo paglierino brillante, bollicina fine e persistente. Agrumi, fiori bianchi ed erbe aromatiche ne delineano l’elegante contorno olfattivo. Finezza confermata al palato grazie alla vibrante acidità, tesa e sottile, accompagnata da una morbidezza che ricorda il burro d’arachidi.
Trento Doc Pas Dosè Tananai Zero 2016
100% Pinot Nero, 50 mesi sui lieviti. Giallo paglierino brillante con riflessi dorati. Impatto olfattivo di decisa forza e complessità: buccia di limone, erbe aromatiche di campo, zenzero fresco, piccoli frutti rossi. In bocca ritorna la verticalità del vino precedente, qui espressa con maggior intensità fresco-sapida e accompagnata dalla cremosità delle bollicine che ne fanno un vino decisamente tattile. Zero zuccheri aggiunti e un dosaggio assolutamente neutro composto da chardonnay microfiltrato.
Vigneti delle Dolomiti Igt Müller Thurgau Quaron 2020
Da “quara” che significa “quadratone” a ricordare la conformazione rocciosa del terreno. Matura in acciaio per 7 mesi. Un bel giallo paglierino con netti riflessi verdolini. Al naso sottili ed eleganti sentori di frutta a polpa bianca croccante e fiori di campo, solo in seconda battuta emerge la parte aromatica lievemente vegetale che riconnette all’esame visivo. Sorso fresco e sapido, stupisce per la persistenza giocata su note morbide con ritorni fruttati.
Vigneti delle Dolomiti Igt Sauvignon Blanc Furiel 2020
Alla vista giallo paglierino lucente e di buona consistenza. Elegante complessità al naso giocata su sfumature di fiori bianchi, erbe di montagna e agrumi tropicali, accompagnate da una leggera balsamicità di anice e mentuccia. Equilibrato e persistente al palato, integra perfettamente le morbidezze con la spalla fresco-sapida. Riposa in acciaio 7 mesi prima dell’imbottigliamento.
Vallagarina Igt Gewurztraminer Arliz 2020
Di colore giallo paglierino con riflessi dorati, consistente. Rapisce per la sua composta ma precisa aromaticità: frutta a polpa gialla matura, litchi, spezie dolci, rosmarino fresco, note di incenso e leggera affumicatura. In bocca si avverte l’avvolgenza data dalla piena maturazione delle uve, la grande persistenza e il perfetto equilibrio con le sensazioni olfattive.
Vigneti delle Dolomiti Igt Bianco Malusel 2018
Blend formato da 50% müller thurgau, 20% chardonnay, 20% sauvignon e 10% gewurztraminer. Giallo paglierino dall’aspetto consistente. Intenso e complesso: fiori gialli, zagara, pesca sciroppata, salvia, cannella e miele di sambuco. Il sorso è caldo, pieno e corposo ma sempre dotato di una piacevole freschezza che lo rende molto equilibrato. Lunga persistenza sul finale. Matura in barriques di 3°/4° passaggio per circa un anno.
Vigneti delle Dolomiti Igt Pinot Nero Paradis 2020
Rosso rubino luminoso e di notevole trasparenza, si muove agile nel bicchiere. All’olfatto è elegante e abbastanza complesso, tutto giocato sull’immediatezza: frutta rossa croccante, violetta e leggera speziatura. Fresco al palato, persistono le note fruttate e floreali accompagnate da una piacevole sapidità. La maturazione avviene principalmente in acciaio, poi un veloce passaggio in tonneaux per un totale di 6 mesi.
Vigneti delle Dolomiti Igt Pinot Nero Paradis Plus 2017
Rosso rubino con riflessi granati e di buona consistenza, apre con un ventaglio olfattivo intenso e decisamente complesso: piccoli frutti a bacca scura, ciliegie sotto spirito, fiori disidratati, radici, cioccolato fondente, chiodi di garofano e note mentolate. In bocca è persistente, dotato di buona morbidezza, fresco e con un tannino ben integrato. Elegantemente equilibrato, promette ulteriore miglioramento con il tempo. Matura per 15 mesi in acciaio e tonneaux.
Vigneti delle Dolomiti Igt Merlot Rocol 2018
Rosso rubino intenso e dotato di buona consistenza. Al naso è piacevolmente intenso e complesso, gioca le sue carte sull’eleganza dei profumi tipici del merlot coniugati con sensazioni fresche donate dall’allevamento in quota: piccoli frutti rossi maturi, bacche di caffè, sottobosco e foglie di menta. Sorso piacevole e dotato di tannini morbidi complici i 13 mesi di barrique, risulta perfettamente equilibrato grazie alla maturazione del frutto e alla freschezza di beva.
Album fotografico: https://www.flickr.com/photos/aisverona/albums/72177720298716169