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Dalla redazione
mercoledì 6 maggio 2015

I nuovi sommelier

Grande festa alla Berlucchi per i 33 neo sommelier di Vicenza

Raffaella Zanovello


Una emozione che tocca tutti, dai neo sommelier ovviamente ai direttori di corso ed assistenti, che hanno rivissuto quei momenti, ritornando indietro nel tempo.

La collaborazione con Berlucchi dura ormai da 16 anni ed è tappa fissa per chi con fatica e impegno si è conquistato il meritato diploma e il prezioso tastevin. "L'emozione che ho provato per il mio diploma nel 2002 non l'ho provata neanche all'esame di maturità" sono queste le parole di Marcello Davigo della Berlucchi, che si uniscono alle impressioni a caldo di alcuni neo diplomati sommelier della delegazione di Vicenza. "Una vera soddisfazione e un'ottima occasione per condividere con i compagni di corso un bel brindisi".

"In questo momento è come essere fermi in un campo base, pronti per partire e conquistare la vetta". Qualcuno scherza ed è come liberarsi di un peso, finalmente una festa per rilassarsi e fare convivialità tra nuovi colleghi sommelier.

Anche il delegato Michael Flanigan spende parole di ammirazione e soddisfazione per i risultati ottenuti "Oggi rivivo le stesse emozioni del febbraio 2012, quando dopo una serata di festa e brindisi vengo chiamato e sul palco ricevo il tanto sospirato tastevin, l'attestato e l'indimenticabile stretta di mano di Dino Marchi, assieme all'abbraccio di congratulazioni di Roberta Moresco, delegata Ais Vicenza in quel periodo".

"Sono corsi che sento miei, per motivi di organizzazione - spiega Alberto Ferron, direttore di corso a Vicenza - e quindi sono soddisfatto per questi miei ragazzi, mi piace definirli così".

Giampaolo Breda, delegato di Venezia si esprime dicendo che "È un traguardo importante, per i risultati raccolti e per diffondere la filosofia di Ais".

Anche il consigliere nazionale e responsabile dei servizi Graziano Simonella torna a rivivere la gioia e la soddisfazione che solo il raggiungimento di un determinato traguardo può dare, "Solo passando attraverso il lavoro, l'impegno e la costanza si può avere questa gratificazione. Ed è felicità quella che leggo negli occhi dei nuovi sommelier, assieme alla fiducia che continuano a riporre in coloro che li hanno presi per mano e portati attraverso questo percorso, il delegato, i direttori di corso e gli assistenti che passo dopo passo li hanno accompagnati lungo questa rampa di scale, dall'alto della quale cominceranno a intravvedere nuovi orizzonti".

Una festa che, dopo la visita alla cantina e al pranzo comunitario, è esplosa con gioia e divertimento proprio alla consegna del diploma."L'emozione della giornata, gli occhi lucidi dei ragazzi, ti riempiono di orgoglio e di speranza - conclude Rosita Lazzarin, assistente ai corsi Vicenza - per una associazione come l'Ais sempre più unita e con obiettivi comuni, il senso di fare squadra sempre, lavorare con il sorriso e divulgare il mondo del vino".

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