In tavola
Dalla redazione
venerdì 8 dicembre 2023

IL NATALE IN TAVOLA

Abbinamenti per tutti i gusti

Redazione


Dicembre, si sa, è un mese di pranzi e cene. Cene di lavoro, cene con gli amici, pranzi e cene di famiglia. Ma soprattutto c'è il pranzo di Natale. A gran parte degli italiani piace curarlo personalmente, nella tranquillità di casa. Andiamo allora a vedere insieme qualche consiglio per portare in tavola il vino adatto, anche nelle situazioni più complicate.

 

Partiamo da una situazione tipo, magari nella provincia di Verona: per antipasto un assortimento di affettati, poi un primo piatto di tortellini di carne o lasagne alle bolognese e un secondo piatto di carne bollita con salsa pearà. Con un bel tagliere di affettati misti, magari con della sopressa veneta, e qualche fettina di prosciutto veneto berico-euganeo, possiamo abbinare uno spumante metodo classico del territorio, come il Lessini Durello 36 mesi sui lieviti, che porta pulizia al palato e sicuramente un momento di festa. Si può poi continuare sul filo della delicatezza con un Custoza Superiore per i tortelli di carne. La lasagna invece è più esigente, allora meglio cercare nel vino freschezza e anche un po’ di tannino, quindi un rosso giovane di medio corpo, ad esempio un Bardolino Classico. La carne bollita, spesso servita con il cotechino, la lingua e la salsa pearà, vuole invece un Valpolicella Classico Superiore; per avere un po’ di morbidezza in più va bene anche un Valpolicella Classico Superiore Ripasso.

 

Il pranzo natalizio è poi un appuntamento imperdibile per proporre ad amici e parenti qualche buona bottiglia che teniamo in serbo con tanta cura, ma attenzione alla temperatura di servizio perché possiamo rovinare il profilo sensoriale di un vino solo servendolo alla temperatura sbagliata. Lo spumante vive di freschezze (acidità) e la bassa temperatura le esalta, quindi gestiamolo intorno ai 4-6°C, i bianchi giovani intorno agli 8-10°C per i rossi vanno bene i 16-18°C.

 

Natale poi potrebbe essere l’occasione perfetta per sfatare il luogo comune che con la carne si abbina sempre il vino rosso e con il pesce il vino bianco: le varianti sul carattere dei vini permettono grandi variazioni sul tema. Certo, se pensiamo a una succulenta costata di manzo alla griglia, ma anche ad un filetto alla Voronoff, un vino rosso diventa un ottimo compagno di viaggio, ma quale rosso? Abbinare a caso un vino solo perché è rosso è sbagliato. Per questi abbinamenti nel vino dovrò cercare il corpo, la morbidezza, l’evoluzione e, perché no, magari anche un po’ di eleganza. Giusto per giocare in casa un Amarone della Valpolicella potrebbe fare al caso nostro.

 

Se il menù è vegetariano serve molta attenzione nella proposta dei vini perché i piatti sono spesso delicati, ed il vino può facilmente sovrastarli. Un’ottima proposta potrebbe ricalcare il mondo dei delicati vini rosati italiani del Garda o del Salento, oppure giocare sull’aspetto aromatico e fresco di alcuni bianchi giovani dell’Alto Adige come il Valle d’Isarco Sylvaner o il Südtirol Kerner. Il primo ad esempio con una torta salata, il secondo con una crema di zucca, mentre per un risotto alle verdure va bene un Lison Classico, giusto per non dimenticare il nostro bistrattato Tocai.

 

Nal capitolo dolci meglio tenere i passiti per le torte di mandorle, le frolle con caramello e noci o i classici cantucci toscani e zaleti veneziani. Il panettone e il pandoro sono invece un’altra cosa, sono i più famosi dolci di Natale ed essendo delicati, a pasta lievitata con una nota di grassezza dovuta alla presenza del burro e una piacevole fragranza e aromaticità, la scelta del vino si sposta verso uno spumante dolce aromatico dotato di una bella freschezza e poco alcolico, per esempio un Colli Euganei Fior d’Arancio Spumante o un Moscato d’Asti Spumante.

 

E per chi ama il cioccolato? La barretta di cioccolato fondente, soprattutto se ha un’alta percentuale di cacao, va abbinata semplicemente ad un distillato (come un Rum Reserva Soleras di almeno 15 anni), se pensiamo invece ad un dessert a base di cacao, ad esempio un tortino di cioccolato con cuore fondente o meglio ancora una sachertorte in stile viennese, allora ce la possiamo fare. La scelta ricadrà in un vino dolce passito rosso di grande persistenza le cui morbidezze e tannino si fondono all’intensità gustativa del dessert lasciando al palato piacere e armonia di sapori. Un vino adatto a questo scopo è il Recioto della Valpolicella oppure il Raboso Piave passito, il Colli di Conegliano Refrontolo passito o ancora il Sagrantino di Montefalco passito.

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