Wine Experience
Dalla redazione
domenica 30 giugno 2024

Le Marche nel bicchiere

VITIGNI E VINI DELLE MARCHE

Claudio Serraiotto


Raffaele Papi, Vice Presidente di AIS Marche e delegato Ais di Pesaro, è con noi a presentare il territorio marchigiano e a condurci nella degustazione dei vini proposti. Inizia l'incontro, dopo i saluti della delegazione mostrandoci un logo ragionale che rappresenta l'idea marchigiana: una bottiglia che contiene in stratificazione, il mare, la pianura, la collina, la montagna e poi il cielo. Le Marche sono questo, in 60 km, una regione compatta di antica produzione vinicola che riveste un ruolo importante nella produzione di diversi e famosi vini bianchi e rossi. Il tessuto viticolo si estende per circa 20 mila ettari. La viticoltura qui ha origini molto antiche, risalenti all’epoca dei Greci, all’inizio del IV secolo a.C.. L’arrivo degli Etruschi, in convivenza con i Galli, poi, determinò un fiorente sviluppo della coltura della vite, tant’è che in epoca romana, la coltivazione già rappresentava un settore trainante dell’economia locale. Il vitigno più coltivato e rappresentativo della regione è il verdicchio. Sono presenti inoltre passerina, pecorino, biancame, lacrima, ciliegiolo, montepulciano, malvasia, sangiovese, trebbiano toscano, vernaccia, incrocio Bruni 54, oltre a internazionali come chardonnay, pinot bianco e interessanti pinot nero. Oltre il 40% della viticoltura è in regime biologico e la regione vanta 5 Denominazioni di Origine Controllata e Garantita (DOCG) e 15 Denominazioni di Origine Controllata (DOC) comprese le sottozone. Nel corso della serata ci si è focalizzati prevalentemente sul Verdicchio dei Castelli di Jesi e di Matelica con la loro evoluzione nel tempo. E' stato inoltre presentato l'importante recupero ampelografico e la vinificazione di un vitigno a bacca bianca, l'Incrocio Bruni 54 (creato dal prof. Bruno Bruni nel 1936 da sauvignon blanc e verdicchio), sul quale la regione Marche, attraverso l'AMAP (Azienda Marchigiana Agricoltura e Pesca) e 19 Aziende Produttrici che oggi lo utilizzano, stanno puntando in maniera significativa. Nella degustazione di 2 vini stasera proposti si percepisce nettamente che l'Incrocio Bruni 54 ha una sua identità specifica distinta e distinguibile. Visivamente sempre molto luminoso. Il naso è caratterizzato sia da sfumature floreali che fruttate, quest'ultime con ricordi agrumati e da particolari tocchi di erbe aromatiche di contorno. In bocca si percepisce notevole freschezza e struttura.

Si prosegue con un excursus sulle Denominazioni regionali per passare al vero focus della serata, sua maestà il verdicchio, vitigno emblema delle Marche. Preliminarmente una precisazione: in futuro, nelle denominazioni, il termine verdicchio passerà in secondo piano e prima sarà enfatizzato il territorio, Castelli di Jesi e/o Matelica.

Il territorio di Jesi può essere diviso in 4 aree, zona classica e zona a nord, zona più pianeggiante e più collinare. La collina si erge oltre i 500 metri sul sul livello del mare. Ovviamente ci sono differenze di struttura, di spalla acida e di date vendemmiative. Nei 4 campioni proposti il naso è sempre tipicamente varietale. Anche il verdicchio ha delle caratteristiche che nella migliore espressione regala questo profumo di anice stellato. Ritornano le erbe aromatiche, la maggiorana, il timo, i fiori gialli e la frutta carnosa, tropicale, comunque mai un fruttato dolce...e poi l'idrocarburo...con finale di mandorla amara. E' evidente comunque la riconosciuta potenzialità di longevità di questi vini.

Passiamo a Matelica: l'area è parallela al mare Adriatico, è racchiusa da monti, è un'intera vallata, un altopiano incastonato in mezzo alle montagne. Qui storicamente si formò un lago salato, poi asciugato negli anni ed è consuetudine camminare in mezzo ai vigneti di Matelica trovando fossili marini. In questo altopiano di 400 metri di media la vendemmia si svolge ad ad ottobre. Il sale e la freschezza sono il mood di Matelica, sicuramente un verdicchio considerato più nordico.

Tutti e 4 i campioni degustati giocano su perfetto equilibrio tra residuo zuccherino, sapidità e acidità, equilibrio che si eleva alla perfezione gustativa nel Verdicchio di Matelica Doc 2022 - Col Paola .Tutti i vini di grande profondità. Al termine della serata sono state consegnate ai presenti copie della Guida A.I.S. Marche “Le Marche nel bicchiere” sedicesima edizione. Grazie a Raffaele per questa lezione magistrale, nella speranza di averlo con noi ancora per presentare altre realtà enologiche della sua terra. A presto!

 

In degustazione

  • Verdicchio Castelli di Jesi Luigi Ghisleri - Metodo Classico Zero - Colonnara

  • Verdicchio Castelli di Jesi Doc 2023 San Nicolò - Brunori

  • Verdicchio Castelli di Jesi Doc Classico 2022 - Santa Lucia

  • Verdicchio Castelli di Jesi Doc Classico Superiore Vivolo 2022 - Finocchi

  • Verdicchio di Matelica Doc 2023 - Gagliardi

  • Verdicchio di Matelica Doc 2022 - Col Paola

  • Verdicchio di Matelica Doc Torre del Parco 2021 - Piano di Rustano

  • Verdicchio di Matelica Riserva Docg Cambrugiano 2020 - Belisario

  • Incrocio Bruni 54 Marche Igt 2022 - Fontezoppa

  • Incrocio Bruni 54 Marche Igt Bianco Lazzarino 2015 - Villa Lazzarini

 

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