Carnet di viaggio
Dalla redazione
mercoledì 30 settembre 2015

De Stefani: incontro di-vino, di viti e di uva

Eleganza, professionalità, passione da quattro generazioni

Alberto Cinetto


La famiglia De Stefani è uno dei piccoli grandi tesori della nostra terra, da quattro generazioni produce vini “di qualità, senza compromessi”.

L’occasione di visitare la loro bella azienda situata a Fossalta di Piave nasce da una degustazione organizzata all’hotel Olympia di Montegrotto lo scorso mese di marzo.

Un appuntamento che si è trasformato in un’esperienza unica: poter “avvicinare” il vino al frutto della vite ancora in pianta, assaggiare l’uva ed imparare qualche piccolo “segreto” per capire dalla buccia, dalla polpa e dai vinaccioli quando arriva il momento più propizio per vendemmiare.

De Stefani, seguendo la tradizione familiare ormai consolidata, opera un appassimento per (quasi) tutti i suoi vini, leggero/parziale nel caso dei bianchi, più importante nel caso dei rossi, tecnica che aumenta le difficoltà e i rischi del lavore in cantina, ma che conferisce al vino morbidezza, eleganze e un’estrema piacevolezza che ci intriga e ci porta ad una degustazione più lenta, quasi meditativa.

Non è mia intenzione raccontarvi la nostra esperienza ma piuttosto invogliarvi a far visita a questa azienda per godere di ospitalità, bellezza, stile e di una grande passione per il vino e per la divisa che ci accomunano.

I vini degustati:

  • Prosecco Zero Millesimato
    Nasce dalle colline di Refrontolo questo prosecco “forgiato dal freddo” e caratterizzato da un perlage estremamente fine e persistente che ci ha sorpreso per la piacevolezze e la pulizia.
  • Metodo Classico Tombola di Pin Talento Millesimato  2007
  • Metodo Classico Tombola di Pin Talento Millesimato 1999 (sboccatura 2003)
    Di questi vini ci ha colpito la grande fragranza e la longevità, la cremosità che si evolve in una personalità forte che sa di pasticceria secca di mandorla e di nocciola.
  • Vènis 2014
    Un giovane Sauvignon, estremamente originale dai profumi erbacei di asparago e foglia di pomodoro. Buona sapidità data probabilmente dalla relativa vicinanza al mare.
  • Plavis 2013
  • Plavis 2009
    Un merlot elegante, fruttato, abbastanza armonico, morbido e corposo un vino longevo e ricco di emozioni per chi lo sa “ascoltare”.
  • Raboso 2010
  • Raboso 2009
    Un vino “importante” che ci ha colpito per l’approccio olfattivo deciso e delicato, al palato secco e austero è espressione delle terre dalle quali proviene, vicine al mare e alla montagna, e dell’abilità di chi lo produce.
articoli correlati
Chi non Ischia non ostrica
sabato 29 luglio
Se dovessero chiedermi un colore per descrivere Ischia non avrei dubbi a rispondere VERDE
Enocicloturismo: una strada in discesa
giovedì 8 giugno
Crescono velocemente gli appassionati e le proposte turistiche da Nord a Sud. Con le cantine sempre
Viaggio in Alto Adige
giovedì 18 maggio
Due cantine altoatesine di vini rossi e bianchi
I Capitelli si raccontano
lunedì 1 maggio