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Dalla redazione
martedì 14 giugno 2016

AIS Vicenza con i vini vulcanici

Il successo di “Garganica”, la tre giorni con i vini tipici

Raffaella Zanovello


Piacevole affluenza, lo scorso fine settimana, per l’appuntamento con i vini da suoli vulcanici. Dal 10 al 12 giugno oltre 50 etichette in degustazione tra incontri, abbinamenti e attività culturali. La Garganega veneta che si confronta con le espressioni del Lazio, Umbria, Sardegna e Sicilia, ma anche Basilicata, Puglia e Campania dando vita a un percorso di degustazioni e di piacevole stare insieme. E AIS Veneto in prima linea con il Consorzio di Tutela Vini Gambellara Doc e la Strada del Recioto, assieme alle Pro Loco e Fidas e Comune, per garantire il successo della manifestazione.

Dopo l’appagante successo del 2015, torna per il secondo anno la manifestazione, che diventa itinerante nei vari comuni che fanno parte del Consorzio, facendo stavolta tappa a Montebello Vicentino. “Garganica, alla scoperta dei vini vulcanici del Gambellara Doc” è l’evento che punta a promuovere questi vini e il suo contesto collinare vulcanico, confrontandoli con i vini italiani che ne condividono l’anima e la provenienza vulcanica. Con una serata dedicata allo sport, venerdì 10 giugno, al palazzetto dello sport di Montebello si è svolta “DOC Basket”, triangolare di pallacanestro.
La giornata di sabato 11 giugno è stata dedicata agli operatori della stampa e blogger, con un press tour, durante il quale i giornalisti provenienti da diverse regioni italiane hanno incontrato dei produttori e fatto visita ad aziende di prodotti tipici (Caseificio Albiero e Panificio Rossi Federico) e cantine (Cavazza), e la partecipazione a un convegno alla cantina Menti Vini (Contrada Selva) dal titolo: “La Garganega, espressione del territorio, espressione del Veneto” con la partecipazione del presidente del Consorzio Tutela Vini Giuseppe Zonin, il presidente Assoenologi Veneto Orientale Luigino Bertolazzi, il responsabile regionale della guida Vini Buoni d’Italia Claudio Marafetti e l’enologo Nicola Menti. Il sabato si è piacevolmente concluso in convivialità con la “Cena vulcanica sotto le stelle” al Ristorante Giulietta e Romeo di Montorso Vicentino, dove gli intervenuti hanno potuto apprezzare i piatti tipici del territorio, preparati dai ristoranti “La Marescialla” e “Giulietta e Romeo” assieme ad una svariata selezione dei vini vulcanici del territorio.

Giornata altrettanto intensa quella di domenica, iniziata con uno spostamento a Trissino per ammirare la splendida Villa Marzotto, a seguire la visita e il pranzo presso la Cantina Sordato a Selva di Montebello, dove Lino Sordato ha spiegato la tradizionale raccolta e trasformazione dell’uva per ottenere il prezioso nettare che è il Vin Santo di Gambellara. Il pranzo ha avuto anche un piacevole intermezzo a sorpresa, grazie al quale gli invitati hanno potuto apprezzare e lasciarsi stupire da una verticale di Gambellara Classico da annate dal 2006 al 2015.

A partire dal primo pomeriggio la manifestazione ha preso vita presso la Cantina Fratelli Chiarello, sempre a Montebello, dove fino a sera sono stati predisposti i banchi di assaggio dei vari produttori, vicentini e delle varie regioni italiane, il cui denominatore comune era: il vulcano. Un continuo di assaggi per scoprire analogie e differenze tra le produzioni di Gambellara e quelle del Consorzio del Soave, del Consorzio Tutela Vini Lessini Durello, Consorzio Vini doc Colli Euganei, del Consorzio Tutela Bianco di Pitigliano, Consorzio per la Tutela dei Vini Orvieto, del Consorzio Tutela Denominazione Vini Frascati, dell’Enoteca Provinciale della Tuscia, della Cantina di Mogoro (Sardegna), dell’azienda De Falco Vini (Vesuvio), del Consorzio Tutela Vini Etna Doc, delle aziende Vinicola Paternoster e Cantine Madonna delle Grazie (Vulture) e delle aziende Pietratorcia e Giardini Arimei (Ischia).

Uno spazio è stato poi dedicato a “Il Vulcano dal nord al sud”: sei vigneron di diverse regioni hanno raccontato la loro storia e il loro vino; presentato dal delegato Ais Vicenza Michael Flanigan e più tardi il derby del vulcano, con degustazione enogastronomica guidata tra i bigoli con il ragù di colombino, abbinato al Gambellara Classico Doc e gli arancini di riso con il cuore di Pachino e Ragusano, abbinato all’Etna Bianco Doc.

 

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