Wine Experience
Dalla redazione
mercoledì 18 ottobre 2017

Amarone Calcarole Guerrieri Rizzardi

La Verticale

Giulio Fanton


Calcarole è il nome di una collina coltivata a vite di proprietà dell’azienda Guerrieri-Rizzardi, posta a spartiacque fra Negrar e il borgo di San Peretto nella zona classica della Valpolicella.
Il terreno è magro: una cinquantina di centimetri di argilla mista a calcare friabile su substrato di roccia calcarea. Il vigneto è il cru più prestigioso dell’azienda: ha una superficie di cinque ettari ed è esposto a sud, sud-ovest con una densità di 4.000 viti per ettaro allevate a Guyot semplice. La maggior parte dei ceppi ha più di 25 anni.

Calcarole è anche il nome dell’Amarone di punta di Guerrieri Rizzardi, prodotto esclusivamente con le uve di questa vigna. Il vitigno principale è la corvina con contributi diversi, anno per anno, di corvinone, sangiovese, barbera e rondinella. L’azienda pone grande attenzione ad assicurare uve sanissime e, al momento della pigiatura, lo scarto non supera il 6-10%.
L’appassimento è condotto in vecchi granai senza climatizzazione con cassette di pvc che garantiscono maggiore efficacia igienica fra un utilizzo e l’altro.
La fermentazione alcolica è innescata con lieviti selezionati e dura circa un mese a temperature fra 20 e 25 gradi, seguita da quella malolattica in botti di rovere e da un lungo affinamento in botte: 36-48 mesi di cui 12 in barriques, il 20% delle quali di legno nuovo.
L’affinamento finale in bottiglia è minimo di 6 mesi. Non vengono mai fatti blend di vini delle diverse annate.

L’Amarone Calcarole è stato oggetto di una degustazione verticale, organizzata dalla Delegazione di Verona di AIS Veneto nell’elegante cornice del Ristorante Vittorio Emanuele di Piazza Bra, che ha messo in fila sette annate lungo un arco temporale di quindici anni: 2011, 2008, 2006, 2005, 2004, 1998, 1995. Animatore della serata, Giuseppe Rizzardi, proprietario e winemaker dell’azienda.
In generale, i vini hanno esibito una cifra stilistica fondata sull’eleganza e la finezza piuttosto che sulla concentrazione e sul frutto e, sullo sfondo di questa continuità, hanno espresso in modo molto chiaro l’influenza climatica delle diverse annate.

Calcarole 2011
Corvina 60%, corvinone 17%, barbera 10%, rondinella 3%. Bicchiere di bella veste granata. Inizialmente enigmatico al naso, con una nota fruttata croccante, leggermente verde e mentolata che lentamente si apre a una espressione più compiuta. Al palato è equilibrato con tannini fini ed eleganti, di corpo e con bella morbidezza sorretta dalla spalla acida, contributo della barbera.

Calcarole 2008
Corvina 80%, barbera 10%, sangiovese 10%. L’annata calda si rispecchia in una veste compatta, intensa e vivace. L’impatto olfattivo è intenso con sentori di frutto maturo e sotto spirito che si intrecciano con aromi di fieno e camomilla. Al sorso è denso e pastoso; i tannini sono potenti e ancora un po’ ruvidi; il finale è lungo di frutto e spezia scura. Fra tutti, l’amarone più orizzontale.

Calcarole 2006
Corvina 70%, rondinella 20%, barbera 10%. L’annata più classica si riflette nel corpo scattante e nel perfetto equilibrio fra le morbidezze e una acidità che accentua la piacevolezza di beva. Tappeto floreale di viola e rosa appassite in bella composizione con la ciliegia sotto spirito, la mora e sbuffi di bergamotto, erbe secche, incenso, tabacco ed eucalipto. Tannini levigati e lunga persistenza.

Calcarole 2005
Corvina 65%, rondinella 20%, barbera 15%. Un amarone molto piacevole, fine, verticale, asciutto e in certa misura austero. L’affinamento in bottiglia porta in primo piano i sentori di cuoio, liquirizia e pepe nero. Calcarole 2004: corvina 85%, barbera 12%, molinara e rondinella 3%.
L’annata più calda che fredda avrebbe potuto determinare un’accelerazione dell’evoluzione di questo amarone che, invece, mostra ancora caratteristiche giovanili con un frutto sotto spirito, ma croccante, bella speziatura di pepe nero e una potente nota balsamica di eucalipto.

Calcarole 1998
Vino maturo, elegante, austero: un amarone d’antan da sorseggiare meditando sui vent’anni della sua e della nostra vita.

Calcarole 1995
L’amarone che forse ha sorpreso maggiormente i presenti con una veste granata viva e riflessi brillanti, bella freschezza, frutto molto presente e grande equilibrio.

Al termine della serata, lo chef ha deliziato i partecipanti con risotto ai funghi porcini, petto d’anatra cotto dolcemente al miele con purè di patate e delizia al cioccolato.

 

Album fotografico della serata

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