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Dalla redazione
giovedì 7 novembre 2019

Sassonero di Zanovello: la verticale

PROTAGONISTA IL MERLOT

Giuseppe Conte


La Villa dei Vescovi di Torreglia, lunedì 28 ottobre, ha ospitato uno speciale evento dedicato non solo al Merlot - in questo caso il Sassonero - ma anche e soprattutto a Franco Zanovello. La sua recente e improvvisa scomparsa ha lasciato tutti sgomenti e momenti di toccante commozione e apprezzamento per questo vino sono stati tutti per lui. Una verticale che ha esaltato cinque annate ritenute le più significative e con l’assaggio in anteprima esclusiva dell'annata 2016, inaspettatamente proposta dalla famiglia Zanovello nell’occasione rappresentata dai figli Marco e Linda.

 

Il delegato AIS di Padova, Alberto Romanato, ha aperto la serata ringraziando i presenti, la famiglia Zanovello, il Comune di Torreglia rappresentato dal Sindaco e Vicesindaco e il Consorzio di tutela dei vini dei Colli Euganei nella figura del suo presidente Marco Calaon. Alberto ha evidenziato quanto importante e significativa sia stata per i Colli Euganei la figura di Franco Zanovello, che con amore e passione ha cercato di valorizzare questo incantevole territorio: a lui va la riconoscenza e la gratitudine di quanti lo hanno conosciuto e di tutto il settore vitivinicolo.

La degustazione è stata ottimamente condotta da Rossano Moretto e Serena Capuzzo, degustatori AIS di Padova che si sono abilmente alternati nella descrizione e degustazione di questi eccellenti vini, che ben esprimono quella che è stata la personalità di Franco Zanovello e rappresentano degnamente un territorio da sempre vocato alla coltivazione della vite. Rossano ha iniziato il suo intervento dicendo che “verticale” significa scattare una fotografia e quindi fermarsi e analizzare come si stanno comportando i vini di determinate annate e quali possono essere le loro aspettative future.

In tutti i territori compreso quello dei Colli Euganei, secondo Rossano non ancora completamente espresso, l’indispensabile lavoro dell’uomo deve interagire con l’ambiente, il suolo, il clima al fine di ottenere vini che siano autentica espressione di un territorio. Centotrentacinque milioni di anni fa c’era solo mare, successivamente presenza di rosso ammonitico, biancone e scaglia rossa fino ad arrivare a due milioni di anni fa con il ritiro dei mari e adesso presenza di trachite, latite e riolite, quindi rocce di origine vulcanica ma anche sedimentarie di origine marina.

Vigna Aganoor la troviamo nel comune di Arquà Petrarca e precisamente in via Aganoor nella frazione Sassonegro (11 abitanti) ad un’altezza che varia dai 30 ai 60 m. s. l. m. Le uve del Merlot in assaggio provengono proprio da questi vigneti risalenti al 1994, 1999 e 2002 con densità di impianto che varia dalle 4 alle 6 mila piante per ettaro e suoli a scaglie (rosse e bianche) con presenza di scheletro e sostanze organiche. Nella parte più alta troviamo anche il Sassonegro, un’area seminaturale dove il terreno non è quasi coltivabile, ma la zona è molto importante dal punto di vista naturalistico. Il Merlot è un vitigno di origine bordolese (Pomerol), molto precoce e si adatta molto bene ai vari tipi di terreni, ma teme molto la siccità. I vini che ne derivano sono di grande concentrazione con maturità fenolica importante dove polifenoli e tannini hanno bisogno di tempo per raggiungere il giusto equilibrio.

Le uve del Sassonero vengono raccolte a mano e conferite nella cantin di Faedo. La fermentazione avviene in vasche di acciaio inox con macerazione che varia dai 20 ai 30 giorni tramite l'uso di lieviti selezionati fino al 2013. Maturazione in tonneau usate e assemblaggio in botti più grandi e più vecchie più recentemente in botti di cemento, poi il vino riposa 1 anno in bottiglia. Grandi apprezzamenti per le annate 2003, 2005 e 2011 con il prestigioso riconoscimento delle tre viti e mezzo nella guida vitae.

Le annate scelte per questa interessante degustazione sono state la 2000, in quanto prima annata messa in produzione, la 2008, ultima con uso di lieviti selezionati, la 2009 e la 2010, per confrontare le differenze di due stagioni contrapposte, la prima calda e l’altra fredda, e la 2011 che ha inaugurato un nuovo stile produttivo.

Colli Euganei Merlot Sassonero DOC 2008. Alcol 14,5%

Questo Merlot in purezza è frutto di un’annata regolare, vendemmia il 10 settembre e uso di lieviti selezionati. Rossano lo ha descritto di un colore granato compatto, ha disegnato il bicchiere con archetti che si staccavano in maniera netta e uniforme. Olfatto intenso e ricco di note fruttate in confettura riconducibili ai frutti di bosco (lampone), potpourri di fiori essiccati dove spiccava il petalo di rosa rossa, un tocco di nota balsamica e una leggera terrosità quasi ferruginosa all’insegna comunque di una grande eleganza. In bocca è entrato deciso e avvolgente con una interessante verticalità dovuta alla grande freschezza, un tannino presente ma mai invadente e una gradevole pulizia di bocca. Marco Zanovello ha commentato confermando la tipicità di questa freschezza e facendo notare come, in bocca, risultasse ancora molto giovane.

 

Colli Euganei Merlot Sassonero DOC 2009. Alcol 14.5%

Serena, nel descrivere questo vino, ha ricordato che questo merlot 100% è frutto di un’estate molto calda e anche l’autunno è stato più caldo della media. Vendemmia del 20 agosto e successivamente fermentazione spontanea, affinamento di 36 mesi in tonneau e botte grande. Al naso ha espresso una fine complessità di profumi con sensazioni di tostatura che richiamavano la polvere di caffè e il cacao, successivamente note fruttate di lampone con un sottofondo vegetale e un tocco di mineralità tipico dei vini dei Colli Euganei. In bocca ha dimostrato un’ottima pulizia con una importante freschezza e un’elegante e setoso tannino per un vino destinato a durare nel tempo.

 

Colli Euganei Merlot Sassonero DOC 2010. Alcol 14,5%

L’annata 2010 è risultata particolarmente difficile con la primavera fresca e umida, un’estate più fresca rispetto al 2009 e con numerosi sbalzi termici. Vendemmia del 10 settembre con fermentazione spontanea e nessuna aggiunta di anidride solforosa, vinificazione in acciaio e affinamento per 36 mesi in tonneau e botti grandi. Olfatto intenso con profumi di vaniglia ma anche sensazioni vegetali e di animale, una nota di visciola matura. Al palato è risultato molto pulito e caldo con un tannino ben equilibrato con la giusta freschezza e un finale un po’ ruvido che richiamava un sentore ematico.

 

Colli Euganei Merlot Sassonero DOC 2011. Alcol 15%

Merlot 100%, vinificato in acciaio e affinamento per 36 mesi in tonneau e botti grandi. Vino di un colore vivo e compatto, all’olfatto è risultato leggermente chiuso esprimendo anche una certa giovinezza. Chiari sentori vegetali di felce selvatica, di muschio e un tocco terroso ma anche note di mirto e bacche di ginepro. In bocca il tannino si è subito presentato in maniera non ancora evoluta, a dimostrazione che il vino deve ancora maturare in bottiglia per poter dare il meglio di sé. Aromi molto persistenti con un finale sapido e un ricordo mentolato di eucalipto, per un vino sicuramente elegante che ha sfiorato l’eccellenza nella guida Vitae, edita dalla nostra associazione AIS.

 

Colli Euganei Merlot Sassonero DOC 2000. Alcol 13,5%

Anche questo un Merlot in purezza con affinamento di 36 mesi in tonneau e botti grandi. Vendemmia precoce con una estate mediamente calda e un autunno piovoso. Serena ha definito questo vino un maggiorenne (19 anni) di un colore rosso granato che virava verso l’aranciato, molto compatto e uniforme. Olfatto intenso e complesso con note di gudron e foglia secca, ha colpito la finezza e l’eleganza dei profumi per un vino nato da un progetto e da una visione rivolta al futuro. Al palato il tannino si è presentato carezzevole e levigato, molto persistente con un finale che richiamava il tubero e il rabarbaro. Marco Zanovello ci ha poi sorpresi con l’assaggio del Sassonero 2016 DOC Colli Euganei, grande annata per un vino che ha evidenziato sensazioni di succo di lampone con tannini ancora gagliardi e una freschezza che lo rendeva già piacevole ma che possiamo ancora aspettare a lungo.

 

Dopo queste splendide degustazioni guidate da Rossano e Serena la serata si è avviata alla conclusione, raccogliendo le numerose testimonianze degli ospiti presenti, a partire dal presidente del Consorzio dei Colli Euganei Marco Calaon, il Sindaco di Torreglia Filippo Legnaro, giornalisti del Mattino di Padova e del Corriere del Veneto, il presidente del Comitato mostra vini Andrea Dainese e molti produttori locali. Tutti sono stati concordi nel ricordare Franco Zanovello come uomo che ha lasciato un segno importante nei Colli Euganei e si sono raccomandati di non disperdere quanto di buono ha fatto, e anzi di proseguire sulle sue orme all’insegna della passione e dell’accoglienza, per promuove un territorio unico e inimitabile.

Prima del congedo finale la delegazione AIS di Padova ha consegnato ai figli Marco e Linda una commovente targa ricordo e un mazzo di fiori a testimonianza dell’apprezzamento e della stima per un uomo lungimirante e vulcanico come questi meravigliosi colli.

Foto a cura di Rossano Moretto

GALLERIA FOTOGRAFICA

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