Wine Experience
Dalla redazione
mercoledì 18 marzo 2015

Le declinazioni dello Chardonnay

Un viaggio alla scoperta di uno dei vitigni internazionali più diffusi al mondo

Gaia Rossi


La Delegazione di Padova, per rispondere alle esigenze degli aspiranti sommelier che stanno completando il loro percorso di formazione, ha affidato al gruppo dei degustatori ufficiali l'organizzazione di alcuni appuntamenti didattici. 

Andrea Peretto e Marco Comunian hanno condotto i loro ospiti alla scoperta dell'incredibile varietà di sfumature aromatiche e declinazioni gustative dello chardonnay. Un vitigno eclettico che dalla Borgogna si è diffuso in tutto il mondo, interpretandone con originalità le tipologie di terreni, condizioni pedoclimatiche e tecniche di cantina, regalando di volta in volta inedite sfumature olfattive unite a caratteristiche qualità gustative. 


Andrea Peretto apre il sipario allo chardonnay nella versione spumante metodo classico.

Il percorso gustativo inizia nella zona collinare di Trento e Pergine, in Valsugana, tra i 500 e i 600 metri di altitudine, con il Trento Doc Brut di Casata Monfort. L’altitudine e il clima rigido della zona esaltano le note fruttate e agrumate tipiche del vitigno e regalano al gusto intensa freschezza e spiccata mineralità, bilanciate dall'affinamento di 24 mesi sui lieviti che dona armonia e fragranza. Colori ben più intensi per il secondo spumante, il Trento Doc Brut Millesimato 2010 dei F.lli Pisoni, in un crescendo di aromaticità e note burrose di pasticceria, frutto dell'evoluzione in legno dei vini base. Complice la lunga sosta a contatto dei lieviti il naso si impreziosisce di sentori evoluti di frutta secca uniti a note di brioche che si ritrovano al palato con un piacevole finale sapido.

Il percorso di scoperta, che prosegue con Marco Comunian, incontra alla terza tappa un vino che ben esprime l'eleganza dei profumi di frutta matura, ananas, banana e note floreali, sentori tipici dello chardonnay: lo Chardonnay del Trentino Doc 2013 Castel Firmian. La particolare collocazione dei vigneti, fra i 200 e i 500 metri di altitudine, conferisce a questo vino un bouquet di profumi e aromi, sentori di mela rossa e gialla, melone bianco e agrumi. Al gusto è intenso con freschezza e sapidità ben marcate.

Salendo in quota approdiamo ora in Val Venosta nella zona di Parcines, ecco il Val Venosta Chardonnay 2011 dell'azienda agricola Stachlburg, affinato 18 mesi in barrique. I 650 metri di altitudine, l'uva raccolta ad un alto livello di maturazione e il passaggio in botte di legno, compongono un nuovo spartito per lo chardonnay. Al naso giungono intensi i profumi di frutta esotica matura, mango e ananas, aromi terziari e note vanigliate. Profumi e aromaticità sono accentuati dall'altitudine che conferisce al vino spiccata freschezza e persistenza minerale al gusto, franche espressioni dei terreni di origine. Sfuma in chiusura con una lieve nota amaricante conferita dal legno. La freschezza di questo vino sottolinea le grandi capacità di invecchiamento del vitigno. 

 

Il viaggio si conclude a sorpresa Oltralpe, nella zona della Champagne. Qui lo chardonnay diventa ingrediente essenziale dei migliori spumanti a metodo champenoise. Per apprezzare appieno le caratteristiche aromatiche del vitigno abbiamo degustato uno Champagne Brut Blanc de Blancs Grand Cru "Cuvée de Reserve" di Bernard Pertois. Questa piccola azienda a conduzione familiare vinifica a Le Mesnil sur Oger dal 1650 e ci regala uno champagne suadente al naso, con intensi profumi di frutta matura, agrumi, accompagnati da note tostate di caffè, frutta secca e fragrante pasticceria nel finale. Al gusto spicca la freschezza ben supportata dalla morbidezza e dal corpo del vino, con coerenti richiami gustativi di frutta secca su scia minerale.


Lo chardonnay: un ottimo compagno di viaggio attraverso regioni, terroir e climi, vigoroso protagonista di grandi spumanti così come di vini bianchi da lunghi affinamenti.

 

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